Profughi, la Cisl va all’attacco «Vergognosi i blocchi stradali»
«Non possiamo voltarci dall’altra parte, e far finta di non vedere la tragedia di uomini e donne che fuggono dalle guerre»
«Non possiamo voltarci dall’altra parte, e far finta di non vedere la tragedia di uomini e donne che fuggono dalle guerre»
Scoppia l’emergenza siccità nella Bergamasca, nella zona pianeggiante compresa fra Bergamo e Verdello.
Federconsumatori denuncia un episodio accaduto nel pomeriggio di martedì 7 luglio sul treno da Bergamo a Treviglio.
C’è sempre un capro espiatorio per dire che così l’accoglienza dei migranti non va. Tra (e nei) partiti, consapevoli che il binomio immigrazione-sicurezza è un trita-consensi, si è scatenato il tutti contro tutti, in una manifesta debolezza a gestire un problema reale complesso. Che tocca sensibilità e territori diversi, che va spiegato, va, appunto, governato.
L’episodio nella notte tra lunedì e martedì nella zona di via Adua: lampioni spenti per diverse ore.
Si sarebbe arruolato nelle unità militari popolari curde e sarebbe rimasto ferito a una spalla in combattimento. Per questo Alessandro De Ponti, il 23enne trevigliese in stato di fermo a Erbil da giovedì scorso, avrebbe tentato di superare il confine tra la Siria e il Kurdistan iracheno a Rojava.
Tragico incidente stradale poco dopo le 23 di domenica 5 luglio lungo la provinciale Francesca al confine con Urgnano.
I sommozzatori di Treviglio hanno salvato una mamma di 33 anni e il suo figlio di 10 che si erano tuffati in acqua nel tentativo di acciuffare il loro cane, un cucciolo di pit bull, che era finito nell’Adda a Fara d’Adda.
In queste ore gli uomini della Farnesina sono al lavoro per cercare di riportare a casa Alessandro De Ponti. Il 23enne è in stato di fermo a Erbil e le sue condizioni di salute sono buone: ha una leggera ferita a una spalla, è stato dimesso dall’ospedale e si trova in un edificio istituzionale curdo.
È Paulius Sorokas, 23 anni, lituano, il secondo straniero della Remer dopo il rinnovo del contratto a Kyzlink nei giorni scorsi.
L’attivista Alessandro De Ponti è in stato di fermo a Erbil. Lo ha confermato all’Ansa il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri, precisando che le sue condizioni di salute (una leggera ferita alla spalla) non destano timore.
«Come promesso, Matteo Salvini lunedì 6 luglio tornerà alle palestre di Filago e Romano di Lombardia requisite dal prefetto, insieme a quella di Presezzo, per ospitarvi i clandestini».
L’Onorevole Gregorio Fontana, parlamentare bergamasco di Forza Italia, venerdì 3 luglio ha visitato i siti di Romano di Lombardia e Presezzo aperti nei giorni scorsi per accogliere i migranti.
La famiglia resta in silenzio, chiusa nell’abitazione di via Bramante 1, a Treviglio. Sono gli amici di Alessandro De Ponti che tracciano un profilo del giovane 23enne, rimasto ferito mentre cercava di entrare illegalmente in Siria, al confine tra il Kurdistan iracheno e la Siria.
Un bollettino di guerra. Stando ai dati di un dossier di Trenord, che prende in esame il periodo gennaio-giugno 2015, quello della sicurezza sui treni e nelle stazioni è davvero un’emergenza prioritaria da risolvere al più presto.