Delitto di Bergamo, l’abbraccio della sindaca con la mamma di Riccardo
L’OMICIDIO DI VIA GHIRARDELLI. Alla camera ardente di Claris il toccante incontro tra Elena Carnevali e i familiari. Lo zio: «Adesso sta emergendo la verità».
L’OMICIDIO DI VIA GHIRARDELLI. Alla camera ardente di Claris il toccante incontro tra Elena Carnevali e i familiari. Lo zio: «Adesso sta emergendo la verità».
L’ORDINANZA. Il gip esclude la legittima difesa per Jacopo De Simone, 18 anni, accusato dell’omicidio di Riccardo Claris durante una rissa a sfondo calcistico a Bergamo. Il giovane, pur al sicuro in casa, sarebbe sceso armato per vendetta. La vittima non aveva catene, come invece sostenuto. Il giudice dispone il carcere per pericolo di reiterazione e inquinamento delle prove.
IL DELITTO. Il gip: De Simone ha agito per «vendetta e giustizia privata». Nell’interrogatorio parole di rabbia verso il gruppo della vittima.
LE INDAGINI. Omicidio di Riccardo Claris, resta in carcere il 18enne accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Su L’Eco di Bergamo di giovedì 8 maggio gli approfondimenti sull’ordinanza del gip Maria Beatrice Parati.
GLI INTERROGATORI. In caserma dieci ragazzi, amici della vittima e dell’arrestato: «Non aveva intenzione di provocare».
LE INDAGINI. Terminata l’autopsia. Venerdì i funerali di Riccardo Claris in Borgo Santa Caterina. La camera ardente in via Suardi aperta al pubblico da giovedì 8 maggio.
IN TRIBUNALE. È stato sentito per circa un’ora: «Ha risposto alle domande, confermando le dichiarazioni rese al pm».