Martina, isolata in un mondo senza suoni Ha vinto con la sua forza combattiva
Martina Roncolato è un’universitaria di 24 anni che ha recuperato l’udito e anche una vita senza quella «disabilità invisibile».
Martina Roncolato è un’universitaria di 24 anni che ha recuperato l’udito e anche una vita senza quella «disabilità invisibile».
Chiusi in casa mentre fuori dalla finestra la primavera esplodeva: è trascorso così il mese di aprile ai tempi della quarantena per il coronavirus. Per molti questa situazione è diventata un’occasione per riscoprire il contatto con la natura tra le …
Nei supermercati gli scaffali di farina, uova e lievito si svuotano alla velocità della luce: cucinare insieme, soprattutto nelle famiglie con bambini, è una delle attività più gettonate della quarantena per il coronavirus.
Claudia Guarneri, malata di tumore al seno, racconta come ha affrontato l’isolamento per l’intervento e le cure.
Da quando è iniziata la quarantena le occasioni per muoversi si sono ridotte: dalla cucina al divano fino alla camera da letto, il conteggio rimane ampiamente sotto i «diecimila passi» consigliati per mantenersi in forma. Su youtube i tutorial di …
Matteo, 29 anni di Bergamo, ha costruito un percorso di autonomia con la famiglia e stando in mezzo alla gente.
La storia di Enrica Previtali. L’infiammazione cronica scoperta dopo la nascita del figlio, gli interventi, l’impegno per gli altri.
Da due anni lotta contro un tumore aggressivo. L’impegno con le «Amiche per mano».
Ci sono già tanti fiori pronti a sbocciare nel giardino intorno alla casa di Elena Seghezzi a Cividate al Piano, e ad accoglierci c’è un bambino con grandi occhi azzurri pieni di stupore. Corre sull’erba e stringe fra le mani un pupazzo, il suo supereroe. Come ti chiami? «Santiago». Quanti anni hai? Lui mostra la mano aperta e sorride timidamente: cinque. «La gioia è molto contagiosa - scrive Mad…
Nascondere una cinepresa in mezzo all’erba folta per riprendere gli aironi e le spatole, catturare un caimano, dare la caccia ai formichieri. Guardando i documentari dedicati alla natura non sospetteremmo mai che girarli sia un lavoro così avventuroso, pericoloso, affascinante. …
La Buona domenica. La sofferenza trasformata in forza, gioia e bellezza: la storia di Nadia Alborghetti, di Sorisole, presidente dell’associazione di genitori «Costruire integrazione». Il peso della burocrazia: «Contribuisce a rendere situazioni come la nostra molto più difficili da sopportare».
«C’è questa cabina telefonica in mezzo a un giardino, su una collina isolata dal resto. Il telefono non è collegato ma le voci le porta via il vento». A Bell Gardia, nel Nord Est del Giappone, affacciato sulla baia di Otsuchi, esiste davvero il luogo di cui parla Laura Imai Messina - scrittrice italiana che vive a Tokyo - nel romanzo «Quel che affidiamo al vento» (Piemme).
Inchiesta sui giovani 5/8. «A tredici anni non è facile scegliere. Senza scuola è stato un sollievo. Adesso sono cambiata, il Centro Meta del Patronato San Vincenzo mi ha aiutato a guardare la vita da un’altra prospettiva. Magari ricomincerò a studiare».
Inchiesta sui giovani 4/8. Proseguiamo con la pubblicazioni dell’inserto «Neet, né studio né lavoro», pagine di approfondimento sui giovani. Ecco un nuova puntata con una storia a cura di Sabrina Penteriani.
Adelina Rottoli in Cassia ha novant’anni e per oltre trentacinque si è dedicata al volontariato nella sezione della Cisl di Ponte San Pietro, dove risiede.
«L’ultima volta che sono tornata a Birkenau era primavera. In lontananza ho visto quella figura che risaliva il prato. Lì per lì non ci ho creduto. Faceva jogging proprio lì». «Ritorno a Birkenau. 78699» (Ponte alle Grazie) raccoglie la testimonianza di Ginette Kolinka, ex deportata ora novantenne, scritta con la giornalista Marion Ruggeri.
Matteo Gualandris, 24 anni, di Ponte San Pietro, racconta con serenità come affronta la sua vita in carrozzina.
«Che problema c’è a cadere? Puoi sempre rialzarti». Lo raccontano piccoli eroi quotidiani che affrontano a viso aperto malattie, fragilità, perdite, e riescono a trarre da queste esperienze risorse inaspettate, in un modo che illumina - attraverso il racconto - anche il percorso di altri. Vale la pena di lottare fino alla fine, come scrive Kitō Aya, quindicenne con una malattia degenerativa in «U…
Patrizia Monzio Compagnoni: aveva solo il 10% di possibilità di vita, con l’arte e i trapianti ha aggiunto uno zero.
La vita è disseminata di battaglie e le più dure, spesso, sono quelle che combattiamo contro noi stessi, per mille ragioni, a volte perché perdiamo la fiducia nel futuro. Walter Orrù da molti anni deve fare i conti con una patologia psichica, vive in una piccola comunità della Fondazione Bosis, in città, ma nonostante tutte le prove che ha dovuto affrontare, oppure proprio grazie ad esse, ha impa…
Loading...