Vertice Brics, dalle parole ai fatti è difficile
MONDO. È l’evento «più significativo» di politica estera nella storia russa.
MONDO. È l’evento «più significativo» di politica estera nella storia russa.
MONDO. L’integrazione europea non si ferma. Anzi accelera, soprattutto nei Paesi al di fuori dei Ventisette. Solo così, pensano le leadership di chi desidera aderire all’Ue, ci si può garantire un futuro di prosperità, democrazia e rispetto dei diritti.
MONDO. La Carta dell’Onu fu scritta da leader politici che dopo la Seconda guerra mondiale aspiravano a un altro mondo, non quello terribile nel quale viviamo.
ITALIA. I magistrati italiani impegnati nel contrasto alla corruzione da tempo segnalano come fra le cause dell’incidenza di questo reato nel nostro Paese ci siano anche la burocrazia farraginosa e la quantità rilevante di norme complesse.
IL COMMENTO. «Non parteciperemo a una seconda conferenza di pace», ispirata da Zelensky e prevista probabilmente in novembre, dopo la prima di giugno in Svizzera. Così il Cremlino ha azzerato le speranze di una prossima apertura di dialogo con Kiev alle condizioni degli ucraini e quindi dell’Occidente, condizioni – è bene subito evidenziare - basate sul diritto internazionale vigente.
MONDO. Non c’è luogo dell’Ucraina che possa dirsi sicuro. In due anni e mezzo di campagna di terrore, sul territorio grande due volte la Francia l’esercito russo ha scagliato 5mila missili e 10mila droni esplosivi, buona parte su edifici civili in città e villaggi lontani dal fronte.
MONDO. Josep Borrell sta per lasciare la carica di Alto rappresentante per la politica estera e di difesa della Ue. E come succede in casi analoghi, deve aver deciso che fosse il momento di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.
MONDO. I social non sono «fuori» dal mondo, quel che accade lì non è al di sopra della Legge. E deve valere per tutti.
MONDO. «Dialogo» e «diplomazia». Questa è la strada per porre fine alla tragedia russo-ucraina secondo Nuova Delhi, che potrebbe diventare una delle future mediatrici nel processo di pace tra Mosca e Kiev.
MONDO. La tragedia russo-ucraina va finalmente verso il suo epilogo più logico. Nessuno dei due contendenti è in grado di vincere sul campo di battaglia; è tempo di trovare soluzioni diplomatiche.
MONDO. L’attacco alla regione di Kursk segna l’inizio di una nuova fase nella tragedia russo-ucraina.
MONDO. L’incursione dell’esercito ucraino in territorio russo iniziata quattro giorni fa ha colto di sorpresa non solo Mosca ma anche gli alleati di Kiev, a cominciare dagli Usa.
MONDO. Stiamo attraversando questi giorni dentro una cappa di preoccupazione che da molti anni non era così pesante. Assistiamo, impotenti, ai preparativi di una guerra che nessuno vuole ma che, a furia di dirlo e ripeterlo, è diventata inevitabile.
MONDO. Una finestra per l’inizio di trattative sull’Ucraina si è finalmente aperta, ma quanto essa sia grande è difficile da stabilirlo, come impossibile è prevedere se le parti in causa sfrutteranno tale momento.
MONDO. La logica non gode di buona salute. Anche nel giudizio sui conflitti prevalgono emozioni, ideologie politiche e opinioni. A logica chi se non il popolo ucraino desidera la pace nella propria terra?
MONDO. Ha oltrepassato, per sbaglio o per ingenuità, una delle cosiddette «linee rosse» oppure ha osato superarle a sprezzo del pericolo.
MONDO. Erano passati pochi minuti dall’attentato contro Donald Trump, sabato scorso durante un comizio elettorale in Pennsylvania, è già le piattaforme dei social, le bacheche online e i gruppi di chat avevano emesso una quantità impressionante di teorie del complotto.
MONDO. Super escalation militare dell’Occidente da una parte e contemporanee aperture diplomatiche dall’altra. Sì del presidente ucraino Zelensky alla partecipazione russa al «summit della pace», ma immediata risposta gelida del Cremlino a tale offerta. Finalmente qualcosa si muove ad Est.
MONDO. Contromosse del Cremlino per battere l’isolamento internazionale, in cui è piombata la Russia, e contemporaneo inizio della super-esibizione di muscoli dell’Occidente per riportare Vladimir Putin alla ragione.
MONDO. Le visite ufficiali di Viktor Orbán, prima a Kiev poi a Mosca, hanno sorpreso non solo la diplomazia internazionale ma anche i più attenti osservatori.