Le guerre se manca il senso del tragico
MONDO. Quattro gravissimi conflitti sono in corso: in Ucraina, nella Striscia di Gaza, in Congo e in Sudan.
MONDO. Quattro gravissimi conflitti sono in corso: in Ucraina, nella Striscia di Gaza, in Congo e in Sudan.
MONDO. La tragedia di Gaza sarebbe dovuta finire prima del suo insediamento altrimenti sarebbe stato «scatenato l’inferno»; quella russo-ucraina avrebbe trovato una soluzione «in ventiquattr’ore»; il nodo del programma nucleare iraniano si sarebbe sciolto una volta per tutte.
MONDO. Leader sull’orlo di una crisi di nervi, un po’ dappertutto. E non è che la cosa faccia stare troppo allegri. Negli Usa, Donald Trump comincia a essere a corto di Stati e persone da minacciare.
MONDO. Telefonata per la pace in Ucraina e ripresa dei bombardamenti israeliani su Gaza. Segnali decisamente contrastanti in una giornata tesa seguita con speranze e timore dall’intera comunità internazionale.
MONDO. Nei giorni scorsi la grande politica internazionale si è affollata sul Golfo Persico. In Qatar per le trattative tra Israele e Hamas. In Arabia Saudita per gli incontri tra le delegazioni degli Stati Uniti e dell’Ucraina.
MONDO. Le immagini, tanto più nella nostra epoca poco propensa alla lettura lunga e approfondita, possono dire più delle parole. Lunedì scorso durante la conferenza stampa alla Casa Bianca, Emmanuel Macron ha smentito pubblicamente Donald Trump, seduto al suo fianco, sulle affermazioni riguardo ai fondi europei a sostegno dell’Ucraina.
MONDO. La guerra è l’inferno sulla terra, ma c’è un limite anche all’inferno.
La cartografa Laura Canali sarà ospite questa sera a Nembro per la presentazione di «L’ordine del caos», il nuovo numero di Limes in uscita a marzo. Con lei cerchiamo di capire meglio il futuro dell’Ucraina e della Palestina
MONDO. Non passa giorno senza che Donald Trump susciti sorpresa, o ancor più spesso sdegno, con le sue uscite. Comprare Gaza e trasformarla in una specie di Costa Azzurra cacciando i palestinesi da casa loro per metterli sulle spalle di Paesi già fragilissimi come Giordania o Egitto.
MONDO. Nel prossimo novembre ricorre il 30° anniversario degli accordi di Dayton che posero fine alla guerra in Bosnia. Ma non al conflitto, le cui cause sono tuttora accese: la componente serba ha un progetto di secessione dallo Stato, appoggiato da Mosca.
MONDO. È stata una Giornata della Memoria amara, solcata da polemiche sorte a causa delle contrapposizioni che in Italia, come ovunque nel mondo, si sono create dopo il massacro del 7 ottobre e la guerra tra Israele e Hamas a Gaza.
MONDO. Appena siglata la tregua a Gaza e realizzato il primo scambio ostaggi-prigionieri, il conflitto tra Israele e i palestinesi si è riacceso in Cisgiordania, dove peraltro non si era mai spento.
MONDO. Fragilissima, ma pur sempre tregua. La felicità con la quale è stata accolta la sospensione dei bombardamenti a Gaza e la liberazione dei primi tre ostaggi (tutte donne) israeliani dice quanto grandi siano il terrore e il dolore seminati dal 7 ottobre 2023 ad oggi.
MONDO. E così, a meno di un ennesimo colpo di scena negativo, Israele e Hamas sono arrivati all’accordo «tregua per ostaggi» a cui stavano lavorando da mesi con l’appoggio di Paesi mediatori che si sono alternati, fermi restando gli Stati Uniti e il Qatar.
MONDO. La scarcerazione dell’ingegnere Abedini – accusato di rifornire droni ai Guardiani della rivoluzione in Iran, organizzazione terroristica per l’America ma non per l’Italia e l’Unione europea – rientra nella facoltà del ministro della Giustizia Nordio di chiedere ai giudici di revocare la custodia cautelare, liberando l’iraniano nelle more dell’iter di estradizione.
DISCORSO DI FINE ANNO. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno a reti unificate ha parlato alla Nazione riflettendo sui valori della Costituzione e sulla pace.
MONDO. I dibattiti sui due grandi conflitti in corso, russo-ucraino e israelo-palestinese, si arrovellano spesso sulle cause, sulle responsabilità e sulle finalità. Alcuni elementi di giudizio vengono però trascurati e non hanno il giusto rilievo, seppure pubblici.
MONDO. Con Cecilia Sala si ripete il caso di Alessia Piperno, la blogger e scrittrice che rimase nelle carceri iraniane sino a quando, dopo 45 giorni, il governo di Roma non riuscì a tirarla fuori dall’inferno di Evin, lo stesso dove si trova ora la Sala.
MONDO. Forse mai come oggi appare improbo essere rasserenati da qualche bagliore di luce.
ITALIA. Eroe o assassino? La domanda corre sui social scatenando il dibattito, ma è stata posta anche nei talk show televisivi.