Guerra in Ucraina, non si vede la luce
Mondo. La guerra in Ucraina corre tragicamente verso l’11° mese dal suo inizio, senza prospettive ravvicinate di un cessate il fuoco se non di un serio negoziato di pace.
Mondo. La guerra in Ucraina corre tragicamente verso l’11° mese dal suo inizio, senza prospettive ravvicinate di un cessate il fuoco se non di un serio negoziato di pace.
Mondo. Nell’acceso e talvolta sbragato dibattito sulle origini del conflitto tra Mosca e Kiev, viene fatto riferimento anche alla figura di Stepan Bandera, che durante la Seconda guerra mondiale, alla guida del movimento nazionalista ucraino Oun, fondò l’esercito partigiano Upa: combatté prima contro i polacchi, poi si oppose all’Armata rossa al fianco dei nazisti e infine si rivoltò agli s…
È fisiologico che i partiti italiani abbiano posizioni diverse su come venire a capo del conflitto russo-ucraino. Ma al netto di alcune dichiarazioni recenti pro Putin di Silvio Berlusconi, poi corrette, e posizioni passate filo Cremlino di Matteo Salvini, in Parlamento non siedono forze dichiaratamente a favore di Mosca. Il discrimine è sull’invio di armi a Kiev e sulle sanzioni alla Russia.
Venerdì la ricorrenza. Le tappe mattutine alla Rocca, piazza Matteotti e Torre dei Caduti, riaperta al pubblico. Alle 16 le medaglie d’onore.
Da ieri la Russia è geograficamente più grande, o almeno si considera tale. «Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre», ha affermato Vladimir Putin, aprendo la cerimonia di firma dei trattati di annessione a Mosca delle quattro regioni ucraine. Parole che tradiscono un’…
Non basta più la scritta «Press» (stampa) sull’auto o sul giubbotto antiproiettile, così come non è più sufficiente la croce rossa sui veicoli perché giornalisti e operatori umanitari vengano risparmiati da bombardamenti o spari.
Le notizie che arrivano dal fronte del conflitto russo-ucraino, vengono etichettate come propaganda a seconda delle posizioni ideologiche assunte dalla tifoseria nata purtroppo intorno alla guerra. Accade negli inguardabili talk show che degenerano in liti ma anche nei social. Una brutta contesa che non si ferma nemmeno di fronte alla tragedia delle stragi, al dolore delle persone.
Parafrasando una citazione contenuta sia nella Bibbia che nel Talmud («Chi salva una vita salva il mondo intero»), possiamo dire «chi uccide una persona uccide il mondo intero». La civiltà si regge infatti su un presupposto umano: nessuna esistenza è nella disponibilità di qualcuno. Se questo principio venisse rispettato e difeso, il mondo sarebbe un luogo decisamente migliore e non quella selva …
Il fatto più eclatante, quello di cui tutti hanno parlato e di cui si parlerà ancora, è la resa dei soldati del Battaglione Azov, per un mese asserragliati nell’acciaieria Azovstal, a sua volta ultimo bastione della resistenza ucraina nella città di Mariupol’, per il resto totalmente occupata dai russi. Un evento che ha assunto un rilievo mediatico assai superiore alla sua importanza sul campo. M…
Era stata costruita a fine 1800, sopravvissuta ai due conflitti mondiali e considerata tra i 100 istituti più prestigiosi dell’Ucraina. È di 60 morti il primo bilancio del bombardamento russo nella regione di Lugansk che ha colpito una scuola-rifugio a Bilohorivka. Da quando è iniziata l’invasione voluta dal Cremlino, le lezioni sono sospese in tutto il Paese aggredito e le aule sono diventate st…
«Il 25 Aprile ci ricorda che resistere è necessario, è un dovere, ieri come oggi. Ovunque la giustizia e la dignità vengano attaccate, umiliate, distrutte, ora e sempre, è necessaria la resistenza. Questo deve essere lo slogan, il grido che sempre deve accompagnare il nostro atteggiamento verso la guerra». Le parole della senatrice a vita Liliana Segre, che fu deportata ad Auschwitz, esprimono il…
La guerra Il segretario generale delle Nazioni Unite incontrerà i due leader in settimana. Nuova fossa comune a Mariupol, mille morti.
Il conflitto Il presidente Usa Joe Biden: Putin pensava di distruggere la Nato, ma l’Occidente resterà unito.
«Compassione infinita, accoglienza no», proclama Boris Johnson nell’annunciare l’ultimo provvedimento del suo governo: la deportazione in appositi centri di accoglienza di decine di migliaia di richiedenti asilo, esclusi i profughi ucraini, in Ruanda.
La guerra in Ucraina Prosegue l’avanzata russa nell’Est dell’Ucraina, con obiettivi il Donbass e soprattutto la città portuale di Mariupol, ormai diventata un simbolo delle devastazioni causate dal conflitto.
Dall’Ucraina emergono notizie e prove sempre più evidenti di una campagna terroristica condotta dalle truppe russe ai danni dei civili in parallelo con quella militare. E ci colpisce non solo l’orrore per ciò che di giorno in giorno scopriamo ma anche la debolezza della risposta russa, affidata a smentite di rito e a presunte controprove di scarsissima efficacia.
L’orrore di Bucha ha sconvolto la domenica del mondo intero. Ancor più di Srebrenica, ancor più di quelle «cartoline della fossa» che Emir Suljagic, interprete dei criminali olandesi dell’Onu che permisero il massacro ai criminali serbi del generale Mladic, ha raccontano in un diario scioccante. Ieri tutti abbiamo visto le cartoline della fossa di Bucha. Fa male guardare. Ma bisogna farlo.
Molte fedi sotto lo stesso cielo e ACLI Lombardia organizzano un dialogo per riflettere sul conflitto in Ucraina. «Più armi, più sicurezza?» il titolo dell’incontro. Interverranno don Renato Sacco, già coordinatore nazionale di Pax Christi, e Antonio Misiani, senatore del Partito Democratico. Venerdì 25 marzo, dalle ore 20:45, in diretta sui canali social di Molte Fedi, ACLI Lombardia ed Eppen…
Gli ospedali, le case, le chiese, le scuole, i musei, i teatri. Le città dell’Ucraina si sgretolano sotto le bombe russe. Il fuoco brucia identità, le macerie devastano popoli fratelli, le lacrime e il sangue sbaragliano le Russie storiche in un vortice di terrore. Da un mese assistiamo all’«urbicidio», scempio e delitto, crimine contro l’umanità, distruzione non solo delle pietre, ma anche degli…
Il discorso Il presidente ucraino Zelensky ha parlato per circa 12 minuti. Il suo intervento, seguito in religioso silenzio, è stato seguito da una unanime standing ovation del Parlamento durata un paio di minuti.