Ecco l’Italia dei «liberi e uguali»
La democrazia orizzontale spiegata in un libro del sociologo Marco Marzano e dalla politologa e giornalista Nadia Urbinati. L’elogio dei cittadini attivi, mentre l’articolo 3 della Costituzione va reso attuale.
La democrazia orizzontale spiegata in un libro del sociologo Marco Marzano e dalla politologa e giornalista Nadia Urbinati. L’elogio dei cittadini attivi, mentre l’articolo 3 della Costituzione va reso attuale.
Il Pd, nella bufera e in pieno ribasso di consensi, riparte da Milano, la città di Pisapia, cercando di uscire dall’isolamento e giocando all’attacco: «Parlo con tutti, ma non mi fermo davanti a nessuno», dice Renzi alla convention dei circoli democrat, cercando di tenere insieme alleanze e leadership. Determinato, ma lasciando una porta aperta. E l’ex sindaco arancione, quasi in diretta, replica…
Beato chi ci capisce qualcosa: l’intermezzo del voto amministrativo fra il primo e il secondo turno di domenica prossima dovrebbe servire a riunire famiglie litigiose, ma si galleggia nella confusione. Eppure anche questo appuntamento dimostra che si vince con le alleanze, possibilmente larghe. Il Pd subisce una duplice difficoltà: non riuscire a sfondare al centro e a dialogare con quel che sta …
Chissà cosa pensava di questi tempi tormentati, Helmut Kohl, il cancelliere della riunificazione tedesca e uno degli ultimi Grandi d’Europa. Quella generazione di statisti (non soltanto presidenti o capi di governo) che, esauritesi la fase pionieristica e la prima modernizzazione, ha consolidato il vecchio continente, traghettandolo nella nuova tumultuosa modernità dopo la fine del comunismo e il…
Sostanziale conferma dei sindaci uscenti, equilibri politico-amministrativi nel segno della continuità, ma astensionismo record: i tre dati vanno letti insieme e sono quelli che caratterizzano il voto nei 21 Comuni della Bergamasca. Qualcosa cambia, in negativo, nel rapporto fiduciario fra gli elettori e il livello amministrativo più vicino alla gente comune? Si può tentare qualche spiegazione, r…
Non si sa con precisione quale reale peso politico dare al voto amministrativo di oggi. Un po’ perché è parziale (oltre mille Comuni e 21 nella Bergamasca, 9 milioni chiamati alle urne, alcuni centri importanti come Palermo, Genova e Verona) e soprattutto perché l’appuntamento è finito nel cono d’ombra indotto dalla maratona sulla legge elettorale e dal suo affondamento. Tuttavia, essendo saltati…
Il ritorno al proporzionale – visto almeno nella prospettiva della stabilità politica – è seriamente discutibile, così come sarebbe auspicabile completare la legislatura. Deciderà Mattarella, evidentemente, ma il governo Gentiloni, esauriti gli impegni internazionali, appare affaticato e difficilmente può reggere. Lo si è visto dalla rottura dei bersaniani sui voucher e dallo scivolone sulla legi…
Si fa presto a dire democrazia, libertà, benessere come fossero doni pretesi e serviti su una tavola già apparecchiata. La Festa della Repubblica (il referendum del 2 giugno ‘46 sulla forma di Stato e in contemporanea l’elezione della Costituente per la stesura della Costituzione del ’48) è fatta per ricordarci chi siamo e da dove veniamo, nel tempo delle cittadinanze plurime: italiana ed europea…
Non è finito nel migliore dei modi, ma poteva andare peggio: le aspettative erano basse, c’è una certa distanza fra obiettivi e risultati raggiunti, tuttavia il vertice del G7 di Taormina già in partenza era ritenuto il più difficile. Il documento sulla lotta al terrorismo islamista rivela un’azione comune, sul commercio internazionale s’è trovato un faticoso punto d’equilibrio in extremis, ma su…
Dice bene Luca Legramanti, giovane cislino di Bergamo: «Il punto è che valori come la solidarietà e l’aiuto reciproco non sono di moda, perché prevale l’individualismo». Può essere questo un buon punto di partenza per leggere la ricerca della Cisl Lombardia su come i cittadini vedono i sindacati.
