Difende una donna dal pestaggio: 58enne finisce in ospedale
A CREDARO. Insieme ad altri amici è uscito da un bar per fermare l’uomo che stava aggredendo una 37enne. Per bloccare l’l’aggressore ha rimediato 10 punti in testa: «Ma non sono un eroe».
A CREDARO. Insieme ad altri amici è uscito da un bar per fermare l’uomo che stava aggredendo una 37enne. Per bloccare l’l’aggressore ha rimediato 10 punti in testa: «Ma non sono un eroe».
IL CASO. Convalidato il fermo e disposto il carcere per Moussa Sangare, l’uomo che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni. A Suisio i Ris nell’appartamento dove viveva: sopralluogo di 5 ore. Il gip: stato mentale pienamente integro, ha scelto il bersaglio più vulnerabile. L’uomo trasferito in un altro carcere per la sua incolumità.
IL RACCONTO. Amin e Mohamed spiegano: «L’avevamo visto quella sera mentre ci allenavamo a Chignolo».
L’INTERVISTA. Il racconto: «È tornato dall’estero trasformato, minacce di morte e percosse a me e alla mamma. Abbiamo fatto tutte le dovute segnalazioni, ma nessuno è intervenuto. Uniti nel dolore alla famiglia di Sharon».
DELITTO DI TERNO. Le parole del 31enne alla vittima prima di colpirla al petto. Il grido di Sharon: «Perché?». «Avevo visto altre persone, ma le ho scartate».
L’AGGRESSIONE. Vistoso taglio alla schiena per un 19enne, l’autore è stato denunciato. I negozianti: situazione peggiorata. Angeloni: «Attenzione alta sulla zona».
L’OMICIDIO. È stato l’uomo a raccontare gli attimi precedenti: «Lei mi ha chiesto perché».
IL GIORNO DOPO. Il 31enne Moussa Sangare in carcere sotto stretta sorveglianza. Per il suo avvocato Giacomo Maj «ogni valutazione di perizia psichiatrica è prematura». Il compagno di Sharon, Sergio Ruocco, è tornato a Terno d’Isola: casa ancora sotto sequestro.
ITALIA. Quella dell’identificazione del presunto omicida di Sharon Verzeni è certamente una «buona» notizia da molti punti di vista. In primo luogo, perché spazza via le inutili speculazioni circolate da un mese a questa parte sulla vittima e sul contesto familiare che le ruotava attorno.
TERNO D’ISOLA. In carcere il 31enne che ha confessato di aver ucciso Sharon Verzeni. Sabato al gip la richiesta di convalida del fermo di Sangare: poco prima del delitto, con la stessa arma, aveva minacciato anche due ragazzini a Chignolo.
SUISIO . Il cartonato sequestrato insieme alla bicicletta usata la sera del delitto. Dopo la rottura con la famiglia, viveva in una stanza occupata abusivamente.
LE RICERCHE SULL’ADDA. Gli esperti nella ricerca di ordigni bellici e metallici, già impegnati a Terno nei giorni scorsi, nella mattinata di venerdì 30 agosto hanno setacciato le sponde del fiume Adda per cercare l’arma del delitto.
MONDO. Non c’è nulla di nuovo e soprattutto nulla di polemico nelle ultime parole del Papa sulla tragedia delle migrazioni. La Chiesa e i Pontefici lo ribadiscono da 110 anni, cioè da che è stata istituita la Giornata delle Migrazioni.
LA PROCURA DI BERGAMO. Il 31enne ripreso in bici dalle telecamere ha confessato il delitto di Terno d’Isola. Uscito in strada quella notte con quattro coltelli. Decisivi due testimoni: «Indagini agevolate da due cittadini stranieri».
DELITTO DI TERNO. Il procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota: le indagini procedono serratissime. Riteniamo che la popolazione non debba essere allarmata, vigilanza rafforzata. Ma ora abbiamo bisogno di lavorare in pace.
LE INDAGINI. A Bergamo è la prima volta che entrano in azione, ma non sono nuovi alle scene del crimine. Sono il gruppo «Museo Recuperanti 1915-1918» e arrivano da Toscolano Maderno.
IL DELITTO. Secondo i residenti spariti alcuni personaggi poco raccomandabili della piazza di Terno. Per gli inquirenti potrebbe essere conseguenza della maggiore presenza delle Forze dell’ordine. Proseguono anche oggi (giovedì 29 agosto) le ricerche dell’arma del delitto.
Per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi oppure entro i 3 gradi entro il 2050, negli scenari internazionali vengono prese in considerazioni politiche da attuare nei singoli Paesi, come la riduzione delle emissioni oppure lo sviluppo di sistemi per …
I carabinieri hanno eseguito entrambi i fermi nei giorni scorsi a Brignano e Torre de’ Roveri.
Il 24 agosto l’attore, cinquantenne, residente di Brembate di Sopra, aveva riferito di avere informazioni che poi si sono rivelate inventate.