Ghisalba, evade dai domiciliari È la seconda volta in due settimane
Un pregiudicato di 26 anni è stato portato in carcere per essere evaso per la seconda volta dai domiciliari.
Un pregiudicato di 26 anni è stato portato in carcere per essere evaso per la seconda volta dai domiciliari.
S’è presentato alla sua porta quand’era ancora buio pesto, chiedendole un chiarimento e cercando di convincerla a tornare sui suoi passi. Ma lei, che aveva troncato la relazione, è stata irremovibile. Così lui ha perso la testa.
Evade dai domiciliari, i carabinieri lo rintracciano al supermercato. È successo a Ghisalba lunedì 24 febbraio.
È successo a Treviglio, i due erano in evidente stato di ebbrezza.
Il gip ha convalidato l’arresto con l’accusa di tentato omicidio. Il 43enne: io colpito alla testa, ho cercato di difendermi.
Indagine lampo dei Carabinieri di Treviglio. Arrestati un 50enne e un 34enne, responsabili di estorsione aggravata ai danni di un impiegato.
L’uomo - italiano di 45 anni - sorpreso a Suisio su un’automobile non sua, che tentava di avviare. Arrestato.
Il giovane, disoccupato e con precedenti per maltrattamenti, era sotto effetto di alcol. La chiamata al 112 di Clusone dalla moglie ventenne. L’accusa di tentato omicidio.
La Suprema Corte: annullata con rinvio l’ordinanza che disponeva il carcere. I legali: accolte le nostre ragioni. Ma l’omicidio volontario potrebbe reggere.
È stato convalidato l’arresto di Musli Morina, il kosovaro di 20 anni fermato con l’accusa di avere ucciso il cugino Erion, coetaneo, al culmine di una lite nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a Calcio. Il giovane resta in carcere.
Non si è fermato all’alt ed è scattato un inseguimento partito a Verdellino e terminato a Dalmine.
A chiamare i carabinieri i vicini di casa della coppia, allarmati da un’accesa lite tra i due coniugi: entrati nell’abitazione, i militari hanno trovato la moglie sotto choc e in lacrime e il marito in evidente stato di alterazione psico-fisica.
Tutti i numeri dell’attività 2019 della Polizia Locale in una zona considerata tra le più sensibili in fatto di sicurezza.
Gli esiti della perizia cinematica sull’incidente costato la vita a Matteo Ferrari e Luca Carissimi. Il conducente dell’auto ai domiciliari per omicidio volontario. Il 28 la Cassazione decide se deve tornare in cella.
È scappata dalla sua abitazione di Cologno al Serio, spaventata dai primi botti di Capodanno, ed è stata vista poco prima delle 23 di martedì da una guardia giurata della Mondialpol mentre correva lungo la Cremasca, vicino al negozio Le Matte.
Politici, avvocati, commercialisti, funzionari infedeli dello Stato e massoni figurano tra i 334 arrestati della maxi operazione «Rinascita-Scott» condotta dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia con il coordinamento della Dda di Catanzaro.
È uscito sabato pomeriggio dal Tribunale con un obbligo di firma per un tentato furto e, 24 ore dopo, è di nuovo in manette dopo una folle fuga in auto da Bergamo ad Azzano. Appena preso, l’ammissione spontanea ai poliziotti: «Ho appena fatto una rapina».
L’uomo, 57 anni, pluripregiudicato, al volante di un’auto rubata, è stato fermato al casello dell’A4 di Capriate.
Per l’uomo martedì 10 dicembre l’udienza di convalida davanti al gip. La donna costretta a ricorrere alle cure del Pronto soccorso.
In cella un trentunenne di caravaggio che deve scontare quasi due anni di carcere per vari reati e un clandestino albanese di 37 anni.