Vertice di Vilnius, fase decisiva per il futuro dell’Ucraina
MONDO. Con il lancio della controffensiva di Kiev siamo entrati nella fase decisiva dell’attuale campagna militare.
MONDO. Con il lancio della controffensiva di Kiev siamo entrati nella fase decisiva dell’attuale campagna militare.
MONDO. E tra i due litiganti… la diga non c’è più. Chissà perché chi ha vera esperienza di queste realtà slave sapeva perfettamente che erano in serio pericolo i bacini contigui, finiti di costruire nel 1958 sul fiume Dniepr per fornire acqua alla vicina penisola di Crimea e alla centrale atomica di Zaporizhzhia.
MONDO. Danni materiali limitati, ma un duro colpo all’immagine del potere presso la propria opinione pubblica unito ad un terremoto psicologico alle sicurezze dei singoli individui.
MONDO. Giudicare ciò che accade nell’Est Europa solo con le lenti delle colpe dell’Occidente non aiuta a comprendere le lacerazioni secolari che agitano quella parte del continente. L’Ovest ha compiuto errori ed ha sottovalutato la portata degli eventi ma le dinamiche messe in atto con la caduta del Muro di Berlino meritano un’analisi ben più profonda.
ESTERI. Secondo un rapporto dell’Onu è il Paese più letale al mondo per i civili che vivono nelle zone popolate. In Ucraina le armi esplosive con un’ampia area di impatto hanno causato il 93% di tutte le vittime non militari.
ESTERI. Innovazioni tecnologiche riuscite, controffensiva di Kiev in ritardo e diplomazia che non trova una strada per fermare la tragedia russo-ucraina. Ecco in breve una fotografia della situazione ad Est dopo le visite di Stato di Volodymyr Zelensky in Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna.
MONDO. In attesa di incontrare il presidente ucraino Zelens’kyj, i leader dei Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) riuniti in Giappone hanno stabilito la linea da tenere sulla questione che sta scuotendo gli equilibri mondiali: la guerra in Ucraina. E la linea è: si va avanti così.
MONDO. Il presidente russo Vladimir Putin non è pazzo, come viene definito pigramente. È un lucido sanguinario, che persegue i propri obiettivi senza scrupoli morali, una prassi che gli ha permesso di detenere il potere da 23 anni, inducendo nel suo popolo paura di pericoli esterni e interni ed ergendosi a risposta.
IL COMMENTO. Qualcuno dirà che Papa Francesco ha gettato alle ortiche la sua equidistanza. Qualcuno dirà che finalmente ha scelto di stare dalla parte degli ucraini. Qualcuno dirà anche esattamente l’opposto e dunque via libera ad ogni ridimensionamento possibile del vertice con Zelensky, parole d’ordine sminuire e minimizzare. In realtà il Papa non è mai stato equidistante da nessuno, ma «equiv…
ESTERI. Chi sta leggendo queste note deve essere consapevole di vivere una mattinata che potrebbe anche fare la storia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj è a Roma dove vedrà la premier Meloni e il presidente Mattarella ma dove, soprattutto, dovrebbe incontrare Papa Francesco.
IL COMMENTO. I russi accusano i governanti ucraini di essere dei «nazisti»; Kiev risponde etichettando il potere del vicino come «fascista». In questi giorni Vladimir Putin ha collegato l’«Operazione militare speciale», lanciata il 24 febbraio 2022, all’ultimo grande conflitto planetario: il Cremlino - questa l’interpretazione data - starebbe scontrandosi ora contro «gli eredi» di Adolf Hitler.
MONDO. I due droni che sono arrivati sul Cremlino sono certo un attentato.
Il COMMENTO. Nel mondo sono in corso 36 guerre. La più analizzata e dibattuta è quella in Ucraina, per una serie di ragioni: ha evidenti ricadute geopolitiche e una finalità chiara, ridisegnare «l’ordine mondiale unipolare» come ha ribadito più volte il presidente russo Vladimir Putin, anche se sarebbe più corretto parlare di disordine e non andrebbe dimenticato l’impero cinese che rende l’attua…
ESTERI. L’ordine è stato improvviso e a sorpresa. Alle 2,30 del mattino di Mosca di venerdì scorso la Flotta del Pacifico è stata messa in stato di massima allerta. Ci mancavano anche i russi.
IL COMMENTO. Almeno 11 morti: è il bilancio parziale dell’ennesimo bombardamento dell’esercito russo su un condominio in Ucraina. È avvenuto nella regione di Donetsk, in quel Donbass spesso raccontato come luogo dove le vittime sono solo russofile, nel primo tempo del conflitto in corso iniziato nel 2014.
Il commento. Ha destato polemiche la delibera della Giunta comunale di Bologna a guida Pd che uniforma i sottotitoli di cartelli in un’ottantina di vie dedicate a persone che lottarono contro i nazifascisti per la liberazione dell’Italia. D’ora in poi a qualificare il loro nome ci sarà scritto solo «partigiano» o «partigiana». Spariscono le definizioni «patriota del secondo risorgimento» e «patr…
Mondo. Quello che la Russia cerca dalla Cina è chiaro: spazio strategico contro l’isolamento rispetto all’Occidente e ossigeno economico contro le sanzioni. Non a caso ieri Vladimir Putin ha esaltato gli scambi commerciali, che nel 2022 sono arrivati alla cifra record di 185 miliardi di dollari e nel 2023 sfonderanno la quota anche simbolica dei 200 miliardi.
Il commento. Giovedì scorso nelle città ucraine si è svolta la manifestazione «Dove sei», omaggio alla memoria delle oltre 600 vittime del bombardamento russo sul teatro di Mariupol avvenuto il 16 marzo 2022. L’edificio artistico fu colpito nonostante contrassegnato all’esterno dalla grande scritta «bambini» per segnalare la presenza di minori fra il migliaio di persone che si erano rifugiate ne…
Il commento. Forse il limite è stato superato. La comunità ucraina di Milano si ritrova periodicamente davanti al Duomo: durante il presidio si prega per la fine della guerra e ci sono interventi di aggiornamento sulla grave situazione del Paese invaso dall’esercito russo. Il 7 marzo scorso un uomo si è avvicinato al presidio urlando «Ucraina nazista» e altre parole ingiuriose. Poi ha aggredito …
Mondo. La mediazione cinese ai massimi livelli è ormai ai blocchi di partenza, anche se, obiettivamente, non sono molte le possibilità di riuscita. Ma ci si proverà lo stesso a fermare la tragedia ucraina soprattutto perché i pericoli di allargare il conflitto stanno aumentando sensibilmente.