Palazzago, cede una scala: feriti due operai di 37 e 45 anni
L’INFORTUNIO. L’allarme è scattato poco prima delle 9 di mercoledì 7 febbraio in un’azienda sulla Briantea.
L’INFORTUNIO. L’allarme è scattato poco prima delle 9 di mercoledì 7 febbraio in un’azienda sulla Briantea.
LA STORIA. Il fruttivendolo Sergio Plebani, 70 anni, non ha mai saltato una mattina in negozio. «Con mia moglie abbiamo fatto tutto da soli, aperti anche nella pandemia». Ceduta l’attività.
IN VIA CESARE BATTISTI. A parte lo stupore per l’accaduto, fortunatamente non ci sono feriti. Nel tardo pomeriggio i lavori di sistemazione sono stati completati e tutto il tratto di strada è stato riaperto.
LA COMMEMORAZIONE. L’1 dicembre 1923 la diga del Gleno, dopo giorni di piogge senza sosta, cedette di schianto, travolgendo i paesi della Val di Scalve e della Val Camonica: 359 le vittime accertate. Su «L’Eco di Bergamo» di oggi i loro nomi: è stata una strage di bambini. Ascolta i rintocchi delle campane nelle chiese della Val di Scalve in ricordo dei morti.
Esattamente cento anni fa crollava la diga del Gleno, causando 359 vittime accertate e danni incalcolabili. L’impronta lasciata sul territorio e sulle persone che lo abitano è insieme una richiesta di rispetto alla memoria e un monito per il futuro