Super Green pass, nella Bergamasca rischio restrizioni per 108 mila
Tanti i bergamaschi non ancora vaccinati. Senza vaccino non otterranno il certificato rafforzato in vigore dal prossimo 6 dicembre. Ecco cosa cambia.
Tanti i bergamaschi non ancora vaccinati. Senza vaccino non otterranno il certificato rafforzato in vigore dal prossimo 6 dicembre. Ecco cosa cambia.
In Bergamasca il confronto tra la seconda e la quarta ondata offre dati inequivocabili: infezioni ridotte del 74%, pazienti nei reparti ordinari giù del 95% e un calo dei morti del 93%.
Terza puntata dell’inchiesta «I quartieri al centro». Tappa a Loreto: l’invecchiamento è il tratto che caratterizza purtroppo il quartiere. Under 18 e over 80 si equivalgono. E la fascia 18-39 è la meno rappresentata.
È il numero dei bergamaschi che ne avrebbero diritto entro febbraio. Sabato 20 novembre il vertice con la Regione. Giupponi (Ats): rete capillare per sgravare gli ospedali.
La campagna vaccinale contro il coronavirus: anche nella nostra provincia è scattata la corsa alla dose «booster» da parte dei 40-59enni. In totale hanno prenotato 230 mila lombardi.
Secondo Ats l’andamento bergamasco si discosta da quello nazionale. Fra i non vaccinati 1,6 positivi ogni mille abitanti, fra gli immunizzati 0,4.
Luca Lorini, direttore dell’Area critica all’ospedale Papa Giovanni: «In Rianimazione solo non vaccinati. Chi non si protegge sceglie il rischio».
Esordio anticipato e circolazione ancora più alta dei livelli pre Covid. Ogni mille bambini fino a 4 anni 22,56 casi, erano 4,51 nel 2019. Sprint per le vaccinazioni antinfluenzali: oltre 52 mila, più di 16 mila erogate dai medici.
Se si vuole tratteggiare la Bergamo di domani, si può provare a studiare il quartiere più proiettato al futuro. Celadina, la porta orientale di Bergamo, il rione che tiene insieme la tradizione delle giostre di Sant’Alessandro e la fresca effervescenza culturale di Daste, ha i contorni del «serbatoio demografico».
Effetto vaccini, nella Bergamasca incidenza a quota 35: un anno fa era 169 . E in rianimazione la diminuzione è del 91%: 7 contro 75.
Il dato regionale: 59 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. La nostra è la provincia con l’incidenza più bassa, a quota 35; le altre due aree sotto la soglia simbolica dei 50 nuovi casi – un tempo l’unico indicatore per la zona bianca, ora combinato alla pressione ospedaliera – sono Pavia e Lecco, entrambe a 42.
In Bergamasca circa 75 mila bimbi tra i 5 e gli 11 anni: obiettivo è vaccinare il 50%. Contagi, incidenza raddoppiata tra gli studenti
La Regione indica il 22 come data per estendere la platea. Vicini ai volumi della fase massiva: verso la proroga dei contratti per gli hub.
Viaggio a puntate de «L’Eco di Bergamo» nei 23 quartieri della città. Il 15 novembre si parte con l’approfondimento dedicato alla Celadina.
Vista la risalita dei contagi, la Lombardia potrebbe aprire gli slot prima del 22 novembre. Finora 355mila richiami, 30mila nella Bergamasca.
Nel 1987 i nuclei unipersonali erano 14.091, nel 2020 saliti a 27.073. Mentre calano le composizioni più ampie, dalle 3 persone in su.
Leggera risalita, numeri però radicalmente diversi: da 412 a 27 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Ora 384 degenti, erano 5.840.
Due cittadini su tre hanno scelto la somministrazione insieme alla terza dose anti Covid. Dal 28 ottobre gli over 65 possono prenotare sulla piattaforma solo l’antinfluenzale.
La possibile svolta l’ha annunciata Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, dando quasi per fatta l’approvazione – da parte del governo – del nuovo protocollo per la scuola. Con un obiettivo, sottolinea Costa: «Mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad», ha spiegato, intervenendo a Radio 24.
Il professor Locatelli: «La crescita più ripida per la fascia tra i 5 ei 12 anni». E sull’autunno che ci aspetta: «La situazione è sotto controllo, ma dobbiamo stare attenti».
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