Bellanova il migliore, de Roon dominante e Ederson decisivo: le pagelle di Milan-Atalanta
I VOTI. Le pagelle di Milan-Atalanta di Piero Vailati.
I VOTI. Le pagelle di Milan-Atalanta di Piero Vailati.
LA CRONACA. Una vittoria di sostanza, una vittoria di personalità che avvicina l’obiettivo Champions nel giorno in cui il Bologna, riportandosi a -2 (comunque -3 per l’esito degli scontri diretti) dopo aver battuto l’Inter capolista poteva ritrovare l’entusiasmo giusto per riaprire i giochi, in attesa della Juve impegnata a Parma nella serata di lunedì 21 aprile.
SPORT. Non preoccupatevi se questa mattina, rientrando al lavoro, troverete il traffico del lunedì ancora più intenso del solito.
IL COMMENTO. Così brutta da essere persino disarmante. Da guardarla con tale sconforto che non si riesce nemmeno ad arrabbiarsi. L’Atalanta ha scelto il suo volto peggiore per salutare definitivamente il bel sogno che l’ha accompagnata (anzi, che ci ha accompagnati tutti, anche quelli che magari hanno rinunciato a priori a sognare) fino a questo caldo pomeriggio di primavera nello stadio cantie…
IL PROGETTO. Il dg Area corporate Fabris: «A Pasqua un nuovo campo con una tribuna da 400 posti. Entro il 2027 acquisiremo altre aree confinanti». Si ragiona anche su uno stadio per l’Under 23.
IL COMMENTO. Prendete un ragazzo di 15 anni e provate a spiegargli che l’uomo è vissuto per millenni senza smartphone. Farete una fatica tremenda. Poi spiegategli che c’è stata un’epoca (lunga) in cui la Ferrari dominava il Mondiale di Formula 1 e l’Atalanta faceva la spola fra Serie A e Serie B. Forse farete ancora più fatica.
IL COMMENTO. Non chiediamoci perché. E non stiamo nemmeno qui a pensare a come potrebbe essere la classifica con i punti persi in casa con Torino, Cagliari e Venezia. Godiamocela e basta, questa Atalanta che va a trattare la Juve a casa sua, spegnendone le ultime speranze di scudetto e rinvigorendo le proprie, come se fosse il Verona o l’Empoli.
CALCIO. Parla l’attaccante dell’Atalanta, nipote e figlio d’arte: «Faccio ancora il pendolare da Milano, sono in alto mare... Il cognome ingombrante? Ognuno la vede come vuole, a me non è mai pesato».
IL COMMENTO. Si chiama scudetto, è un triangolino con i colori della bandiera italiana che giusto da un secolo (il primo a fregiarsene fu il Genoa, stagione 1924/25) identifica sulla maglia la squadra che vince il campionato. Leggenda vuole sia nato da un’idea di Gabriele D’Annunzio.