È stata riaperta giovedì 26 dicembre, attorno alle 11, la strada che da Zogno conduce a alla frazione Poscante. Disagi anche in alta Valle Brembana dove la strada che collega Cusio con i Piani dell’Avaro è stata chiusa. Problemi in Val Seriana a Lizzola, frazione di Valbondione.
Un litigio che è degenerato con un colpo di pistola. Pare sia stato un falso allarme segnalato da un residente della zona. È successo nella mattinata di domenica 22 dicembre a Ciserano poco dopo le 10 in via Monaco, zona nota alle forze dell’ordine per il suo degrado e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Quattro ragazze, tre delle quali residenti a Trescore Balneario e tutte di età compresa dai 19 ai 25 anni, hanno denunciato alla stazione di carabinieri di Trescore di essere state minacciate con il taglierino da un delinquente.
Dal tardo pomeriggio di sabato a Sedrina via Roma è stata chiusa al traffico per uno smottamento che si è verificato sotto il manto stradale a circa 50 metri dalla chiesa parrocchiale arrivando dai Ponti.
Controlli serrati la notte scorsa e quella futura da parte dei carabinieri delle compagnie di Bergamo e Zogno nelle zone di Maresana, Valtessem Redona, Quintino Alto e Ponteranica per prevenire gli ennesimi furti di questo periodo.
Nella mattinata di domenica 8 dicembre il gazebo di Bolgare è stato preso d’assalto da circa un migliaio di persone, provenienti dalla tutta la provincia per firmare la petizione e testimoniare la propria vicinanza all’Arma dei carabinieri.
Una situazione che si protraeva ormai da troppo tempo, e che la famiglia non riusciva più a sopportare: da qui la decisione di far conoscere ai carabinieri qual era lo stato d’animo in cui si viveva in famiglia. Le manette sono scattate martedì.
«Il caso Yara? Per noi è come se fosse il primo giorno. Siamo vicini alla famiglia e continuiamo a lavorare con tutte le nostre forze per risolvere il caso. È anche un dovere morale, oltre che professionale. Posso garantire che nessuna pista viene tralasciata».
Dopo la zona della Maresana, e non solo, le pattuglie dei carabinieri sono tornate in forza a presidiare il territorio sia venerdì sera che durante la notte fra venerdì e sabato fra Sarnico, Villongo e Credaro.
Nel mirino della Lega, questa volta, ci finisce la Casta dei parcheggi e delle zone a traffico limitato. Un vero e proprio «fuoco amico» sull’amministrazione Tentorio, dato che i lumbard sono in maggioranza a Palafrizzoni
Sarà un weekend all’insegna della polenta taragna, della bancarelle di Natale in piazza Dante e al piazzale degli alpini, con anche a disposizione di chi non si sposta il salone del mobile in Fiera. FIERE LA POLENTA TARAGNA OROBICA, L’ORO …
Almeno dieci colpi nell’ultima settimana, tutti con la stessa modalità. È scattato così, alla stazione Autolinee, l’allarme per una serie di furti a scapito di giovani e studenti. Gli episodi, messi a segno da componenti di alcune baby gang, sembrano seguire un copione.
Un incendio, sull’origine del quale stanno indagando i carabinieri di Brembate (non si escludono dolo o vandalismo) ha distrutto circa 200 metri quadrati di copertura di un capannone all’interno del complesso ottocentesco di Crespi d’Adda.
Vi ricordate il quadro del XVII secolo, raffigurante una Sacra Famiglia e valutato circa 70 mila euro, al centro di una diatriba fra un imprenditore e un gallerista. Ora dal pm si è presentato un emissario di una famiglia che sarebbe la proprietaria dell’opera.
Un quadro del XVII secolo, raffigurante una Sacra Famiglia, della Scuola di Giulio Romano , al centro di una diatriba fra un imprenditore e un gallerista, ma risultante fra i beni ricercati dai Carabinieri e valutato 700.000 euro è stato ritrovato dai militari dell’Arma di Bergamo.
Oscar Lancini, sindaco di Adro (famoso per aver tappezzato la scuola del paese con il sole delle Alpi), è stato arrestato dai Cc ed è agli arresti domiciliari. E’ accusato di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Un’ambulanza è stata investita da un treno giovedì mattina a un passaggio a livello, a Pontida: due i morti e un ferito gravissimo. A perdere la vita sono i due passeggeri dell’ambulanza, Umberto e Claudio Pavesi, padre e figlio di Filago. In condizioni molto critiche l’autista dell’ambulanza.
Usava le auto di servizio e gli equipaggi come taxi. È l’accusa che è valsa a Vito Cavallo, ex comandante del nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Zogno, un’accusa di peculato all’interno della inchiesta sui presunti favori e favoreggiamenti che vede indagati 21 militari dell’Arma.
