Democrazia in crisi, libertà in pericolo
MONDO. All’inizio sembrava solo un ossimoro, ma la cosiddetta «democrazia illiberale» è ormai parte della crisi della politica internazionale.
MONDO. All’inizio sembrava solo un ossimoro, ma la cosiddetta «democrazia illiberale» è ormai parte della crisi della politica internazionale.
MONDO. Nella video-conferenza dei capi di Stato e governo della Ue, Macron è stato protagonista. Primo capo di Stato europeo ad essere ricevuto alla Casa Bianca, ha potuto riferire sullo stato d’animo di Trump.
MONDO. Nel caso delle elezioni tedesche, le conseguenze sulla politica italiana riguardano soprattutto la maggioranza di centrodestra e la tenuta del governo. Il centrosinistra ha altri guai ma, guardando a ciò che è successo a Berlino, può solo o condolersi – è il caso del Pd – per l’insuccesso storico della Spd (che però resterà al governo) o congratularsi – stiamo parlando di Conte – per la …
MONDO. Le immagini, tanto più nella nostra epoca poco propensa alla lettura lunga e approfondita, possono dire più delle parole. Lunedì scorso durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, Emmanuel Macron ha smentito pubblicamente Donald Trump, seduto al suo fianco, sulle affermazioni riguardo ai fondi europei a sostegno dell’Ucraina.
ITALIA. Nei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti vivono circa 13 milioni di italiani.
ITALIA. In politica a volte serve sdoppiarsi, come diceva Giulio Andreotti, e Giorgia Meloni si dimostra un’equilibrista senza paura: l’Italia non perde occasione per ribadire il suo sostegno a Zelensky, con ben 2,7 miliardi di euro già destinati a Kyiv.
MONDO. l’Ucraina è distrutta, sconfitta insieme ai suoi alleati: quindi non è nelle condizioni di proporre condizioni per la pace. È una tesi diffusa, fatta propria dalla dottrina Trump, da politici e da presunti esperti nei talk show, nei media e nei social.
MONDO. I cristiano-democratici di Friedrich Merz sono con il 28,4% il primo partito, seguiti da «Alternative für Deutschland» con il 20,1%. I grandi sconfitti sono i socialdemocratici dell’attuale cancelliere Olaf Scholz.
ITALIA. Sono due le indicazioni politiche giunte dal maxi convegno «Innovare per tornare a crescere» di sabato 22 febbraio al Kilometro Rosso, su iniziativa di Energia popolare, area riformista del Pd (gli europarlamentari Stefano Bonaccini e Giorgio Gori).
MONDO. C’eravamo illusi che dopo la caduta del muro di Berlino il mondo si fosse finalmente pacificato. Era finita la divisione tra l’Est comunista e l’Ovest democratico che aveva tenuto per cinquant’anni col fiato sospeso l’umanità intera nel timore di una guerra nucleare.
MONDO. Alcuni importanti dizionari inglesi e l’enciclopedia Treccani hanno scelto la parola simbolo del 2024, indicandone le ragioni. L’«Oxford Dictionary» ha scelto la parola «brain rot», un neologismo che sta a indicare il presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona.
MONDO. Le dichiarazioni di Trump contro il presidente ucraino Zelensky scuotono gli europei. A Roma Giorgia Meloni è cauta, preferisce delegare il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
MONDO. Basta morte e distruzione in una tragedia che non sarebbe mai dovuta incominciare.
MONDO. La guerra è l’inferno sulla terra, ma c’è un limite anche all’inferno.
ITALIA. Per tutta la giornata le opposizioni hanno ripetutamente chiesto a Giorgia Meloni di esprimere la sua opinione sulle dirompenti dichiarazioni di Trump su Zelensky e la guerra in Ucraina.
MONDO. L’Europa si è svegliata. Parteciperà anche lei alla sfida dell’Intelligenza artificiale.
MONDO. Secondo il vice premier Matteo Salvini «se uno riesce a mettere al tavolo Putin, Zelensky, Netanyahu e i Paesi Arabi, gli diamo il Nobel per la Pace».
MONDO. «Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale»: così Sergio Mattarella in visita in Montenegro, rispondendo alle domande dei giornalisti e senza riferimenti a personaggi della nomenclatura russa, ha riaffermato la posizione dell’Italia «nitida, limpida, chiarissima» rispetto alla guerra in Ucraina in corso da tre anni.
MONDO. Avevamo sottolineato, provando ad anticiparne i temi, che in ogni caso sarebbe stato difficile chiamare «europeo» il summit convocato a Parigi da Emmanuel Macron.
MONDO. È noto che la premier Giorgia Meloni non ha condiviso l’iniziativa di Emmanuel Macron di convocare in fretta e furia un vertice informale a Parigi per discutere in un gruppo ristretto di Paesi e reagire alla bufera che dagli Stati Uniti sta investendo l’Europa.