I crimini di guerra: atrocità, non opinioni
MONDO. La difficoltà a stare di fronte alla realtà per come è, a viverla per come si presenta, appartiene a una delle malattie culturali e sociali della nostra epoca.
MONDO. La difficoltà a stare di fronte alla realtà per come è, a viverla per come si presenta, appartiene a una delle malattie culturali e sociali della nostra epoca.
LA RESISTENZA. Nel novembre di 80 anni fa otto giovani partigiani furono uccisi dai fascisti della Tagliamento.
Il genocidio del Rwanda del 1994 ha causato un milione di morti in 100 giorni, coinvolgendo anche Hutu considerati “traditori”. Godeliève Mukasarasi, testimone e vittima, ha fondato SEVOTA per promuovere pace e diritti umani. Ne parlerà stasera a Sant’Agostino per la rassegna «Molte Fedi sotto lo stesso cielo».
MONDO. Ha destato polemiche la presenza del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al vertice dei Brics (le economie mondiali emergenti) a Kazan, in Russia.
MONDO. Quattro attacchi israeliani in tre giorni contro la missione Unifil nel Sud del Libano, due dei quali contro basi presidiate dai soldati italiani. Quattro caschi blu feriti. Installazioni Onu danneggiate dai mezzi corazzati di Israele.
Alberto Sangalli e Loredana Masnaga hanno raccolto in un libro le confidenze affidate a un diario da un ragazzo partito da casa nel 1941 e rientrato dopo cinque anni di peripezie nell’Europa devastata dai conflitti
IL COMMENTO. La scena è surreale, quasi simbolica. Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che davanti alle famiglie delle vittime della strage di Marzabotto e a tutta l’Italia si inchina e chiede perdono per le atrocità naziste. Un gesto umile, sincero, carico di quel peso che solo la memoria storica può portare.
IL PELLEGRINAGGIO. La visita al campo di concentramento, poi sulle tracce di San Giovanni Paolo II: «Capire Il valore della vita»
LA RICERCA. Monzio Compagnoni da 8 anni si dedica alla storia degli internati bergamaschi: «Solo i parenti del 10% di coloro che furono deportati ha ricevuto la medaglia d’onore».
MONDO. Non c’è luogo dell’Ucraina che possa dirsi sicuro. In due anni e mezzo di campagna di terrore, sul territorio grande due volte la Francia l’esercito russo ha scagliato 5mila missili e 10mila droni esplosivi, buona parte su edifici civili in città e villaggi lontani dal fronte.
ITALIA. Era l’alba del 12 agosto 1944, quando la storia decise di passare da Sant’Anna di Stazzema sotto forma di tragedia, lasciando un segno di morte indelebile.
MONDO. C’è sempre un filo di ipocrisia in certe reazioni alle stragi di guerra, acme di crimini quotidiani che invece lasciano indifferenti. Martedì 9 luglio l’esercito russo ha sparato 40 missili su città ucraine provocando almeno 36 morti e 125 feriti.
ITALIA. L’attacco a freddo della Lega al presidente Mattarella è una macchia sulla Festa della Repubblica. Ogni 2 Giugno, da 78 anni, si celebra il referendum costituzionale che ha dato vita al nostro ordinamento democratico con una parata delle forze armate ai Fori Imperiali.
IL RACCONTO. Standing ovation al Donizetti per l’attore e le parole, potenti e strazianti, di «Mio padre - Appunti sulla guerra civile».
MONDO. Viviamo nell’epoca della cosiddetta post modernità, caratterizzata soprattutto in Occidente dalla riduzione del tasso di povertà e di analfabetismo, dalle nuove tecnologie, dalla diffusione del benessere.
LA SCOPERTA. Dai diari di Giuseppe Mosconi, morto nel 2011, l’impresa di un gruppo di giovanissimi amici che in una soffitta allestirono una stazione clandestina per trasmettere i messaggi in codice ai partigiani.
Il nuovo racconto di Stefano Corsi
MONDO. È il più grande attacco alle infrastrutture energetiche ucraine compiuto da tempo dal Cremlino, messo a segno nella notte fra giovedì e ieri con il lancio di 88 missili e 63 droni esplosivi: nel mirino anche la diga vicina alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, bersagliata otto volte con l’effetto di lasciare oltre un milione di persone senza corrente.
Giovedì 15 febbraio alle 20.45, il secondo appuntamento del festival «Perché la storia è sempre più complessa di come ci appare» sarà tenuto dal professor Jacopo Perazzoli dell’Università degli Studi di Bergamo, che sottolinea: «Per comprendere i singoli episodi, bisogna prima conoscerne le cause»
ITALIA. Mai come in questa era invece è possibile accedere a una molteplicità di informazioni, a fonti per verificare l’attendibilità delle notizie, a libri di studiosi intellettualmente onesti e accreditati: ma costa fatica. La realtà sfuggente e articolata, anche quella delle guerre, la più tragica, può essere compresa attraverso la cultura e l’umanità.