Il G7 rilancia il sostegno occidentale all’Ucraina
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
MONDO. Il dibattito pubblico sulla guerra in corso in Europa è inquinato fra l’altro dal vizio di etichettare giudizi con superficiale disinvoltura: chi è a favore del sostegno militare all’Ucraina viene considerato «guerrafondaio», chi è contrario «filoputiniano».
MONDO. L’eco delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dello sbarco alleato in Normandia, realizzato il 6 giugno del 1944 nel cosiddetto D-Day, non si sono ancora spente. Ma più passano i giorni più ci rendiamo conto che l’evento ha lasciato dietro di sé un’atmosfera tutt’altro che festosa e proiettata verso il futuro.
MONDO. Rendere l’Intelligenza Artificiale sicura in vista del «più grande anno elettorale della storia». La faccenda è seria.
MONDO. Una clinica oncologica già distrutta e ricostruita, una casa di riposo, un centro commerciale in un sabato pomeriggio.
MONDO. Vale la pena cominciare così: «Il diritto internazionale e le leggi sui conflitti armati si applicano a tutti. Nessun soldato di fanteria, nessun comandante, nessun leader civile, nessuno, può agire impunemente…».
IL COMMENTO. Bastava osservare la composizione della delegazione russa per capire quanta importanza il Cremlino abbia dato a questa ennesima visita di Vladimir Putin in Cina. Diversi vice premier e molti ministri ma su tutte quattro figure di spicco, due new entry e due veterani.
MONDO. Proprio mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken visitava Kiev, per mostrare solidarietà all’Ucraina e per dare a Zelensky notizie (buone?) sulle sospirate forniture di armamenti, il Cremlino annunciava la visita di Vladimir Putin in Cina per il giovedì e venerdì.