Scandalo Qatargate, geopolitica e sicurezza
Europa. Brutta storia, con intrigo internazionale, il Qatargate, esteso anche al Marocco.
Europa. Brutta storia, con intrigo internazionale, il Qatargate, esteso anche al Marocco.
Mondo.Fateme Safari Rad, Ghazal Safari Rad, Sara Safari Rad e Zahra Attai, tre sorelle e una cugina, la più vecchia appena ventenne. Da oggi questi quattro nomi diventeranno un altro simbolo della rivolta delle donne che, in Iran, è stata innescata dall’uccisione, il 16 settembre scorso, di Mahsa Amini, la ragazza che secondo la polizia morale non portava «bene» il velo, e che a sua volta ha acce…
Il commento. Presi come siamo dal rapidissimo succedersi di sfide calcistiche tra i giocatori più talentuosi del pianeta, stregati dal rito degli inni nazionali orgogliosamente cantati a squarciagola o coraggiosamente taciuti per protesta, rischiamo di perdere di vista tutto quello che in Qatar accade attorno al campo di gioco e che pure riguarda molto da vicino il nostro futuro di italiani ed eu…
Esteri. È il leader che al mondo più si è speso per riannodare i fili di un negoziato e porre fine al conflitto. Il 25 febbraio scorso Papa Francesco si recò a colloquio nella sede dell’ambasciata di Mosca presso il Vaticano. All’alba le truppe russe avevano iniziato l’invasione dell’Ucraina.
Da anni un vertice del G20 non era così atteso. La ragione è semplice: troppe sono le bufere in corso sulle relazioni internazionali, tanto che si rischia persino un conflitto nucleare.
Kherson è una città ucraina strategica. Da lì infatti partono i rifornimenti idrici per la Crimea. Ma è anche la porta d’accesso per un’eventuale presa di Odessa, la «perla del Mar Nero», sistema di sette porti dai quali passa l’80% dell’export nazionale (grano per 400 milioni di persone dal Nord Africa all’Asia, ma anche prodotti minerari).
È fisiologico che i partiti italiani abbiano posizioni diverse su come venire a capo del conflitto russo-ucraino. Ma al netto di alcune dichiarazioni recenti pro Putin di Silvio Berlusconi, poi corrette, e posizioni passate filo Cremlino di Matteo Salvini, in Parlamento non siedono forze dichiaratamente a favore di Mosca. Il discrimine è sull’invio di armi a Kiev e sulle sanzioni alla Russia.
La missione di Papa Francesco in Bahrain ha segnato una svolta. Il piccolo regno del Golfo Persico conficcato in acque strategiche tra le due rive conflittuali dell’Islam politico, rappresenta simbolicamente quella cerniera tra Est ed Ovest dove questioni geopolitiche s’intrecciano con il dialogo interreligioso.
È normale e accettabile che uno Stato controlli l’export di un Paese che ha invaso, di un bene alimentare indispensabile per milioni di persone? Non dovrebbe esserlo. «Ma è la guerra» dicono quelli che hanno sempre una giustificazione pronta per le decisioni adottate dalla Russia.
C’era tanta curiosità per come sarebbe stato il primo discorso «di destra» dalla nascita della Repubblica di un presidente del Consiglio. Giorgia Meloni ha svolto la sua parte con molta misura badando però a dire parole chiare sul punto più difficile di tutti: «Non ho mai avuto simpatia per i regimi totalitari, compreso il Fascismo, e quanto alle leggi razziali del 1938 sono una macchia incancell…
Il commento. Ormai non si bada più alla forma oppure più semplicemente sono tramontate le illusioni e si è buttata la maschera. Fino a poco prima dell’esplosione sul ponte di Crimea i militari federali si affannavano a ripetere che stavano colpendo solo i siti delle Forze armate del «regime di Kiev» e dei «nazi-nazionalisti». C’era l’obiettivo di non far «pesare» questa «necessaria» «Operaz…
Bergamo. L’ex monastero ospita il terzo summit internazionale delle città creative Unesco, intitolato «Bridges across boundaries – intercluster exchanges for creative solutions».
Tra le altre, c’è un’arma psicologica che Vladimir Putin sta maneggiando con molta disinvoltura: è la paura. Gli 83 missili caduti lunedì su una dozzina di città ucraine, e ancora ieri sulla regione di Kiev, a Rivne Kryvyi a Rih e a Leopoli, non rientrano in alcuna logica militare.
«Siamo vicini al disastro nucleare»; mai dal 1962, dalla crisi di Cuba, «il mondo è stato così prossimo» all’Armageddon atomico. Le leadership occidentali ne hanno ormai preso coscienza tanto che nelle loro dichiarazioni ufficiali non nascondono nemmeno più alle proprie opinioni pubbliche il pericolo che si sta correndo. La Russia di Putin si è ficcata in Ucraina in un vicolo cieco, viene spiegat…
L’annessione da parte di Putin di quattro regioni grandi quanto il Portogallo mette in luce ancora una volta l’inefficacia del diritto internazionale e la debolezza dell’Onu. Eppure una delle ragion d’essere dell’erede della Società delle Nazioni era proprio questa: consentire l’autodeterminazione dei popoli, evitando referendum-farsa come quello che si è consumato sotto la minaccia dei mitra rus…
Tra gli stucchi dorati e i tappeti rossi del Cremlino si consuma oggi quella che potrebbe diventare una delle pagine più drammatiche della storia contemporanea. Vladimir Putin firma l’annessione alla Russia delle Repubbliche di Donetsk e di Lugansk, e dei territori delle regioni di Kherson e Zaporozhye controllate dai russi.
(ANSA) - BOLOGNA, 28 SET - "Noi non abbiamo mai avuto una pregiudiziale sul nome di una forza politica o di una persona, l'unica pregiudiziale è sui programmi, punto". Esordisce così il deputato e co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo …
Il commento. Siamo arrivati prima del previsto al punto di svolta. Gli specialisti sapevano infatti perfettamente che il pericolo atomico si sarebbe concretizzato con il tentativo di Kiev di riprendersi la Crimea, strategicamente la vera causa principale del contendere. La sorpresa è semmai che le seconde più potenti Forze armate al mondo hanno mostrato lacune insospettabili, che - in aggiu…
Il commento. Avevamo scritto proprio su queste colonne che, dopo la sconfitta sul campo per la controffensiva ucraina, Vladimir Putin era a un bivio: dichiarare fallita la cosiddetta «operazione militare speciale» (e affrontare le conseguenze) oppure alzare la posta (e sfidare ancor più il patriottismo e la pazienza della società russa). Ora che lo sfondamento ucraino è stato contenuto, se …
Addio alla Regina Elisabetta II, icona della libertà e traghettatrice verso un nuovo mondo. L’8 settembre 2022, con la sua scomparsa, si è concluso per sempre il Novecento, definito dagli storici il «secolo breve», il secolo degli orrori, dei totalitarismi, delle ideologie, dell’oceano di sangue sparso. Ma il Novecento è stato anche il secolo della lotta disperata per la libertà anche quando tutt…