Le piazze per la pace il problema politico
ITALIA. Guerra commerciale e guerra vera e propria hanno riempito le piazze nello scorso week end, prendendosi lo spazio che il dibattito politico non riesce ad occupare con chiarezza.
ITALIA. Guerra commerciale e guerra vera e propria hanno riempito le piazze nello scorso week end, prendendosi lo spazio che il dibattito politico non riesce ad occupare con chiarezza.
MONDO. Il 18 aprile JD Vance sarà a Roma. Il vice presidente americano conta sulla vicinanza ideologica di Giorgia Meloni per indurre il governo italiano a rompere il fronte europeo anti dazi.
ITALIA. Ora che si è assicurato la guida della Lega da qui al 2027, Matteo Salvini punta al colpo grosso: tornare al ministero dell’Interno.
MONDO. «Si ricordino i principi – ammoniva Niccolò Machiavelli - che si cominciano le guerre quando altri vuole, ma non quando altri vuole si finiscono». Vale anche per le guerre commerciali.
ITALIA. Abbiamo rivisto il Papa, dopo due settimane, la voce un po’ meglio, le cannule dell’ossigeno sempre nel naso, la sedia a rotelle con appesa la piccola bombola che lo aiuta a respirare. Abbiamo rivisto Jorge Mario Bergoglio e sentito la sua voce, quattro parole.
ITALIA. La non-notizia della riconferma di Salvini a segretario della Lega chiude un congresso scontato (qui e quasi altrove), che non ha aggiunto nulla di creativo. E cioè il vicepremier e leader del secondo partito di governo (stando agli ultimi sondaggi) intende essere il miglior amico della peggior America.
MONDO. Di tutte le novità sconvolgenti che Donald Trump, giorno dopo giorno, dispensa al mondo intero, forse la più sorprendente e, per certi versi, la più difficile da motivare, è l’odio che manifesta nei confronti del nostro caro, Vecchio continente.
MONDO. Il mese scorso la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in risposta alle crescenti tensioni internazionali (in primis la guerra in Ucraina e il «disimpegno» della nuova amministrazione americana), ha formulato una proposta finalizzata a rafforzare la capacità di difesa dell’Europa.
MONDO. Le Borse mondiali si aspettavano i dazi di Trump, ma non così forti e generalizzati. In questa manovra, che pochi o nessuno comprende, leggono un futuro pieno di difficoltà per le economie di tutti i Paesi.
ITALIA. Un fine settima di fuoco, quello che si apre oggi, per la politica italiana. Tra Roma, Firenze e Bologna elettori e militanti di destra e di sinistra riempiranno piazze e grandi saloni per lanciare e applaudire i loro slogan.
MONDO. L’Europa ha la golden share nella soluzione definitiva della tragedia russo-ucraina e quella sul futuro sviluppo della Russia nel mondo globalizzato del XXI secolo.
MONDO. La delicata fase di evoluzione politica del progetto europeo è oggi ostacolata dalla presenza di posizioni molto differenti in seno al Parlamento e al Consiglio europeo.
MONDO. Vista dal nostro Paese, la conferenza stampa di Donald Trump sui nuovi dazi statunitensi in arrivo non può che alimentare un notevole timore sulle prospettive economiche future.
ITALIA. E così per la terza volta Matteo Salvini sarà acclamato, unico candidato, segretario della Lega.
MONDO. Una presenza su tutti i media per ribadire l’idea di una congiura giudiziaria e una manifestazione di protesta per domenica.
MONDO. Viviamo nell’epoca dei paradossi ed eccone servito uno: una bambina di quattro anni e mezzo viene «richiamata» - non dal preside di Hogwarts, ma da una maestra vera, di scuola materna vera - perché troppo educata.
MONDO. Leader sull’orlo di una crisi di nervi, un po’ dappertutto. E non è che la cosa faccia stare troppo allegri. Negli Usa, Donald Trump comincia a essere a corto di Stati e persone da minacciare.
Tra i primi a scendere in campo per difendere Marine Le Pen dalla condanna per appropriazione indebita è stato proprio lui, Matteo Salvini («Forza amica mia!») in compagnia di Putin e di Orban e di altre destre europee.
MONDO. Questa storia dell’Europa scroccona e parassita degli Stati Uniti va ribattuta con i numeri e i fatti, altrimenti finiremo per crederci.
ITALIA. Poste italiane compra il 15% di Tim e diventa con il 24,81% delle azioni ordinarie primo azionista della società italiana di telecomunicazioni.