Crespi d’Adda, da 30 anni patrimonio Unesco: dal 2026 via al restyling
L’ANNIVERSARIO. La proprietà al lavoro per intervenire sui primi edifici: museo, coworking e spazi pubblici. E si punta a «un concetto di industria nuovo».
L’ANNIVERSARIO. La proprietà al lavoro per intervenire sui primi edifici: museo, coworking e spazi pubblici. E si punta a «un concetto di industria nuovo».
La mostra «Achille Funi: ‘900 Classico e Rinascimentale» è allestita fino al 26 febbraio nella Galleria Previtali di via Silvio Spaventa 68 a Bergamo. Un’occasione unica osservare opere monumentali, solitamente poco (o per nulla) accessibili al pubblico, oltre che cruciali per comprendere la tecnica e il pensiero dell’artista
URBANISTICA. Intesa tra le due proprietà, già iniziato il confronto con Palafrizzoni. Ma Dalmine continua a dire no all’ipotesi del trasferimento d’Ingegneria. E l’orizzonte slitta a fine 2025.
La pietra bianchissima estratta in Val Cavallina è protagonista dell’architettura bergamasca e non solo. Estratto da millenni, questo materiale ha attraversato i secoli, stregando i Romani e i più grandi scultori tra Ottocento e Novecento. Ancora oggi questo “marmo” riveste una grande importanza per la realizzazione di oggetti di design e complementi d’arredo
Bergamo Brescia Capitale della cultura 2023. Dal 10 al 26 febbraio staffetta tra le due città. Le installazioni luminose sono state ideate da artisti di fama nazionale e internazionale.
La scritta luminosa «Bergamo» spenta dopo i ripetuti temporali che l’hanno mandata in tilt. Gli uffici al lavoro per il progetto.
L’autostrada Bergamo Milano, inaugurata il 24 settembre 1927, costruita in tempi record, è stata la seconda in Italia dopo la Milano Laghi. La Torre dei Venti è invece del 1940.
Si riaccende la Torre dei venti, i 35 metri che svettano sullo svincolo dell’A4, progettati dall’architetto Alziro Bergonzo e realizzati nel 1940.
La villa del Bergonzo in via Diaz non sarà abbattuta, ma stravolta. Dopo la campagna di tre anni fa per salvare l’edificio progettato negli anni Quaranta dall’architetto Alziro Bergonzo, le ruspe hanno iniziato i lavori.
«Una delle opere più significative del Novecento bergamasco». Così il Ministero per i Beni e le attività culturali definisce la Casa della Libertà. Quest’anno l’edificio – nato come Casa Littoria – compie 75 anni e mostra tutte le magagne dovute al tempo che passa e a una buona dose di incuria.