Sommozzatori alla ricerca di sorgenti sotto il lago
TAVERNOLA. Nuova iniziativa di «Progetto Sebino» nella zona di Gallinarga. L’operazione si chiama «Buco nell’acqua», riunisce esperti universitari e sub.
TAVERNOLA. Nuova iniziativa di «Progetto Sebino» nella zona di Gallinarga. L’operazione si chiama «Buco nell’acqua», riunisce esperti universitari e sub.
LA STORIA. La speleologa 31enne era rimasta ferita durante un’escursione. «Grazie a chi mi ha soccorso non ho mai dubitato che mi avrebbero fatta uscire da lì». Dopo 48 ore.
TRA SEBINO E LAGO D’ENDINE. L’intero tracciato è ancora da mappare completamente. Nel sottosuolo ci sono grandi fonti idriche utilizzabili.
IL SALVATAGGIO. L’infortunio a un chilometro dall’ingresso della grotta fra il Sebino e la Val Cavallina nel pomeriggio di domenica 2 luglio. Le squadre si danno il cambio da domenica pomeriggio: le operazioni rese più difficili dalle piogge di ieri sera.
Gli speleologi di «Progetto Sebino» sono andati con un’imbarcazione a oltre 400 metri di profondità. Le immagini diventeranno un documentario televisivo. Guarda foto e video.
L’acqua dolce circola senza interruzioni di continuità nel sottosuolo carsico dalla sorgente Milesi, a Tavernola Bergamasca, fino alla sorgente di Acquasparsa a Grone.
A caccia d’acqua negli abissi e nelle grotte, per sapere dove e come si muove l’oro blu, tesoro del futuro. L’idea ronza da un po’ nelle teste di quella «banda di mattacchioni» per autodefinizione (ma ben competenti) di «Progetto Sebino», appassionati speleologi che nel 2006 hanno scoperto - e in questi anni esplorato - il complesso carsico Bueno Fonteno-Nueva Vida, dandogli anche il nome.