L’Europa al bivio, la visione di Macron
MONDO. Nel silenzio imbarazzato di un’Europa che esita, prigioniera delle proprie paure e dei propri calcoli politici, Emmanuel Macron appare come l’ultimo leader in grado di proporre una visione.
MONDO. Nel silenzio imbarazzato di un’Europa che esita, prigioniera delle proprie paure e dei propri calcoli politici, Emmanuel Macron appare come l’ultimo leader in grado di proporre una visione.
MONDO. Lotta alla burocrazia, crociata contro i migranti illegali, superamento di ogni censura.
MONDO. Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare… forse è così che hanno pensato i leader britannico e francese, Starmer e Macron, dopo l’umiliazione del presidente ucraino Zelensky venerdì scorso alla Casa Bianca.
MONDO. Di storie, alla Casa Bianca, ne è passata una quantità industriale.
MONDO. l’Ucraina è distrutta, sconfitta insieme ai suoi alleati: quindi non è nelle condizioni di proporre condizioni per la pace. È una tesi diffusa, fatta propria dalla dottrina Trump, da politici e da presunti esperti nei talk show, nei media e nei social.
MONDO. Basta morte e distruzione in una tragedia che non sarebbe mai dovuta incominciare.
MONDO. «Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale»: così Sergio Mattarella in visita in Montenegro, rispondendo alle domande dei giornalisti e senza riferimenti a personaggi della nomenclatura russa, ha riaffermato la posizione dell’Italia «nitida, limpida, chiarissima» rispetto alla guerra in Ucraina in corso da tre anni.
IL COMMENTO. Quarta serata di Festival, una puntata che ha come filo rosso il sogno. Un sogno musicale tradotto in realtà per il pubblico e anche per i musicisti e i cantanti che hanno potuto esibirsi pescando a piacimento tra i brani favoriti nella storia della canzone italiana e internazionale.
MONDO. Attenti a quei tre. E occhi puntati su una data: 9 maggio 2025. Non è un indovinello ma uno scenario che, dopo gli eventi degli ultimi giorni, diventa di ora in ora più plausibile.
MONDO. Nel prossimo novembre ricorre il 30° anniversario degli accordi di Dayton che posero fine alla guerra in Bosnia. Ma non al conflitto, le cui cause sono tuttora accese: la componente serba ha un progetto di secessione dallo Stato, appoggiato da Mosca.
(ANSA) - BRUXELLES, 07 FEB - Meno dipendenza da Russia e Bielorussia e più legami energetici con l'Ue. I tre del Baltico - Estonia, Lituania e Lettonia - sono pronti a sganciarsi dalla rete elettrica della Russia e attaccarsi alla …
MONDO. Ci è o ci fa? O siamo noi che non abbiamo capito niente? Dopo una (fortunata, a quanto pare) campagna elettorale in cui ha promesso agli elettori di non coinvolgere più gli Usa nei pasticci altrui, Donald Trump si getta a capofitto nelle zone del mondo più travagliate.
MONDO. È noto come la ricerca della verità sia complicata soprattutto nelle guerre, perché i luoghi sono spesso inaccessibili ai giornalisti per divieti o per pericolosità. Inoltre vengono investite risorse nella propaganda allo scopo di orientare le opinioni pubbliche.
MONDO. Dagli slogan alla cruda realtà. «In 24 ore» Donald Trump aveva promesso di risolvere la questione russo-ucraina in campagna elettorale.
MONDO. Loro hanno «The Donald», Donald Trump, ma anche noi abbiamo un nostro Donald. È Donald Tusk, liberale, primo ministro della Polonia, Paese che ha attualmente la presidenza a rotazione dell’Unione europea.
MONDO. Le affermazioni di Donald Trump sono tutt’altro che una boutade da campagna elettorale e, di fatto, riaprono la corsa alla colonizzazione dell’Artico.
MONDO. Il presidente Volodymyr Zelensky nel novembre scorso ha dichiarato che «bisogna fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica» ma partendo da «un’Ucraina forte».
ITALIA. La gravità della questione energetica nel nostro Paese sta tornando a diventare emergenza e ripropone il tema della mancanza cronica di una politica di settore, sostituita da referendum episodici, per loro natura emotivi.
MONDO. Il discorso di fine anno del presidente ucraino Zelensky è stato quello che ci si aspettava dall’uomo che abbiamo imparato a conoscere in questi tre anni: orgoglioso, commovente, abile, con la giusta dose di retorica.
MONDO. Era una gallina dalle uova d’oro; un pozzo di ricchezze senza fondo; un abbraccio geopolitico con vantaggi comuni incommensurabili.