E gli aiuti alla striscia dividono il Parlamento
ITALIA. Il Parlamento italiano non è riuscito a parlare con una sola voce sul conflitto israelo-palestinese.
ITALIA. Il Parlamento italiano non è riuscito a parlare con una sola voce sul conflitto israelo-palestinese.
MONDO. L’ira di Israele si abbatte sulla striscia di Gaza. L’exclave palestinese dopo il ritiro delle colonie e delle truppe di Tel Aviv, nel 2005, doveva diventare la Singapore palestinese e invece è una specie di canile a cielo aperto larga una decina di chilometri e lunga quaranta, entro la quale vivono ammassati due milioni di persone.
ATTENTATO IN ISRAELE. Man mano che arrivano le notizie, man mano che il catastrofico bilancio di vittime e distruzioni provocate dall’attacco di Hamas si aggrava, si capisce quanta ragione abbiano avuto le autorità di Israele nel parlare subito di «guerra».
LA GUERRA. Sospeso tra passato e futuro, sull’orlo di un barato. Ecco dove si trova oggi lo spazio che, fino al 1991, era occupato dall’Unione Sovietica.
Ci mancava anche il disastro del Nagorno-Karabakh dopo la tragedia ucraina. Mai prima di oggi la Russia era stata così in difficoltà nello spazio ex sovietico.
IL COMMENTO. Casomai ce ne fosse stato bisogno, la seduta del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York, mercoledì scorso, ha confermato la distanza siderale che si è creata fra Mosca e Kiev in 18 mesi dall’inizio dell’invasione su larga scala.