Giornalista condannato, la Russia fa ostaggi
MONDO. Ha oltrepassato, per sbaglio o per ingenuità, una delle cosiddette «linee rosse» oppure ha osato superarle a sprezzo del pericolo.
MONDO. Ha oltrepassato, per sbaglio o per ingenuità, una delle cosiddette «linee rosse» oppure ha osato superarle a sprezzo del pericolo.
MONDO. Erano passati pochi minuti dall’attentato contro Donald Trump, sabato scorso durante un comizio elettorale in Pennsylvania, è già le piattaforme dei social, le bacheche online e i gruppi di chat avevano emesso una quantità impressionante di teorie del complotto.
MONDO. Super escalation militare dell’Occidente da una parte e contemporanee aperture diplomatiche dall’altra. Sì del presidente ucraino Zelensky alla partecipazione russa al «summit della pace», ma immediata risposta gelida del Cremlino a tale offerta. Finalmente qualcosa si muove ad Est.
MONDO. Contromosse del Cremlino per battere l’isolamento internazionale, in cui è piombata la Russia, e contemporaneo inizio della super-esibizione di muscoli dell’Occidente per riportare Vladimir Putin alla ragione.
MONDO. Le visite ufficiali di Viktor Orbán, prima a Kiev poi a Mosca, hanno sorpreso non solo la diplomazia internazionale ma anche i più attenti osservatori.
MONDO. Sembrano passati decenni e non un anno solo dalla rivolta della Compagnia di mercenari Wagner, che portò la Russia sull’orlo di una guerra civile.
MONDO. Il 23 agosto 1989 nelle allora Repubbliche socialiste sovietiche di Estonia, Lettonia e Lituania due milioni di persone, tenendosi per mano, formarono una catena umana lunga 675 chilometri unendo le rispettive capitali, Tallinn, Riga e Vilnius.
IL COMMENTO. Accoglienze d’altri tempi, scenografie degne di «padri della Patria» e non solo «presidenti». Ma a Pyongyang le visite di Stato di leader stranieri sono talmente rare che diversamente non si sarebbe potuto fare per festeggiare la firma con la Russia del partenariato bilaterale e del patto di protezione contro le aggressioni.
IL COMMENTO. Conferenza internazionale di pace in Svizzera, ispirata dall’Ucraina, e proposta di tregua di Vladimir Putin. Ad Est, all’apparenza, qualcosa si muove, ma è solo apparenza: il muro contro muro tra Kiev e Mosca prosegue; siamo davanti ad un dialogo tra sordi.
MONDO. Da Bari, città cara ai russi per San Nicola, il messaggio recapitato al Cremlino è «fermatevi»; l’Occidente non farà passi indietro sull’Ucraina.
(ANSA) - BRUXELLES, 12 GIU - La Commissione europea preparerà una tabella di marcia per conto dei Paesi membri per abbattere definitivamente le forniture di gas russo. Questa mattina si è tenuta una colazione di lavoro informale tra gli ambasciatori …
MONDO. Il dibattito pubblico sulla guerra in corso in Europa è inquinato fra l’altro dal vizio di etichettare giudizi con superficiale disinvoltura: chi è a favore del sostegno militare all’Ucraina viene considerato «guerrafondaio», chi è contrario «filoputiniano».
MONDO. L’eco delle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario dello sbarco alleato in Normandia, realizzato il 6 giugno del 1944 nel cosiddetto D-Day, non si sono ancora spente. Ma più passano i giorni più ci rendiamo conto che l’evento ha lasciato dietro di sé un’atmosfera tutt’altro che festosa e proiettata verso il futuro.
MONDO. Una clinica oncologica già distrutta e ricostruita, una casa di riposo, un centro commerciale in un sabato pomeriggio.
IL COMMENTO. Bastava osservare la composizione della delegazione russa per capire quanta importanza il Cremlino abbia dato a questa ennesima visita di Vladimir Putin in Cina. Diversi vice premier e molti ministri ma su tutte quattro figure di spicco, due new entry e due veterani.
MONDO. Il «Sogno georgiano» non è più «europeo». Il partito di maggioranza ha definitivamente fatto approvare con la forza dei numeri la cosiddetta «legge russa» dal Parlamento nazionale.
MONDO. Proprio mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken visitava Kiev, per mostrare solidarietà all’Ucraina e per dare a Zelensky notizie (buone?) sulle sospirate forniture di armamenti, il Cremlino annunciava la visita di Vladimir Putin in Cina per il giovedì e venerdì.
MONDO. E così, dopo cinque anni di assenza, il leader cinese Xi Jinping è tornato in Europa. Anche se sarebbe meglio dire che è tornato in Francia.
MONDO. «In pochi mesi si è dissipato il dividendo di pace che aveva permesso di destinare risorse allo sviluppo a scapito delle spese per armamenti. Ma lo scorso anno la spesa globale per le armi ha raggiunto 2.400 miliardi di dollari, con una crescita di circa il 7 per cento rispetto all’anno precedente».
MONDO. L’arresto di Timur Ivanov è stato un fulmine a ciel sereno. A poche ore dalla scelta del nuovo Governo federale - con l’assegnazione contemporanea di incarichi influenti per la gestione di copiosi fondi - le lotte intestine nelle «stanze del potere» moscovita vengono a galla.