Sos per il castello di San Vigilio «Rischio crolli, il tempo stringe»
Il gruppo di lavoro sollecita interventi di messa in sicurezza. «Finora gestito come un giardino senza valorizzare il monumento»
Il gruppo di lavoro sollecita interventi di messa in sicurezza. «Finora gestito come un giardino senza valorizzare il monumento»
Un boato improvviso ha scosso, alle 8 in punto di venerdì mattina 12 settembre, il cuore di Romano. Oltre la metà del tetto dell’ex cinema Rubini, uno stabile in disuso e fatiscente da oltre vent’anni, è infatti crollato su se stesso, finendo all’interno dell’edificio.
Ha piovuto senza tregua per ore e ore sul Basso lago nella notte di venerdì e sino alla tarda mattinata di ieri. E attorno alle 9,30 il terreno ha cominciato a cedere dando origine a un ampio smottamento.
Il muro è ancora pericolante e potrebbe cedere di nuovo». L’allarme arriva direttamente da Marco Brembilla, assessore ai Lavori pubblici, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo sulla salita della Scaletta, la zona interessata dal crollo di una parete di sassi.
Tra i danni provocati dal maltempo c’è da segnalare anche l’esondazione del torrente Zender sulla strada provinciale 159 Bottanuco-Madone che ha provocato il crollo del ponte. Possibili problemi all’impianto che serve 38 ettari di territorio e 20 aziende agricole.
Nel 2002 lo scrittore Gianni Celati ha realizzato un film intitolato «Case sparse. Visioni di case che crollano». Una legge sbagliata consente ai proprietari di lasciarle andare in rovina e ricostruirle in modo nuovo. Anche in Bergamasca si rischiano grandi ferite al paesaggio.
Una nuova frana interessa la Valle Serina. Tocca ad Algua, nella frazione di Sambusita. A un chilometro dalla chiesa parrocchiale si è verificato un cedimento importante di 50 metri di fronte. Strada chiusa e lavori urgenti: c’è un percorso alternativo.
Si chiude il ponte al transito dei cittadini per pericolo crollo e poi per giorni rimane parcheggiato sopra un automezzo pesante». A denunciare la situazione, segnalata nei giorni scorsi da alcuni residenti, è il consigliere Paolo Donghi.
di Giorgio Gandola Ormai siamo oltre l’emergenza, siamo alla contabilità. Ciò accade quando tutto è stato detto e nulla è stato fatto. Accade nel bel mezzo dello sconforto e del disinteresse, quando conta la cronaca e non ha più senso la storia.
Era già in condizioni critiche il palazzo che è crollato tra la notte e la mattina di venerdì 21 febbraio a Gandino. L’edificio si trova in vicolo Merelli e nella mattinata i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza la zona e per ripulire l’area dai detriti.
La pioggia che continua a cadere è la causa della frana che ha bloccato anche via Borgo Canale a Bergamo: l’allarme è stato lanciato intorno alle 15,45 di lunedì e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le pattuglie della polizia locale. La strada è stata chiusa al traffico. Chiusa anche via Sole.
La soluzione migliore sarebbe quella di trovare un modo per cedere la proprietà del parcheggio del nuovo ospedale all’Azienda Ospedaliera. Lo ha detto il presidente della Provincia Ettore Pirovano durante l’audizione, in V Commissione Territorio e Infrastrutture di Regione Lombardia.
La Lav se la prende con la Provincia di Bergamo per difendere le nutrie. Dopo l’annuncio di un intervento fattivo per combattere la crescita della specie sul territorio, arriva un comunicato molto duro da parte della Lega antivivisezione.
«Alla luce del sopralluogo fatto a fine ottobre ai Riuniti con i vertici della Guardia di finanza, entro l’anno procederemo alla loro cessione alla Cassa depositi e prestiti». L’assessore regionale Garavaglia detta i tempi della maxi-partita.
Cinque mesi, 152 giorni, prigioniero di un gruppo di estremisti islamici nella Siria dilaniata dalla guerra. Domenico Quirico, inviato de La Stampa, ha raccontato il suo quinto sequestro, formidabilmente più lungo degli altri, in un libro, «Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria».
di Paolo Aresi Era una delle grandi opere dell’impero romano, un ponte a 8 arcate, lungo 196 metri che superava il Brembo fra Almè e Almenno S. Salvatore. Se anche voi avete storie dimenticate da segnalare, scriveteci: [email protected]
I sei condomini Anna e Athena di Zingonia (detti anche torri) iniziano a svuotarsi. I suoi abitanti stanno infatti, mano a mano, accettando di cedere il loro appartamento di proprietà e di trasferirsi in affitto in abitazioni messe a disposizione dall’Aler.
Crepe nelle pareti, pavimenti con piastrelle rialzate, distacchi tra pilastri di sostegno e muri, persino una sorgente che sarebbe stata prosciugata. Queste le conseguenze che il cantiere della variante di Zogno avrebbe provocato ad alcune abitazioni .