Raccolta Caritas per l’Ucraina: anche il Consorzio pasticcieri entra nella cordata della solidarietà
«Un aiuto per l’Ucraina» Bonati (Consorzio artigiani): sarebbe interessante riflettere anche su dei programmi di inserimento lavorativo.
Giornalista e scrittore, ha lavorato per numerose testate locali e nazionali. Appassionato di musica e di cucina, ha pubblicato 4 libri, di cui tre sulla vita artistica di Adriano Celentano e per qualche anno ha gestito un ristorante a Nizza, prima di tornare, nel 2016, a dedicarsi a tempo pieno al suo lavoro.
«Un aiuto per l’Ucraina» Bonati (Consorzio artigiani): sarebbe interessante riflettere anche su dei programmi di inserimento lavorativo.
Il compleanno Dalla recente Treviolo-Paladina al «Papa Giovanni XXIII» al futuro ospedale di Taranto specializzato nelle pandemie. Cercasi personale.
Con la Caritas Si amplia il fronte degli enti coinvolti nella raccolta fondi in favore del popolo ucraino. Luraghi: «Contribuiamo alla pronta assistenza».
L’inaugurazione Ha aperto nel Centro per tutte le età ed è la prima iniziativa del genere in città. Trenta posti disponibili. Prossimo appuntamento il 2 aprile.
La sottoscrizione La raccolta fondi della Caritas non conosce sosta: raggiunta quota 870mila euro. Di martedì l’ok della cooperativa Alchimia: «Giusto e basilare coordinare gli aiuti. Sempre fermo il nostro no alla guerra».
La sottoscrizione Ha stanziato 125mila euro per la campagna bergamasca, arrivata ora a quota 645.651 euro. E intanto si allarga la rete dei soggetti istituzionali coinvolti. «Moltiplicare risorse e opportunità per i profughi».
Caritas Bergamo La sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina» promossa dalla Caritas diocesana insieme a L’Eco di Bergamo e alla Fondazione della Comunità Bergamasca, ha raggiunto e superato un altro obiettivo, quello dei 600mila euro, ed è arrivata a quota 619.351 euro.
La storia La bimba ha due anni ed è affetta da una malattia rara che le impedisce i movimenti. È stata accolta a Bergamo con i genitori e la nonna.
La sottoscrizione Non si arresta l’ondata di solidarietà dei bergamaschi, che aderiscono ogni giorno alla sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina» promossa dalla Caritas diocesana insieme a L’Eco di Bergamo e alla Fondazione della Comunità Bergamasca
«Un aiuto per l’Ucraina» Significativo balzo in avanti del «monte donazioni» in Bergamasca, Si allarga la platea dei sostenitori. Scaglia (Confindustria): «Doveroso partecipare, non ci tiriamo mai indietro. Mobiliteremo le nostre competenze».
Il caso Su 97 richieste solo 41 accolte, ora il nuovo bando per una quarantina di alloggi. Danesi: «Mi auguro si possano riempire prima dell’inverno».
La solidarietà Crescono le adesioni alla sottoscrizione «Un aiuto per l’Ucraina», promossa dalla Caritas diocesana bergamasca insieme a L’Eco di Bergamo e alla Fondazione della Comunità Bergamasca.
Nella Bergamasca spetta a 245mila famiglie. L’Inps nazionale: il 50% non ha ancora presentato richiesta. I Caf: «I lavoratori troveranno la busta paga di marzo senza detrazioni e più leggera. Ad aprile sarà boom di istanze».
Accoglienza In molti si presentano all’ufficio immigrazione della questura: non chiedono asilo ma una forma di protezione temporanea.
Rincari Busi (Adiconsum): «Leggere i contatori e limitare i consumi». Perria (Federconsumatori): «Raggiunta intesa per dilazionare i pagamenti».
La storia Giusy Casertano oggi ha 37 anni: aveva solo 24 anni quando le diagnosticarono una variante molto aggressiva di neoplasia intestinale. Salva grazie all’Istituto Mario Negri e al centro Daccò che compie 30 anni.
Il Ducato di Piazza Pontida ha confermato la manifestazione per il 27 marzo
Morotti: «Sarà organizzata con tutte le precauzioni». Il 26 torna anche il «Rasgamènt de la ègia».
Amina, un part time, e due figli piccoli. La convalida di sfratto è arrivata a fine anno: «Vorrei trovare una soluzione per pagare il debito»
Scaduto lo stop alle esecuzioni disposto per la pandemia. Negli ultimi 24 mesi gli inquilini hanno ricevuto la convalida dal tribunale.
Se è vero che la curva dei contagi sta raffreddandosi, il numero dei positivi al Covid non smette di crescere: impossibile dunque pensare che gli ospedali possano alleggerirsi a breve.
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