Gasperini non teme la Fiorentina «È il momento giusto per affrontarla»
Domenica a Firenze non ci saranno Konko e Zukanovic, ma torna disponibile Kessie dopo la squalifica.
Domenica a Firenze non ci saranno Konko e Zukanovic, ma torna disponibile Kessie dopo la squalifica.
Il tecnico dei Viola teme l’undici di Gasperini: «Le partite contro di lui sono sempre molto difficili».
Un’alta percentuale di tifosi firmerebbe ad occhi chiusi un pareggio a Firenze domenica.Ma...
Su L’Eco di Bergamo di lunedì 10 ottobre le parole del presidente nerazzurro in un’ampia intervista. «Con il Napoli ho rivisto il sogno: squadra competitiva in A coi giovani e lo stadio che tifa. Per questo Gasperini è il miglior allenatore possibile: adesso che ha finito il rodaggio, ci darà grandi soddisfazioni».
Più ci si ripensa e più l’Atalanta di domenica contro il Napoli sembra un sogno, un bellissimo sogno. Che il calcio abbia una componente d’irrazionalità è noto, ma la metamorfosi della squadra nerazzurra è stata un qualcosa che va al di là dell’inimmaginabile.
«Un genio o un pazzo». È stato il pensiero di tanti tifosi nerazzurri all’annuncio della formazione schierata da Gian Piero Gasperini contro il Napoli.
Sorrisi. Sorrisi di gente che dieci minuti dopo la partita discuteva della vittoria al rosso dei semafori, dietro lo stadio. Perfetti sconosciuti uniti da quella breve attesa, ma soprattutto dalla gioia, dal sospiro di sollievo, dalla bellezza vista sul campo. Uniti dall’aver ritrovato l’Atalanta che conoscono e ri-conoscono: una squadra umile ma indiavolata, che non molla mai.
E bravo Gasperini a portare avanti, imperterrito, le sue idee. Chiamiamole, magari, controcorrente ma alla resa dei conti vincenti.
«La mia Atalanta non è nata oggi ma dal ritiro: è stato un percorso più lungo, poi ho deciso di puntare su ragazzi interessanti e oggi è stata una grande soddisfazione per tutti».
Doveva essere il mercoledì dell’incontro e del confronto a Zingonia, così è stato, non certo lo scontro. Tutto era nato a Pescara, nel dopo-Crotone, da quelle parole schiette scandite da Gian Piero Gasperini nel post-match: serviva un chiarimento con la società, la sintesi del Gasp-pensiero, ed ecco che quel momento è arrivato.
Dopo la vittoria esterna con il Crotone, i nerazzurri di Gasperini chiamati al bis domenica contro gli uomini di Sarri.
«Oggi c’è una bella vittoria da festeggiare, domani ragioneremo meglio. È stata una settimana davvero dura, la situazione a Bergamo è stata particolarmente pesante: dovremo chiarirla anche con la società, perché è fondamentale riuscire ad avere una condivisione di vedute».
Non stupiamoci, se a torto o a ragione, parecchi sono i supporter atalantini che ritengono Gasperini tra i responsabili delle debacle dei nerazzurri a Cagliari e col Palermo a Bergamo. Così va da sempre il calcio: agli evviva e osanna seguono, spesso e volentieri, i dietrofront più impensabili in rapida successione.
Tutto in una partita per mister Gasperini, quella di lunedì contro la cenerentola Crotone a Pescara, in un giorno inconsueto e praticamente in campo neutro. Imprevedibile. Così come, quando fu stilato il calendario, sulla carta favorevole ai nerazzurri nelle prime giornate, crediamo nessuno avesse ipotizzato una situazione così delicata per l’Atalanta dopo appena cinque giornate.
Gian Piero Gasperini non può essere soddisfatto dopo il quarto ko in cinqie partite. «Dopo cinque giornate siamo una situazione non drammatica, ma difficile».
Il tecnico romano ha allenato sia i nerazzurri che i rosanero: ecco il suo pronostico per il match di stasera.
Il mister nerazzurro: ma non è una bocciatura per Sportiello. E i rigori? Li batte Kessie, in dubbio però per mercoledì sera, così come Kurtic.
Atalanta indifendibile quella di Cagliari. Come si può anche solo andare alla ricerca di attenuanti a favore di una squadra che incassa tre reti rimanendo all’asciutto in fase offensiva?
«A inizio gara siamo andati in difficoltà andando in svantaggio dopo pochi minuti. Questo è un problema che abbiamo avuto anche nella gara contro la Lazio e recuperare è sempre difficile».
Le parole dell’allenatore atalantino in un’ampia intervista su L’Eco di Bergamo in edicola il 13 settembre.