Perché Kiev e l’Europa chiudono a Putin il rubinetto del gas
MONDO. Era una gallina dalle uova d’oro; un pozzo di ricchezze senza fondo; un abbraccio geopolitico con vantaggi comuni incommensurabili.
MONDO. Era una gallina dalle uova d’oro; un pozzo di ricchezze senza fondo; un abbraccio geopolitico con vantaggi comuni incommensurabili.
MONDO. Care sorelle e fratelli, ci proponiamo di essere pellegrini di speranza.
MONDO. I dibattiti sui due grandi conflitti in corso, russo-ucraino e israelo-palestinese, si arrovellano spesso sulle cause, sulle responsabilità e sulle finalità. Alcuni elementi di giudizio vengono però trascurati e non hanno il giusto rilievo, seppure pubblici.
ITALIA. Anno che si chiude, bilanci da redigere. Facili da stilare, se ci si limita a considerare i numeri. Difficili, se non impossibili, se si entra nel terreno minato dei giudizi politici.
MONDO. Con Cecilia Sala si ripete il caso di Alessia Piperno, la blogger e scrittrice che rimase nelle carceri iraniane sino a quando, dopo 45 giorni, il governo di Roma non riuscì a tirarla fuori dall’inferno di Evin, lo stesso dove si trova ora la Sala.
EUROPA. Cinquant’anni fa Jean Dutourd, membro dell’Accademia Francese, scrisse un romanzo distopico ambientato in una Francia e in un pianeta che da tempo hanno smesso di fare figli e che sperimentano un invecchiamento senza precedenti.
MONDO. Nel secondo giorno del Giubileo della speranza Francesco ne indica il senso e la forza aprendo la Porta Santa della chiesa del Padre Nostro a Rebibbia, che è diventata anch’essa Basilica.
MONDO. Forse mai come oggi appare improbo essere rasserenati da qualche bagliore di luce.
Immagino che sia un elemento che contribuisce a definire la nostra identità. Così è per il Natale: non esattamente la data di nascita di Gesù, ma certamente un modo per contribuire a delineare la sua identità. Purtroppo per molti Gesù …
L’AUGURIO. Cosa c’è di più mite, e nel contempo di più forte, di uno sguardo materno? Cosa c’è di più dolce, e nel contempo di più angosciante, di una madre che «mette» i propri occhi negli occhi del figlio per cercare di scrutare il futuro di quella piccola vita che tiene tra le mani?
ITALIA. Il percorso che resta da fare, per l’attuale legge di bilancio, è di fatto obbligato. Un passaggio al Senato, dove il testo non cambierà rispetto a quello approvato (con la fiducia) alla Camera, e poi a Palazzo Madama il via libera definitivo subito prima del 31 dicembre, limite ultimo per non finire in esercizio provvisorio.
MONDO. L’attentato di Magdeburgo ottiene un risultato: la destra estrema viene rilegittimata. I giornali riportano di una signora anziana che grida davanti alle candele e ai fiori per i 5 morti e 200 feriti del mercatino di Natale: è tutta colpa degli stranieri.
ITALIA. La manovra economica del 2025 si presenta con un volto già noto: quello dell’austerità. Un ritorno annunciato, forse inevitabile, ma non meno amaro per questo.
MONDO. Ha fatto notizia - e a qualcuno ha fatto scandalo - che alla festa di Atreju l’ospite d’eccezione sia stato il presidente dell’Argentina Javier Milei. Che ci fa - si sono chiesti in molti - un anarco-capitalista alla festa di FdI, una destra che si dichiara sociale?
MONDO. Negli ultimi due anni l’occupazione in Italia è cresciuta complessivamente di 847mila unità (+3,6%). È una buona notizia. Sono aumentati i lavori a tempo indeterminato e diminuiti quelli precari.
ITALIA. La conseguenza politica della sentenza di Palermo è evidente: l’assoluzione di Salvini «perché il fatto non sussiste» rafforza il leader leghista e rende più serena la navigazione del governo.
MONDO. Salti mortali dialettici di Vladimir Putin.
ITALIA. Qualche giorno fa, Sergio Mattarella, alla cerimonia per lo scambio di auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile, ha pronunciato un discorso che dovremmo ascoltare con più attenzione di quanto siamo soliti fare.
ITALIA. In pochi giorni tre discorsi incendiari: uno domenica ad Atreju, uno martedì alla Camera e ieri l’ultimo al Senato. Giorgia Meloni ha deciso di spingere sull’acceleratore della polemica contro le opposizioni.
MONDO. Russi e ucraini se le stanno dando di santa ragione come due pugili esausti all’ultimo minuto del round, che si spera finale, di un combattimento durissimo.