I confederali incassano una striminzita sufficienza (6,03 su una scala da 1 a 10), ma all’interno di …
Il congresso della Lega, oggi a Parma, dovrebbe essere senza storia: Salvini, vinte le primarie (ha votato solo la metà degli iscritti), controlla il partito in via di mutazione genetica verso la formula lepenista, nonostante la sconfitta di Madame Marine in Francia. La novità potrebbe essere rappresentata da Bossi, che da tempo vive in una solitudine a tratti impietosa, non riconoscendosi più ne…
Ormai non c’è elezione che non indichi una frattura fra città e campagna, fra il luogo che si vuole ipermoderno e seduttivo, abitato dal bel mondo cosmopolita, e quello che, se non ostile, ne esprime una evidente diffidenza. Un contrasto che da geografico diventa sociale, politico e di costume, perché coinvolge gli stili di vita e l’autostima, dando l’immagine semplificata di un conflitto tra ava…
La soddisfazione per la vittoria di Macron ha senso, in chiave italiana, se si traduce in un investimento europeista, nella consapevolezza che gli estremismi non pagano e in un pensiero che ricomponga il tessuto della società. Senza dimenticare che una nuova legittimazione della politica va ricostruita attorno al lavoro che non c’è. Fuori da questo schema, comunque già un buon punto di partenza, …
I sondaggi possono sbagliare, ma l’importante per l’Europa è che oggi in Francia vinca Macron: il resto si vedrà, compresa l’analisi del sangue politica del centrista. La posta in gioco, anche nella ricaduta italiana, è questa: Europa sì, Europa no. Il segnale sarebbe incoraggiante, perché verrebbe dal Paese che ha bocciato il Trattato della Costituzione europea, che ha l’ultradestra più forte e …
Una certa stanchezza del popolo dem ha segnato le primarie del Pd di oggi, aperte anche agli elettori, che probabilmente restituiranno la guida del partito a Renzi. Un risultato, se effettivamente sarà questo, già predeterminato dal voto degli iscritti, anche perché il vero scontro politico era stato risolto (risolto nel senso di consumato) con la diaspora dei bersaniani, lasciando il campo ad un…
Il successo del centrista Macron, al primo turno, legittima una soddisfazione che risolleva un umore introverso, ma stabilire un processo virtuoso e automatico tra la Francia del voto presidenziale e l’Italia che verrà dalle elezioni politiche può essere imprudente, benché augurabile. Forse la principale lezione da trarre è che il buon senso (che non ha frontiere) e l’europeismo pagano: tema, que…
Renzi, visto venerdì alla Fiera di Bergamo, ha dato una precisa impressione: quella di avere la testa già oltre le primarie del Pd, a fine mese, e di essere pronto allo scontro con Grillo, che sarà molto duro. L’ex leader, in procinto di archiviare la transizione da ex, ha attaccato su tutti i fronti il fondatore dei 5 Stelle, riservando a Salvini un paio di citazioni: è un indizio non solo dell’…
Per una singolare coincidenza il recente schiaffo dei 5 Stelle al sindacato, con la critica alle sue «incrostazioni di potere», è arrivato qualche giorno prima della firma del memorandum relativo alla legge delega di contrasto alla povertà. L’intesa è avvenuta fra il governo e l’Alleanza contro la povertà, un cartello di una quarantina di sigle, nato su iniziativa di Caritas e Acli e che riunisce…
Il libero scambio ha danneggiato l’Occidente, il commercio internazionale ha generato squilibri occupazionali: la globalizzazione ha spinto la produttività e ridotto i prezzi al consumo, ma i governi hanno fallito nell’aiutare i lavoratori più colpiti dalla competizione senza frontiere. Non sono i no global o i populisti a dire questo, ma il braccio operativo e ideologico dell’internazionalizzazi…
Il voto degli iscritti nei circoli del Pd bergamasco, nel premiare il ticket Renzi-Martina, ha consegnato un partito di centrosinistra senza trattino: indisponibile, però, ad andare verso una sinistra piena, ma affermando un amalgama tra ex popolari, ex diessini e renziani della prima ora, che è poi la parabola dem in chiave locale. In attesa delle primarie di fine mese, potrebbe essere questa l’…
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