Il problema dei forconi e delle forchette
di Giorgio Gandola Il problema dei forconi non sono le motivazioni, perché chiedere a gran voce un taglio delle imposte che strangolano i cittadini è del tutto legittimo e condivisibile .
di Giorgio Gandola Il problema dei forconi non sono le motivazioni, perché chiedere a gran voce un taglio delle imposte che strangolano i cittadini è del tutto legittimo e condivisibile .
In un convegno in programma il 16 dicembre al Collegio Sant’Alessandro l’economista Leonardo Becchetti presenterà 4 idee scaccia crisi, dalla riforma della politica e della finanza fino ad un nuovo orientamento delle politiche di sviluppo locale.
Dal 2010 al 2012 le retribuzioni nette dei lavoratori dipendenti sono diminuite di 64 euro al mese, passando da una media di 1.328 euro a 1.264 euro. A fine biennio, se si considerano 13 mensilità, un lavoratore ha incassato in un anno 832 euro meno del 2010.
Il mercato dei giochi segna la prima battuta d’arresto da quando è stato liberalizzato nel 2004. Milano è la provincia dove si gioca di più: alla fine del 2013 nel capoluogo lombardo saranno spesi 5,9 miliardi. A Bergamo complessivamente 1,6 miliardi.
Soprattutto la pressione fiscale e le spese non derogabili vedono ormai una parte consistente delle famiglie italiane in uno stato di tensione continua, tale da rendere molto diffusa la sensazione di non essere in grado di poter far fronte a spese eccezionali.
«Il nostro impegno per contrastare l’evasione fiscale va dagli evasori cosiddetti totali - ovvero coloro che non dichiarano nulla al fisco - fino a chi chiede prestazioni sociali agevolate senza averne alcun diritto». Chi parla è il colonnello Vincenzo Tomei.
di Giorgio Gandola Dipendenti e pensionati producono il 30% della ricchezza del Paese, ma pagano l’80% per cento delle tasse. Siamo alle solite, il tempo passa, i governi si succedono con inevitabili cascami dialettici, ma i numeri non cambiano.
Stop ai finti poveri, stop allo spreco di risorse, stop ai diritti astratti che non si tramutano in soluzioni concrete per chi ha effettivamente bisogno. Sono gli obiettivi del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica, che, ha assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta, metterà fine agli scandali.
Giorgio Gandola Abolita l’Imu, si paga l’Imu. Non poteva che accadere questo nella pancia di un’Italia surreale e attonita che ormai fatica a credere di non essere su Scherzi a parte
Stando proprio a un bilancio al ribasso, e senza calcolare le spese di benzina, autostrada e pasti, la partita Atalanta-Roma ci è costata almeno 50 mila euro per pagare i 500 uomini delle forze dell’ordine e l’elicottero che ha sorvolato la zona dello stadio.
Alla fine, si paga. Probabilmente non grandi cifre, prese singolarmente, ma una (piccola) parte dell’Imu sulla prima casa resta sul groppone di molti contribuenti e cioè di quelli che risiedono in quei Comuni dove è stata deliberata un’aliquota superiore allo 0,4%
A livello nazionale, sono circa 600 i Comuni che hanno alzato le aliquote, deliberando 500 milioni di euro in più. In provincia di Bergamo i casi sono cinque: riguardano i Comuni di Albano Sant’Alessandro, Calusco, Capizzone, Ghisalba e Suisio.
È già tempo di bilanci sull’anno che si sta per concludere per l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo, riunitisi giovedì in assemblea generale per ripercorrere le tappe di un periodo non facile per la categoria.
In attesa di ulteriori chiarimenti, quello che è comunque certo è che a carico dei contribuenti restano le pertinenze oltre la prima: il secondo box, ad esempio, si paga. La scadenza del saldo Imu, fissata al 16 dicembre prossimo, è ormai vicina.
Si paga, non si paga, si paga, non si paga... Parliamo di Imu e pare che, almeno per quanto riguarda la prima casa, non si paghi. Ma attenzione alle pertinenze: il secondo box, ad esempio, si paga. Sono 50 i Comuni bergamaschi che hanno aumentato l’Imu sulle seconde case.
Il saldo negativo di 2 milioni tra dare (rimborsi Imu) e avere (trasferimenti) da Roma è andato di traverso a Palazzo Frizzoni. Che ora pensa a vendere 6 milioni di azioni di A2A. Cifra che permetterebbe di pagare tutti i cantieri aperti dal Comune.
Il Senato ha approvato il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016. In precedenza aveva dato il via libera alla nota di variazione del bilancio. La manovra (Legge di stabilità) ora passa all’esame della Camera. Ecco le novità
Mercoledì 27 novembre a partire dalle 14.30 al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, è in programma un convegno organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bergamo con il patrocinio dell’Università.
Regione Lombardia dà il via a CreditoInCassa. L’impresa bergamasca guidata da Mauro Regazzoni ha infatti ottenuto il pagamento del credito di 472.000 euro che aveva con il Comune di Foppolo. Lo ha spiegato il presidente della Regione Maroni.