Yara/ Oggi l'autopsia, forse uccisa con un coltello
Yara/ Oggi l'autopsia, forse uccisa con un coltello Il paese in lutto, trovati anche il cellulare e l'iPod
Yara/ Oggi l'autopsia, forse uccisa con un coltello Il paese in lutto, trovati anche il cellulare e l'iPod
«Fatico a esprimere a parole quello che ho visto. La notte non ho dormito, sono molto scosso». Ilario Scotti, 48 anni, di Bonate Sotto, è un padre di famiglia. Fa l'impiegato per un'azienda alimentare e ha l'hobby dell'aeromodellismo. È lui, verso le 15,30 di sabato 27 febbraio, ad aver trovato il corpo della povera Yara.
«Leggo, sulla base dei rilievi della scientifica, delle sei coltellate inferte a Yara. Sono coltellate che hanno provocato un male non solo fisico ma anche morale». La dichiarazione è sulla pagina Facebook del presidente della Regione Roberto Formigoni.
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Domenica è stato il giorno del silenzio. Dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Yara sabato pomeriggio 26 febbraio, a tre mesi esatti dalla sua drammatica scomparsa, ora continuano le indagini nel campo incolto di Chignolo, nei pressi di via Bedeschi, dove un uomo che stava facendo volare il suo aereo radiocomandato ha scoperto il cadavere della ragazzina. Ora si continua a indagare …
Papà Fulvio «è molto provato». A dichiararlo è Diego Locatelli, sindaco di Brembate di Sopra che in questi mesi ha sempre seguito con grande attenzione il dramma della famiglia Gambirasio.
«Yara che abbiamo ritrovato nella sua morte non l'abbiamo però perduta. Questa ragazza è diventata segno di una comunità». Lo dice il vescovo di Bergamo monsignor FrancescoBeschi, facendo una riflessione sul terribile fatto di cronaca che ha colpito la Bergamasca.
Non ci sono parole, è il tempo delle lacrime. Piange Daniela Rossi, la responsabile della ginnastica ritmica della Polisportiva del paese. «Yara era la voglia di vivere, una bambina felice. Non c'è foto in cui non compaia sorridente. Siamo nella disperazione».
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Procedono senza sosta i rilievi degli agenti della Polizia Scientifica sul luogo del ritrovamento del cadavere di Yara. A Chignolo è giunta una autoscala dei vigili del fuoco, sulla quale sono saliti gli agenti che hanno scattato una serie di fotografie.
La notizia è sulla bocca di tutti a Brembate Sopra. In chiesa, nei bar, nelle strade, in oratorio. «Abbiamo vissuto 3 mesi da incubo - dice una ragazza - ma Yara ci ha dato tanto». «Brembate Sopra è cambiata, ci siamo riscoperti più vicini».
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Luca Aresu, un giovane di Madone che ha partecipato tra novembre e dicembre alle ricerche di Yara Gambirasio con alcuni amici alpini e che spesso ha attraversato la zona dove è stato trovato il cadavere della ragazza facendo jogging, esclude che il corpo sia rimasto lì per tre mesi.
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Festa di carnevale sospesa domenica e confermato il corteo e la Messa di lunedì. Alle 20,15 del 28 febbraio è previsto un corteo a Brembate Sopra, il paese di Yara Gambirasio.
Arrivano da tutta Italia e anche dall'estero. Commoventi, piene di affetto per la piccola Yara e di parole di conforto per la sua famiglia. Sono le email dei nostri lettori. Urlano il dolore di chi ha pregato e sperato, e ora chiedono giustizia.
Il questore Vincenzo Ricciardi e il capo di gabinetto Angelo Re hanno lasciato poco dopo le 19 Chignolo per dirigersi a Brembate Sopra, a casa della famiglia Gambirasio, al fine di informare i genitori del ritrovamento del cadavere della ragazza. Ricciardi è poi ritornato a Chignolo, intorno alle 19.30, per seguire le indagini.
Sono stati tre lunghi mesi quelli che sono trascorsi dal 26 novembre quando Yara Gambirasio, 13 anni, di Brembate Sopra, è scomparsa da casa dopo essere dopo essere uscita dal centro sportivo del paese in cui abitava, dove era andata per portare uno stereo che doveva servire per una gara.
Va alla famiglia il primo pensiero del presidente della Lombardia Roberto Formigoni dopo la notizia del ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio. «Mi stringo forte alla famiglia e a tutta la comunità bergamasca» ha scritto il presidente sulla sua pagina Facebook.