L’emergenza locale della caccia di frodo
L’operazione «Pettirosso» dei carabinieri forestali rinviene duemila uccelli di specie non cacciabili e protette, 800 vivi e 1.200 morti
L’operazione «Pettirosso» dei carabinieri forestali rinviene duemila uccelli di specie non cacciabili e protette, 800 vivi e 1.200 morti
CENATE SOPRA. Il 6 ottobre 1983 i coniugi Bardoneschi donarono la loro proprietà sulle pendici del monte Misma al Wwf, «per le generazioni future». Oggi ospita una riserva naturale e un centro di recupero di animali selvatici. Leggi di più su L’Eco di Bergamo in edicola domenica 8 ottobre.
Cenate Sopra . In 23 anni di attività al Centro di recupero di Valpredina mai così tanti gli esemplari selvatici accolti e curati. Il 44% sono specie sotto protezione.
È tornato libero giovedì 28 novembre all’Oasi Wwf di Valpredina, a Cenate Sopra, il gufo reale curato al Cras, inanellato e dotato di un gps montato in una sorta di zainetto utile per il monitoraggio, in particolare per segnalare tutti gli spostamenti del rapace.
In 16 anni di attività ha accolto 21.182 ospiti feriti, debilitati e malconci e più della metà sono stati curati, rimessi in forma e poi liberati. Ma ora ad aver bisogno di aiuto è proprio il Cras, il Centro recupero animali selvatici del Wwf a Valpredina, a Cenate Sopra: il pericolo di chiusura è concreto. Spiragli arrivano dall’assessore regionale: «Continuità garantita».
Si chiama «M’oro» ed è frutto dell’inventiva di 11 pasticceri. Presentato nello Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo, al goloso incontro sono intervenuti l’assessore provinciale con delega all’Expo, Silvia Lanzani, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava.
Uno, Guglielmo Locatelli, 83 anni proprio oggi, di Vedeseta, è un maestro-mito tra i casari, padre dello Strachitunt. L’altro, Ferdy Quarteroni 51 anni, di Lenna, partito da una stalla, ha realizzato l’azienda agrituristica oggi più conosciuta in Lombardia.