«Anis Amri, il killer di Berlino poteva contare su appoggi a Bergamo»
Lo scrive Il Foglio, citando fonti riservate. Un gruppo dei servizi segreti italiani e tunisini lo aspettava nella Bergamasca.
Lo scrive Il Foglio, citando fonti riservate. Un gruppo dei servizi segreti italiani e tunisini lo aspettava nella Bergamasca.
«Era pericolosissimo, poteva colpire ancora». Anis Amri il terrorista della strage di Berlino ucciso la scorsa notte in un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto San Giovanni, avrebbe potuto compiere altri attentati.
I commercianti bergamaschi del «Villaggio di Natale, in piazzale Alpini a Bergamo, hanno esposto un cartello su ogni casetta di legno per manifestare solidarietà nei confronti delle vittime della strage di Berlino di pochi giorni fa.
Vertice in via Tasso con i rappresentanti delle forze dell’ordine, anche in vista dei festeggiamenti di piazza che caratterizzeranno il Capodanno.
Il presidente del Copasir, il bergamasco Giacomo Stucchi, dopo l’attentato di Berlino.
Ai microfoni di Bergamotv Giacomo Stucchi, presidente del Copasir (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica): "L'allarme resta alto", ha dichiarato; "dobbiamo continuare le nostre attività quotidiane, tenendo gli occhi bene aperti".
La polizia di Berlino in un tweet parla di «presunto attacco terroristico» riferendosi all’episodio di lunedì sera quando un tir è piombato sulla folla in un mercatino di Natale di Berlino causando la morte di 12 persone ed il ferimento di altre 48.
Il pm della Dda di Brescia Silvia Bonardi ha chiesto 4 anni di condanna per il trentunenne siriano Ahmad Alali Alhussein, alias Faowaz Arhad, vigile dello Stato Islamico arrestato all’aeroporto di Orio al Serio il 17 novembre del 2015 insieme a un connazionale minorenne con l’accusa di terrorismo internazionale e documenti falsi. Sul cellulare aveva foto dell’Isis.
La sua vicenda era stata portata alla luce nello scorso mese di aprile dalla trasmissione televisiva «Le Iene».
La sua vicenda era stata portata alla luce nello scorso mese di aprile dalla trasmissione televisiva «Le Iene». Valbona Berisha, cittadina albanese residente dal 2000 con la famiglia in un paese della provincia di Lecco era partita da Orio al …
Tre fermati per terrorismo: a Cassano un ex macellaio egiziano, suo fratello in Liguria e a Torino un algerino fratello dell’ex imbiachino espulso a Seriate .
Un cittadino di nazionalità egiziana è stato arrestato a Cassano d'Adda dai carabinieri del Ros, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla procura di Genova sul terrorismo internazionale. Nella stessa operazione sono stati fermati il fratello dell'egiziano residente a Finale Ligure, e …
Operazione dei carabinieri che hanno fermato tre persone sospettate di terrorismo a Finale Ligure, Cassano d’Adda e a Torino. Si tratta di due egiziani e un algerino.
È accusato di terrorismo internazionale e destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare ma latitante.
Il procuratore generale Pier Luigi Maria Dell’Osso non ha dubbi sul fatto che il quarantenne algerino di Seriate, indagato per associazione con finalità terroristica e rimpatriato martedì scorso, sia da ritenersi pericoloso.
Redouane Sakher , espulso martedì con l’accusa di terrorismo, dall’Algeria fa sapere che non centra nulla con l’Isis e che vuole ribadirlo alle autorità italiane.
Chi è veramente Redouane Sakher, l’algerino di Seriate espulso lunedì dal Ministero dell’Interno con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo?
Aveva contatti diretti con i terroristi dell’Isis e sarebbe stato «pronto all’azione». Ma su che genere di azione vige il massimo riserbo: di sicuro sarebbe stato un atto che avrebbe messo a repentaglio la sicurezza nazionale.
Era intestatario di uno smartphone utilizzato da un miliziano dell’Isis l’algerino 40enne che viveva a Seriate e che è stato espulso nella mattinata di lunedì 10 ottobre. I primi dettagli sulla vicenda sono stati rivelati direttamente dal ministro dell’Interno Angelino Alfano.
Finisce sulla lista nera dei terroristi internazionali del Dipartimento di Stato americano Anas el-Abboubi, 24enne italo-marocchino cresciuto nel Bresciano, con un passato da rapper col nome Mc Khalif e un presente da combattente in Siria nelle fila dello Stato Islamico.