Bancomat esploso a Sarnico: in manette la banda del botto
L’INDAGINE. Fermati tre veneti di etnia sinti, alla cattura sfugge un 24enne di Cenate Sopra. Traditi dalla loro auto su cui c’era il Gps dei carabinieri.
Classe 1965, lavoro a l’Eco di Bergamo dal 2000 (dal 2003 con la qualifica di inviato) per il quale mi occupo principalmente di cronaca giudiziaria.Sul treno del giornalismo sono salito nel 1989, avendo la fortuna di vivere gli ultimi sprazzi romantici di questo mestiere. Che ai miei occhi si sintetizzano con due elementi: la cappa di fumo letterario sprigionata dalle sigarette di pensosi redattori e il ticchettìo delle ultime macchine per scrivere, una soave grandinata che è stata la colonna sonora del mio inizio carriera.Da ragazzo sognavo di fare l’archeologo; coerentemente mi sono iscritto a Economia e Commercio in Città Alta, col risultato di naufragare miseramente negli studi ma riuscendo a laurearmi in briscola a chiamata al prestigioso ateneo del bar Circolino dove sfangavo i pomeriggi da universitario.Il giornalismo è arrivato quasi per caso, ma ha avuto il merito di dare un senso alla mia esistenza, offrendomi uno sbocco in un orizzonte lavorativo che si annunciava nero. Sono profondamente attaccato a questo mestiere, all’inizio l’avrei fatto anche gratis e mi meravigliavo che mi dessero pure dei soldi (anche se con i primi stipendi riuscivo a malapena a pagare la benzina da Sarnico, il paese dove sono nato e cresciuto, a Bergamo). E’ forse anche per questo che fino a qualche anno fa, quando m’è toccato accendere il mutuo per la casa, non ho mai badato troppo alla busta paga.In passato per questo giornale mi sono occupato anche di Atalanta, argomento su cui ho scritto anche dei libri. Per il calcio ho sempre palpitato, i rimbalzi di un pallone hanno scandito la mia vita. Ci ho giocato fino a 51 anni, a livelli infimi ma preziosi per farmi capire che una partita vissuta dal campo è spesso diversa da quella vista da una tribuna.Tra i mille difetti che ho c’è quello della scarsa inclinazione alla sintesi. Se siete riusciti ad arrivare fino a qui, avrete certamente capito.
L’INDAGINE. Fermati tre veneti di etnia sinti, alla cattura sfugge un 24enne di Cenate Sopra. Traditi dalla loro auto su cui c’era il Gps dei carabinieri.
LA SENTENZA. La sentenza di primo grado è stata pronunciata mercoledì 28 maggio.
IL PROCESSO. La Corte d’Appello di Brescia ha confermato le condanne inflitte in primo grado ai quattro imputati per l’omicidio di Angelo Bonomelli, l’imprenditore 80enne di Trescore Balneario ucciso nel novembre 2022. Secondo i giudici fu omicidio volontario.
IL DELITTO. Il gip: De Simone ha agito per «vendetta e giustizia privata». Nell’interrogatorio parole di rabbia verso il gruppo della vittima.
LE INDAGINI. Omicidio di Riccardo Claris, resta in carcere il 18enne accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Su L’Eco di Bergamo di giovedì 8 maggio gli approfondimenti sull’ordinanza del gip Maria Beatrice Parati.
LE INDAGINI. Terminata l’autopsia. Venerdì i funerali di Riccardo Claris in Borgo Santa Caterina. La camera ardente in via Suardi aperta al pubblico da giovedì 8 maggio.
L’OMICIDIO. I compagni: «Non c’entra il tifo. Provocati, volevamo chiarire. Stavamo andando via, è spuntato De Simone col coltello».
ENTRATICO. L’anziano imprenditore fu trovato senza vita dopo essere stato sedato e rapinato. La parte civile: lasciato morire per i 1.369 euro dell’orologio.
IL DRAMMA. Vittima un impresario edile originario di Somendenna: Stefano Vitali lavorava da solo nel cantiere della sua villa a Spino. Investito da due pannelli da 150 kg. Il vicino: «Insospettito per il furgone, sono entrato e l’ho trovato senza vita».
IL RAID. Nuovo colpo al bancomat di via Valtrighe: bottino da quantificare. Il raid con la tecnica della «marmotta» nella notte tra il 22 e 23 aprile.
ALZANO. Identificata la vittima: è una 44enne di origini marocchine e dalla vita difficile. Lunedì l’autopsia: servono altre analisi per stabilire se è omicidio o morte naturale.
IL DOLORE. Marilisa Gambarini ricorda la figlia 19enne uccisa da un coetaneo che fece irruzione in casa sua: «Era bravissima. Fino all’ultimo ho sperato fosse viva, poi hanno tirato il nastro bianco e rosso e ho capito».
Un 65enne di Cologno al Serio è stato assolto venerdì 27 marzo dall’accusa di contraffazioni di opere d’arte.
L’EPISODIO. Un giovane 19enne libico è in carcere con l’accusa di furto aggravato. Lo scippo è avvenuto sabato nei pressi della stazione Fs.
IL PROCESSO. L’80enne fu narcotizzato: non sopravvisse. «Se si fosse risvegliato li avrebbe accusati della rapina». Per i 4 in Appello chiesta la conferma della condanna.
LA PROTESTA. Adesione alta in tribunale: «Riforma della giustizia deleteria per i cittadini».
IN SEGHERIA. L’artigiano è stato trasportato in ospedale al San Gerardo di Monza dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico.
L’AGGRESSIONE. È successo sabato mattina intorno alle 7: aggredito all’apertura del negozio nel quartiere cittadino. Sottratto il portafoglio con 650 euro.
LA CERIMONIA. Si è aperto nella mattina di sabato 25 gennaio, a Brescia, l’Anno giudiziario del distretto bresciano di cui fa parte Bergamo. I magistrati, per protesta, hanno lasciato l’aula durante alcuni interventi.
IN TRIBUNALE. È stata condannata a 18 anni di reclusione la 28enne colf ucraina a processo per omicidio volontario aggravato con l’accusa di aver gettato dalla finestra del terzo piano Rosanna Aber, pensionata di 77 anni, il 22 aprile del 2022 a Colognola, quartiere di Bergamo. Dai pm chiesti 23 anni di carcere, la difesa aveva invocato l’assoluzione.
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