Usa-Europa, andiamo piano a cancellare una storia
MONDO. Ma davvero è finita l’epoca dell’amico americano?
MONDO. Ma davvero è finita l’epoca dell’amico americano?
ITALIA. Non devono trarre in inganno l’alto grado di popolarità di cui gode la premier Meloni così come il consenso che i sondaggi attribuiscono al suo partito.
ITALIA. Il prossimo anno tra i banchi delle scuole italiane ci saranno 134mila studenti in meno rispetto a oggi e a breve anche le cattedre scenderanno di numero, secondo alcune stime del Governo.
MONDO. Deterrenza o dissuasione. All’indomani della fine della Guerra fredda l’umanità sperava di dimenticarsi rapidamente delle loro cupe definizioni. Ed invece, dopo circa quattro decadi di pace o quasi, siamo punto e daccapo.
MONDO. Con l’imposizione dei dazi al 25% sulle auto importate in Usa, Donald Trump dichiara aperta la guerra commerciale. Per il presidente americano è insopportabile che 200 miliardi di dollari all’anno vadano a produzioni automobilistiche straniere.
MONDO. «Noi facciamo un lavoro complemen-tare». L’ha detto Emmanuel Macron durante la conferenza stampa seguita ai lavori del summit dei «volenterosi», ovvero i 31 Paesi che si sono impegnati a restare al fianco dell’Ucraina e che per la seconda volta, 27 marzo, si sono ritrovati a Parigi.
MONDO. C’è voluto un vertice a Palazzo Chigi per cercare di rimettere in riga i partiti di una coalizione che nell’ultima settimana è riuscita a dividersi furibondamente sulla politica estera, la guerra, l’Europa e l’America.
MONDO. Ad osservare la Turchia con un minimo di prospettiva si ha l’impressione di vedere doppio, o meglio: di vedere un Paese sdoppiato. C’è la Turchia che opera fuori dai propri confini e lo fa con forza e dinamismo, sfruttando un’abile diplomazia e un’idea sempre chiara dei propri interessi strategici.
ITALIA. Strano modo di essere tranquilla, va detto.
ITALIA. Se l’Italia è il Paese del G20 dove i salari reali hanno subito la più forte perdita di potere d’acquisto dal 2008 a oggi (con una perdita dell’8,7%), la domanda da farsi non è perché, ma come abbiamo fatto a ridurci così.
ITALIA. Anche questa volta Sergio Mattarella non le ha mandate a dire. Con il suo tono consueto, calmo, istituzionale e senza far nomi, ha risposto alle parole di Giorgia Meloni sul «Manifesto di Ventotene» e ha attaccato i dazi di Trump.
MONDO. Alla ricerca di un’idea o di un’intuizione, che avvicini la tregua in Ucraina. In Arabia Saudita le delegazioni statunitense, russa ed ucraina sono chiuse da interminabili ore in un albergo di superlusso in stanze rigorosamente separate.
ITALIA. C’era una volta «il» sindacato, ma oggi sono tornati «i» sindacati. E non solo perché le sigle minori si moltiplicano ma perché la famosa «triplice», non più collaterale ai partiti di massa del Novecento, tende sempre più a divergere sui grandi temi della nuova realtà sociale.
MONDO. La Bella addormentata nel bosco si è finalmente svegliata. Non ha trovato però il Principe azzurro pronto a riportarla al castello. Ha trovato invece il ruvido patrigno che in modo assai brusco l’ammonisce che d’ora in poi dovrà badare a se stessa perché non ha nessuna intenzione di continuare a provvedere al suo sostentamento.
MONDO. Pacifiche e partecipate manifestazioni di protesta in Georgia, Serbia, Romania, Ungheria e Slovacchia, tensioni in Bosnia e Macedonia del Nord. Cosa sta succedendo nell’Europa orientale e nei Balcani, porzione geografica del Vecchio continente che non può essere compresa con sguardo occidentale, tanto meno con pregiudizi liquidatori?
ITALIA. Con la morte di Filippo Maria Pandolfi, scompare un Grande della politica bergamasca, e non solo. Probabilmente, senza nulla togliere agli altri, il più prestigioso, almeno della sua generazione.
MONDO. Il 24 febbraio 2023, in occasione del primo anniversario della guerra in Ucraina, la Cina ha presentato un Piano di pace in dodici punti che di fatto delineava la «summa» della visione politica del presidente Xi Jinping rispetto allo scenario politico mondiale.
MONDO. La decisione del Parlamento tedesco di varare una legge costituzionale che consente maggiore indebitamento, viene salutata da molti come la fine di un’era, quella del rigore finanziario teutonico che orientava la politica fiscale dell’Unione e, di riflesso, limitava la possibilità di fare deficit anche agli altri Paesi, fra cui l’Italia.
MONDO. Per capire in che direzione muove la nostra economia, per analizzarne gli attuali punti deboli e ipotizzare auspicabili correzioni di rotta, può essere utile tentare di assumere per un momento la prospettiva di un investitore.
ITALIA. Le auto sono quasi ferme, ormai, là fuori. Lo dicono i dati che la Provincia, ente terzo, ha presentato giovedì 20 marzo in Regione: prima della decisione di Gorle di chiudere i suoi varchi, le auto attraversavano l’incrocio della Martinella a una media di 45 orari, più che dignitosa considerata la mole dei pendolari che ogni giorno scendono dalla Val Seriana per raggiungere il capoluog…