Evasione, il mostro perde colpi ma non basta
ECONOMIA. Il commento sui dati dell’evasione fiscale forniti nei giorni scorsi dal Ministero, riferiti al 2021, provoca un classico caso di scelta tra bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
ECONOMIA. Il commento sui dati dell’evasione fiscale forniti nei giorni scorsi dal Ministero, riferiti al 2021, provoca un classico caso di scelta tra bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto.
ITALIA. Arrivando tutte insieme, le scadenze di rilevanza europea (legge di bilancio, nuovo patto di stabilità, Mes, regole dell’immigrazione) hanno creato un ingorgo decisionale che ha visto comunque chiaramente prevalere i rischi per il nostro Paese.
IL COMMENTO. Nel delicatissimo momento delle trattative sul nuovo Patto di stabilità europeo, che potrebbe essere molto penalizzante per il nostro Paese (rientri fissi miliardari dal debito, già stabiliti ex ante ogni anno), sembra che l’Italia voglia giocare col fuoco, facendo saltare la discussione sul Mes che il ministro Giorgetti (Lega) ha assicurato ai soci europei che sarebbe stato in cale…
ITALIA. Le chiamano «tax expenditures», e suona bene.
ITALIA. Gli scioperi generali sono sempre politici ed così è anche per quello indetto, senza timori scaramantici, per venerdi 17, nato infatti sotto una cattiva stella, prima con una puerile contesa personale tra politici e sindacalisti e poi con un polverone sul ruolo del Garante, camminando sul filo di rasoio di un diritto fondamentale.
ITALIA. E’ un inedito assoluto l’assemblea annuale degli industriali in comune tra Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, che si riunirà venerdì pomeriggio sul confine di Palazzolo sull’Oglio.
ITALIA. Le pensioni sono un tema vitale sia nella dimensione privata di 12 milioni di persone che in quella pubblica per la tenuta dei conti. La spesa 2023 sarà di 318 miliardi (43 in più del 2022). Per capirsi: la sanità costa 134 miliardi, l’istruzione 71.
POLITICA. Si fa della facile ironia sui partiti che quando vanno al potere rinnegano le promesse elettorali. È il problema di Giorgia Meloni, che per certe marce indietro va se mai apprezzata.
ITALIA. La prova della verità di una legge di bilancio sta in alcuni indicatori chiave: la presenza/assenza di scelte per la crescita, e la questione debito.
ECONOMIA. Le polemiche sulla questione Ita, compagnia aerea non più di bandiera, sembrano, insieme alla contestazione immotivata di Paolo Gentiloni, più che altro un sintomo risorgente anti Europa da campagna elettorale.
ITALIA. La presenza del presidente Mattarella all’Assemblea annuale di Confindustria, ma ancor più il fatto del tutto inedito del non breve discorso che il Capo dello Stato ha svolto, ha modificato il senso di questo evento, normalmente bilancio del rapporto tra le imprese, governo, Parlamento e sindacato.
ITALIA. Sull’immigrazione sarebbe ora di una svolta culturale. È la sostanza del monito del presidente Mattarella dal Meeting di Rimini ed è il senso della rivolta dei sindaci, su cui si scarica il problema.
ITALIA. Le realistiche avvertenze di Giorgetti a Rimini hanno spento l’illusione che i problemi del Paese siano sostanzialmente solo due: trovare una quadra sul salario minimo e stangare un po’ le banche.
IL COMMENTO. Tra le anomalie di questa fase politica, c’è anche l’elogio della contraddizione. Non a tutti piace, e anzi - alle prime difficoltà grosse - finirà per alimentare un dissenso nel campo di Giorgia Meloni, a cominciare dalla sua casa d’origine, che di nostalgia ha sempre campato. Ma per ora funziona. Per referenze, rivolgersi a Joe Biden che un anno fa ammoniva preoccupato il suo part…
ITALIA. Sta avviandosi la riforma fiscale, con l’ambizione di essere organica, la prima dopo mezzo secolo esatto e quasi 900 aggiustamenti contraddittori successivi. Una vera impresa, che almeno parte bene, perché il testo base assomiglia molto a quello dell’agenda Draghi.
LE RIFORME. Abbiamo tutti interesse a che non scoppi in modo clamoroso un caso Pnrr. Per questo, da mesi, si accettano pazientemente le rassicurazioni in tv sulla sua attuazione.
ITALIA. Nella consueta inversione delle priorità, la politica italiana si affaccenda attorno al salario minimo, che però non ha voti per passare, come palestra di demagogia calante per i pentastellati o per presunte prove di campo largo per l’opposizione (se non fosse che Renzi ha già fatto il guastafeste).
POLITICA. Tornare a ragionare in concreto sul ruolo delle Province è un atto di buon senso. È in esaurimento la sbornia anticasta che aveva preso di mira questa istituzione - la più antica d’Italia, precedente addirittura all’Unità - solo perché era la più debole e indifesa.
ITALIA. Da un lato le rivendicazioni di grandi successi della crescita economica, dall’altra forti preoccupazioni per i ritardi del Pnrr. Due segnali contraddittori, e il bello è che sono entrambi sostanzialmente veri. Distribuire meriti e responsabilità richiede allora un esercizio di onestà intellettuale.
ITALIA. Dalla fine del ciclo berlusconiano (2011, governo Monti) all’inizio (2022), forse, di un ciclo meloniano, c’è un cambio di parametro della politica italiana che tocca il tema delle riforme. Oggi più che mai necessarie, anzi obbligatorie per il Pnrr.
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