Ardesio, boschi uccisi dal Bostrico, è l’eredità della tempesta Vaia
Centinaia di alberi abbandonati dopo il nubifragio del 2019 hanno favorito la diffusione dell’insetto: «divorate» centinaia di piante.
Centinaia di alberi abbandonati dopo il nubifragio del 2019 hanno favorito la diffusione dell’insetto: «divorate» centinaia di piante.
I giudici della Corte d’Assise di Bergamo si sono riservati di decidere sulla richiesta della difesa di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, di poter esaminare i reperti che hanno portato alla condanna.
Il professor Giorgio Galanti è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, nel processo con rito abbreviato per la morte del calciatore della Fiorentina Davide Astori, trovato senza vita la mattina del 4 marzo 2018 nella sua camera di albergo a Udine mentre era con la squadra.
Questa sera alle 20, presso la parrocchia del Villaggio degli Sposi, i volontari dell’operazione Mato Grosso della Bergamasca e del Lecchese hanno organizzato una celebrazione eucaristica in suffragio di Nadia De Munari, la volontaria italiana laica trucidata in Perù durante una rapina al centro «Mamma mia» di Nuevo Chimbote, dove aiutava minori e madri bisognose.
La donna uccise brutalmente la moglie del suo ex amante, Stefania Crotti, il 18 gennaio 2019.
Si è costituito, accompagnato dal padre, il pirata della strada che sabato pomeriggio ha travolto e ucciso un pensionato di 91 anni.
Il processo a Milano: condannata per lesioni al padre per l’agguato che subì a Piazzatorre.
È in programma nella giornata di martedì 5 gennaio l’interrogatorio del gip nei confronti di Francesco Colleoni, 34 anni, accusato di omicidio volontario del padre, Franco Colleoni, 68 anni.
L’uomo, 68 anni, era stato impegnato in politica, segretario provinciale della Lega dal 1999 al 2004 e consigliere provinciale. Il delitto si è consumato nella sua abitazione di via Sertorio nella mattinata di sabato 2 gennaio.
La donna di 46 anni sarebbe stata la mandante dell’omicidio del padre Maurizio e anche di un precedente pestaggio avvenuto a Piazza Brembana.
Tragedia famigliare alle porte della provincia di Bergamo.
La Polizia lo ha fermato dopo le indagini scaturite dalla denuncia e dalla descrizione effettuata dalle vittime e grazie ai filmati delle telecamere.
Tanta commozione e l’ordinato rispetto delle regole anti-assembramento per il funerale a Bonate Sopra di Gian Paola Previtali, uccisa a coltellate dal figlio Francesco.
Non ha trattenuto le lacrime, nel parlare della madre Gian Paola Previtali e di quanto accaduto martedì sera 19 maggio nella villetta di Bonate Sopra. La donna è stata uccisa a coltellate.
Ferite da coltello sul petto, la testa, il volto, ma non sembrano esserci le tipiche lesioni di una persona che si difende.
Non si sa cosa abbia scatenato il raptus di violenza che ha portato Francesco Villa, 39 anni, a uccidere martedì sera la mamma Gian Paola Previtali, 66, nella sua casa di Bonate Sopra. L’uomo ha agito con furia: sono almeno 18 le coltellate sul torace della donna e una decina quelle da difesa che aveva sulle braccia.
L’uomo era già condannato per l’omicidio di un’altra donna, avvenuto a Bergamo nel 2008. Era detenuto nel carcere delle Vallette con permesso di lavoro esterno.
L’uomo, 39enne di Bonate Sopra, nella serata di martedì 20 maggio ha ucciso a coltellate la madre, Gian Paola Previtali di 66 anni e poi con la stessa arma ha cercato di uccidersi. Ora è in prognosi riservata in ospedale, ma fuori pericolo.
In preda a un raptus ha ucciso la mamma a coltellate: una decina. Poi ha aggredito i vicini di casa e gli agenti della polizia locale di Dalmine, intervenuti per calmarlo.
Per l’uomo è scattato l’arresto per omicidio volontario, lesioni e resistenza. La tragedia nella mattinata di venerdì 15 maggio a Sforzatica di Dalmine.