Gaza, la vita tra speranze e calcoli politici
MONDO. Ieri sera la notizia ha fatto il giro del mondo in un lampo: Hamas ha accettato l’accordo.
MONDO. Ieri sera la notizia ha fatto il giro del mondo in un lampo: Hamas ha accettato l’accordo.
SICUREZZA. Mercoledì 17 aprile si è tenuto un vertice in Prefettura: stretta attorno agli obiettivi sensibili e alle manifestazioni culturali e sportive. Il livello di allerta è già al massimo.
GIUSTIZIA. È Maurizio Romanelli il candidato unico per il posto di procuratore di Bergamo, vacante da settembre, da quando è andato in pensione Antonio Chiappani.
TERRORISMO. Nelle città italiane sale l’allerta. Anche a Bergamo il Prefetto ha innalzato al massimo livello le misure di protezione degli obiettivi sensibili. Potenziati i controlli, soprattutto nei luoghi turistici e dove si registra una maggiore concentrazione di persone.
MONDO. Il massacro del Crocus è un colpo durissimo alla geostrategia di Vladimir Putin, che, invece, di prendersela con l’Ucraina e con l’Occidente avrebbe dovuto continuare a mantenere la guardia alta in Asia centrale, dove vi sono interessi vitali per la Russia.
GUERRE NEL MONDO. È rimasta solo la supplica. Mentre l’Ucraina entra nel terzo anno di guerra, mentre la carneficina di Gaza si avvicina ogni giorno che passa ad assumere la forma del genocidio, mentre in Congo, in Sudan e in altre zone dell’Africa la geopolitica dei ricchi impedisce di cogliere i disastri che si stanno consumando, anche Francesco ha finito le parole.
ITALIA. Ci sono due significati politici da rilevare nell’intesa bipartisan che ha condotto il centrodestra e il Pd ad una reciproca astensione sui rispettivi documenti parlamentari (mozioni) in materia di guerra tra Israele e Hamas.
MONDO. Il piano mediato dal Qatar e dall’Egitto per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e alla liberazione degli ostaggi israeliani tuttora nelle mani di Hamas aveva poche speranze di realizzarsi.
MONDO. Lo fa da dieci anni consapevole che il tempo prima della fine è sempre più breve. E come ogni anno anche ieri mattina, nel discorso tradizionale di gennaio agli ambasciatori di tutto il mondo accreditati presso la Santa Sede, Francesco spariglia le carte e disfa la logica del mondo.
L’ANALISI. Se in tempi recenti l’Ue si è trovata a dover affrontare crisi del calibro della Brexit con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, della pandemia di Covid e dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, nel 2024 si profilano altri potenziali fattori destabilizzanti con cui dover fare i conti.
POLITICA. Anniversari e ricorrenze invitano sempre a fare bilanci. Così è stato anche allo scoccare del primo anno di vita del governo Meloni nonché alla conferenza stampa di inizio anno.
MONDO. Netanyahu è «un buon amico» però «deve cambiare il suo Governo», che è «il Governo più conservatore nella storia di Israele», un Governo che «non vuole la soluzione a due Stati», anche se «Netanyahu non potrà dire no a uno Stato palestinese in futuro». In conclusione, con le sue azioni a Gaza «Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo».
SICUREZZA. Dopo gli attentati in Europa, anche Bergamo alza la guardia. Il timore sono i «cani sciolti». Il questore: «Attenzione alta, ma senza paura».
MONDO. La volta in cui israeliani e palestinesi hanno trovato un’intesa è avvenuto quando i presidenti americani sono scesi in campo mettendoci la faccia, con la loro forza moderatrice per disarmare gli opposti estremismi.
MEDIO ORIENTE. Venerdì 3 novembre la manifestazione organizzata dalla Rete Bergamasca Pace e Disarmo per chiedere il cessate il fuoco e la fine delle ostilità.
L’INIZIATIVA. Era in programma per giovedì 2 novembre: spostata a domani per il maltempo.
MONDO. Il governo Meloni ha schierato l’Italia inequivocabilmente dalla parte di Israele assalito dai terroristi islamisti di Hamas; ha chiesto che si risparmi la vita dei civili di Gaza e ha assicurato a chi di questi vorrà sfollare verso sud, il proprio aiuto umanitario; ha ripetuto che la soluzione del conflitto non può che essere quella di «due popoli, due Stati» secondo la dottrina Onu.
MONDO. C’è un modo sicuro per far continuare un litigio o un conflitto: accanirsi a voler accertare le colpe dei litiganti.
L’INIZIATIVA. Giovedì 2 novembre il presidio della Rete Bergamasca Pace e Disarmo.
MONDO. La tragedia che si dispiega a Gaza a causa dell’attacco sanguinario scatenato dai miliziani di Hamas il 7 ottobre, ha raggiunto ormai proporzioni quasi indicibili. La strage non è ancora finita, le prospettive di una vera tregua sono irrisorie mentre quelle di un allargamento del conflitto sono purtroppo intatte, come dimostra lo spiegamento di mezzi militari che gli Stati Uniti hanno org…