Rosa Camuna, da don Chino Pezzoli all’Avis. «Il loro è un segno tangibile»
LE ONORIFICENZE. Tra i premiati il 29 maggio Giovanni Manzoni e, alla memoria, Marzio Tremaglia. Menzione al coro Idica.
LE ONORIFICENZE. Tra i premiati il 29 maggio Giovanni Manzoni e, alla memoria, Marzio Tremaglia. Menzione al coro Idica.
ITALIA. Baruffa politica intorno ai cinque giorni di lutto nazionale proclamato dal Consiglio dei ministri di ieri per manifestare il pubblico cordoglio della Repubblica per la scomparsa del Papa e Vescovo di Roma.
ITALIA. È stata Giorgia Meloni ad informare l’opinione pubblica di essere stata iscritta dalla Procura di Roma, insieme ai ministri Nordio e Piantedosi e al sottosegretario Mantovano, nel registro degli indagati per favoreggiamento e peculato per la vicenda di Al Almasri.
ITALIA. Se fosse vero quanto sostenevano gli antichi greci, e cioè che «gli dei fanno impazzire coloro che vogliono perdere», dovremmo concludere che Meloni, al contrario, ha qualche santo in paradiso.
LE MEMORIE. Lo storico direttore de «L’Eco di Bergamo» fu coinvolto nel dialogo fra le gerarchie ecclesiastiche e i vertici democristiani, impegnati nel processo di cambiamento che portò ai primi governi di centrosinistra.
ITALIA. Quel che è emerso con chiarezza è lo stato di malessere in cui si trova un ministero, quello della Cultura, che dai tempi di Dario Franceschini è uscito dalla serie B in cui giaceva miseramente e che oggi invece gestisce potere, risorse, poltrone, rapporti internazionali.
ITALIA. La storia italiana del ’900 ha prodotto tragedie che non sono state ancora rielaborate del tutto. Ferite che periodicamente si riaprono generando polemiche.
ITALIA. «Se ci sei batti un colpo!» Potrebbe essere questa la sollecitazione/intimidazione da rivolgere alle forze politiche (Italia viva, Azione nonché Forza Italia) che animano lo spazio politico chiamato centro. Ma, il centro esiste o, come molti sono convinti, è solo un’illusione ottica?
ITALIA. Peccato che non si tenga il faccia a faccia tra Meloni e Schlein, programmato per il 23 maggio prossimo.
ITALIA. Tra Giorgia Meloni e i giornali non è mai stato rose e fiori, neanche ai tempi in cui FdI stava all’opposizione.
ITALIA. L’incertezza di Meloni a candidarsi per le elezioni europee potrebbe far pensare al divertente nonsense intellettualistico del film Ecce Bombo di Nanni Moretti: «Mi si nota di più se vengo o se me ne sto in disparte o se non vengo per niente?».
POLITICA. Ora che sono passati i giorni del trionfale cordoglio nazionale per la scomparsa di Silvio Berlusconi si torna all’ordinario della vita politica. Che ha all’ordine del giorno una sola domanda: che fine farà Forza Italia?
POLITICA. Rispuntano le riforme istituzionali. Ricomincia il tormentone della politica italiana che va avanti dal 1982 (Commissione Bozzi) senza mai arrivare ad un risultato che non sia qualche infelice rattoppo della Costituzione (la riforma del Titolo V, fonte di confusione e infiniti conflitti tra Stato e Regioni).
ITALIA. Divisi nel giorno della festa. La maggioranza e il governo affrontano così il 25 Aprile, «patrimonio di tutti gli italiani» come dice Mattarella che esorta a «tener viva la memoria».
Politica interna. Considerata la data di nascita del governo, il 25 ottobre, la conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni la si può considerare, come dice lei, un incontro di «inizio attività». Troppo presto per giudicare l’attività di un governo ancora in fasce nonostante che abbia alle spalle l’approvazione definitiva dell’atto politicamente più importante dell’anno, ossia la manovra di…
Italia. Nell’anno del signore 1994, il Msi, il partito della destra nostalgica, dopo cinquant’anni ininterrotti di duro esilio, poteva finalmente celebrare il suo ingresso nel salotto buono della politica nazionale, grazie all’inaspettato successo elettorale di Silvio Berlusconi.
La storia dell’altro Bugatti (non quello delle macchine), una raccolta di scritti dal carcere di Frosinone, una storia di famiglia opera di una scrittrice italiana quasi dimenticata, la bomba e la memoria di Piazza Fontana. E un volume che racconta Bergamo in breve. Cinque titoli per delle idee regalo, o anche solo per orientarsi dentro nuovi territori di lettura (e di riflessione)
Ci sono tanti elementi di discontinuità nel governo che è appena nato. Ma nello stesso tempo sappiamo che, sui fondamentali, la compagine guidata da Giorgia Meloni si muoverà lungo binari consueti senza neanche provare a cambiare direzione.
Nasce un governo di record. Il primo nella storia della Repubblica, per non parlar del Regno, guidato da una donna. Il primo talmente sbilanciato a destra da essere guidato da una leader politica nata in seno al partito che i chiamava Movimento Sociale Italiano e che radunava degli sconfitti del Fascismo e di Salò.
Che sia o no la «manfrina» di cui parla Matteo Renzi, l’armistizio tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi consentirà in primo luogo che il centrodestra vada unito alle consultazioni del Capo dello Stato e poi soprattutto che si arrivi rapidamente al varo della lista dei ministri rispettando lo scadenzario ipotizzato dalla presidente del Consiglio in pectore: sciogliere subito la riserva dopo l’in…