Vigilessa uccisa, il giallo del superteste: «Donna priva di sensi tolta dall’auto del vicino»
E-mail anonima inviata alla polizia locale. Ma non si risalì mai all’autore, «pagato per non parlare».
E-mail anonima inviata alla polizia locale. Ma non si risalì mai all’autore, «pagato per non parlare».
Nessuno ha parlato, come da previsione. Prima Paola e Silvia Zani, poi Mirto Milani: tutti e tre martedì 28 settembre mattina si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia in carcere.
È finito l’interrogatorio delle due sorelle a Brescia: è durato 40 minuti. Terminato poco prima delle 11 anche quello a Mirto Milani, di Roncola San Bernardo. Restano aperte tutte le domande sull’uccisione della ex vigilessa di Temù.
Il 26enne di Roncola, arrestato venerdì insieme alle due figlie della vittima, era intercettato al telefono. Era iscritto a un sito di «crime». L’«errore» delle scarpe. E con le complici tradito dal «contapassi» della vittima.
Laura Ziliani scomparve l’8 maggio e venne ritrovata tre mesi dopo. Nel corpo tracce di psicofarmaci. Venerdì la svolta, dopo mesi di intercettazioni e depistaggi. Un residente li vide abbandonare una scarpa della vittima.