Giustizia, la riforma non è il «liberi tutti»
GIUSTIZIA. Il Guardasigilli Carlo Nordio ha presentato in Consiglio dei ministri una riforma della giustizia di stampo garantista, suscitando critiche soprattutto da parte della magistratura.
GIUSTIZIA. Il Guardasigilli Carlo Nordio ha presentato in Consiglio dei ministri una riforma della giustizia di stampo garantista, suscitando critiche soprattutto da parte della magistratura.
I DATI. In dieci anni si sono persi una ventina di stipendi nei confronti degli assegni. La Cisl: «Equilibrio molto delicato, investire sulla natalità».
italia. Una goccia di speranza in un mare piatto che non mostra segnali di cambiamento. La piccola ma significativa onda «family friendly» dei Comuni dell’Alta Val Seriana in favore della natalità è encomiabile. È il grido di un territorio, quello montano, che unisce alle criticità culturali ed economiche condivise con il resto d’Italia, anche le difficoltà ambientali.
Il commento. In attesa che il ministro della Giustizia Nordio ne decida il destino, a Bergamo capita che le intercettazioni siano a rischio per colpa di una «ciabatta». L’alimentazione dei server delle apparecchiature di captazione è tutta convogliata in un’unica presa elettrica multipla del costo di pochi euro, che allo stato dei fatti risulta più insidiosa dei progetti del nuovo inquilino di v…
Politica interna. Giorgia Meloni rimette sul giusto binario il suo rapporto con il ministro Guardasigilli ricevuto a Palazzo Chigi con sorrisi a favore di telecamere e fotografi. Nello stesso tempo Nordio fa la pace con i giudici di fronte a Mattarella.
Politica interna. Come più volte ribadito nel corso della campagna elettorale, anche nel suo discorso al Parlamento la premier Giorgia Meloni ha dato grande risalto alla necessità di riformare i poteri e le modalità di elezione del Capo dello Stato.
Formazione. Da marzo la sesta edizione del corso promosso dall’Università di Bergamo e dal Csv. La direttrice Maria Francesca Sicilia fa il bilancio.
La manovra. La legge di bilancio - che ha ottenuto il via libera definitivo del Senato nella mattinata di giovedì 29 dicembre con 109 sì, 76 contrari e un astenuto - stanzia circa 35 miliardi, di cui 21 in deficit destinati all’energia. Ecco le principali novità.