La condanna di Trump: il mistero America
MONDO. La sostanza è una sola: una giuria popolare ha riconosciuto Donald Trump colpevole.
MONDO. La sostanza è una sola: una giuria popolare ha riconosciuto Donald Trump colpevole.
MONDO. Una parola per definire il nostro tempo è cambiamento. Assistiamo al cambiamento climatico, a quello digitale e tecnologico, a quello energetico e a quello demografico. Non vi è area della nostra vita pubblica e privata che non risenta dello stress che il mutare continuo produce.
ITALIA. Nei giorni in cui il mondo intero parla della Bergamo calcistica per le incredibili imprese dell’Atalanta in Europa, il nostro territorio ha perduto un’altra fetta importante della sua storia sportiva.
ITALIA. Giorgia Meloni ha fatto cadere il tabù riuscendo laddove persino Silvio Berlusconi aveva fallito: varare la separazione delle carriere dei magistrati.
ITALIA. La riforma della giustizia, con il primo via libera in Consiglio dei Ministri a un disegno di legge costituzionale su separazione delle carriere dei magistrati e sorteggio dei componenti del Csm, può essere valutata sotto molteplici punti di vista e con esiti comprensibilmente diversi.
MONDO. Il Sudafrica è arrivato ad un bivio della storia. Per la prima volta da quando nel 1994 Nelson Mandela lo condusse al potere, l’Anc rischia di perdere la maggioranza assoluta in Parlamento.
ITALIA. Non è raro vedere il Capo dello Stato assurgere a testimone della memoria: Auschwitz, le foibe e le deportazioni in Friuli Venezia Giulia, le Ardeatine, le stragi di Sant’Anna di Stazzema, di Meina e di altri luoghi del dolore, il sacrificio della Resistenza, il terrorismo nero e rosso. Un passato di vittime che ha striato di sangue la storia della nostra Repubblica.
MONDO. Una clinica oncologica già distrutta e ricostruita, una casa di riposo, un centro commerciale in un sabato pomeriggio.
ITALIA. Dice Matteo Renzi, che di queste cose se ne intende: «Se Giorgia Meloni perderà il referendum sulla sua riforma del premierato, dovrà dimettersi, che lo voglia oppure no».
ITALIA. «Se ci sei batti un colpo!» Potrebbe essere questa la sollecitazione/intimidazione da rivolgere alle forze politiche (Italia viva, Azione nonché Forza Italia) che animano lo spazio politico chiamato centro. Ma, il centro esiste o, come molti sono convinti, è solo un’illusione ottica?
MONDO. Contropiede alla spagnola. Inaspettatamente Rishi Sunak si è giocato la carta delle elezioni anticipate: il Regno Unito si recherà alle urne il 4 luglio. È la prima volta dal 1945 che si vota in estate.
ITALIA. Nello stadio Olimpico di Roma riempito da oltre 100mila bambini, sacerdoti ed educatori di 101 nazionalità diverse, Papa Francesco, «nonno del mondo», come lo definisce il «nonno d’Italia» Lino Banfi, risponde alla domanda di uno di loro su come si fa la pace.
MONDO. Dall’Unione europea, per quanto attaccata da più parti, nessuno intende andarsene. Anzi, si vuole entrare. L’ingresso di Ucraina, Moldavia e Balcani sarà fra anni, ma intanto i primi passi sono stati compiuti.
MONDO. L’Unione europea rischia di rimanere l’unico erbivoro in un mondo di carnivori. Così avrebbe detto una volta Pascal Lamy, economista e politico francese, già Commissario Ue al Commercio e poi direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio.
MONDO. I numeri sono impressionanti. Per due giorni 19 navi da battaglia, 16 mezzi della guardia costiera e 49 aerei da guerra della Cina hanno circondato, e di fatto isolato dal resto del mondo, l’isola di Taiwan con un’esercitazione militare che, per la sua ampiezza e il suo carattere minaccioso, non ha eguali nella storia recente dei due Paesi.
ITALIA. Il vice ministro del Mef Maurizio Leo, l’esperto fiscale di Giorgia Meloni e di FdI, candidato a sostituire Giancarlo Giorgetti alla guida del ministero in caso di rimpasto governativo post elezioni, ha firmato lo stop al decreto che rispolverava il vecchio e odiato (dalla destra) redditometro.
ITALIA. Non sorprende che Sergio Mattarella abbia scelto di partecipare alla cerimonia per il trentennale della morte di Giovanni Goria ad Asti. Non solo perché fu ministro dei Rapporti col Parlamento nel suo esecutivo, a 46 anni (Goria ne aveva appena 44, il più giovane presidente del Consiglio della storia del Dopoguerra, prima che arrivasse a Palazzo Chigi Matteo Renzi, nel 2014).
MONDO. La cosa grave è che persino in ambienti pseudo-liberali europei qualcuno oggi strizza l’occhio alle autocrazie e ha nostalgia dell’«uomo forte» che risolve d’incanto i problemi.
ITALIA. Il declino del ceto medio si esprime al meglio con un esempio. Il colosso chimico tedesco Basf in Germania vede solo spese e pochi guadagni.
IL COMMENTO. Oggi si vota in Parlamento la fiducia al governo sul decreto che mette un freno alla spesa pubblica causata dal cosiddetto Superbonus. Le opposizioni protestano (come sempre quando i governi mandano alle Camere troppi provvedimenti impacchettati dalla fiducia) e avanzano il sospetto che lo strumento più imperativo previsto dai regolamenti parlamentari serva soprattutto a riportare …