Omicidio di Sharon Verzeni, il 25 febbraio la prima udienza
IL PROCESSO. Nei giorni scorsi la Procura aveva chiesto il giudizio immediato, tre le aggravanti contestate dal pm.
IL PROCESSO. Nei giorni scorsi la Procura aveva chiesto il giudizio immediato, tre le aggravanti contestate dal pm.
L’INTERVISTA. Il procuratore dopo i gravi fatti in città e a Seriate: «I responsabili individuati con tempestività». Sulla percezione di insicurezza: «Non va sottovalutata, ma gli ultimi episodi sono nati da moventi interpersonali».
IL SEQUESTRO. Le indagini sono in corso per capire a chi fossero destinati gli oggetti rinvenuti sul muro di cinta e in un’area esterna della casa circondariale di Bergamo. Gli agenti hanno rinvenuto 5 cellulari con sim card e caricatori, cocaina e hashish.
I DATI . Nel 2024 gestiti 92 casi dalla Postale: 21 denunciati. I soldi non vengono investiti, ma finiscono ai truffatori. Cybersecurity: 45 le aziende hackerate con riscatto.
IL LUTTO. Giovedì 9 gennaio alle 15 l’ultimo saluto per familiari e amici di Mamadi Tunkara, prima del rimpatrio della salma. Venerdì un momento di ricordo alle 21.30 in via Tiraboschi, sabato il rimpatrio della salma.
IN VIA GLENO. Si è concluso a metà mattina l’interrogatorio di Daniel Manda: l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.
IN CARCERE. Sadate Djiram è stato sentito in carcere dal gip martedì 7 gennaio. «Era molto provato: si è detto dispiaciuto e consapevole di aver distrutto due vite» ha detto il suo legale. Confermate le dichiarazioni dell’interrogatorio dopo l’arresto.
VIA TIRABOSCHI. Alle 9,30 Sadate Djiram sarà sentito dal gip in carcere: poco prima l’incontro con il suo avvocato. In mattinata anche l’autopsia di Mamadi Tunkara. La comunità del Gambia: «Abbiamo pregato per lui al Patronato».
L’INTERVENTO. La segretaria provinciale Laura Menotti: «L’attività svolta dai poliziotti della questura è stata esemplare: dalla Sala operativa alle Volanti, dalla Squadra mobile alla Scientifica. Si è dato una risposta ai cittadini».
L’INIZIATIVA. «Grazie a chi ha indagato e scoperto la verità». Con i connazionali pensa a un corteo sul luogo del delitto.
I RAID . Malviventi in azione di notte usando materiale esplosivo. Tra sabato e domenica sono stati sventrati gli sportelli a Torre Boldone e Bagnatica. Tentativi a vuoto a Suisio e Urgnano. Indagano i carabinieri. Ipotesi di un’unica banda.
IL DELITTO. Un uomo di 28 anni, del Togo, preso sabato 4 gennaio al confine con la Svizzera. Ha confessato: voleva che Mamadi ammettesse di frequentare la sua ex.
L’INDAGINE. Fermato in Svizzera perché sprovvisto di documenti in regola, è stato portato in questura a Bergamo dove ha confessato il delitto. La conferenza stampa in questura.
ITALIA. Ci sono le luci sfavillanti delle luminarie, il brulicare di passanti che osservano il frenetico allestimento delle vetrine per i saldi.
IL DELITTO DI FINE ANNO. Prima di essere ucciso, Guerrisi aveva ferito un giovane dell’altra famiglia. La moglie: «Era un papà protettivo». Sabato 4 gennaio i funerali.
L’OMICIDIO. Tragedia in pieno centro: un uomo di 36 anni è stato ucciso a coltellate in via Tiraboschi, a Bergamo. Lavorava come addetto alla sicurezza del supermercato Carrefour. Ricercato il killer.
L’INTERROGATORIO. Rocco Modaffari, nel corso dell’interrogatorio di convalida di stamattina, 31 dicembre, avrebbe ammesso di aver sparato per paura.
PONTIROLO. Nella giornata di martedì 31 dicembre l’interrogatorio di Rocco Modaffari con il gip. L’uomo accusato di aver ucciso Roberto Guerrisi di Boltiere «ha chiarito tutto, dando la sua versione dei fatti», dice il suo avvocato Emanuele Occhipinti.
LA SVOLTA. Dopo una notte di interrogatori, i carabinieri hanno fermato un uomo di 58 anni per l’omicidio di Roberto Guerrisi, il 42enne operaio alla Tenaris Dalmine ucciso dopo un litigio con un colpo di pistola. È lo zio del ragazzo della figlia della vittima.
LA TRAGEDIA. La vittima è Roberto Guerrisi, 42 anni di Boltiere. Gli interrogatori dei carabinieri sono proseguiti per tutta la notte.