Il gas aumenta (e anche il freddo) ma i bergamaschi si organizzano per risparmiare
I DATI. Era stimato intorno all’8-9% l’aumento del prezzo del gas per il mese di ottobre, e invece è stato ben del 12%, tre punti percentuali sopra le aspettative.
I DATI. Era stimato intorno all’8-9% l’aumento del prezzo del gas per il mese di ottobre, e invece è stato ben del 12%, tre punti percentuali sopra le aspettative.
ITALIA. Sono giorni cupi per Elly Schlein, la segretaria del Pd che, montata in sella solo otto mesi fa, già sente aria di sfratto. Che in effetti le è già stato notificato via «Unità», il giornale che fu del Pci e che, pur non essendo più l’organo ufficiale di nessuno, è pur sempre espressione di un’area progressista che a quella «testata» è ancora affezionata.
MONDO. La Pace è innanzitutto una «postura». Un modo di leggere gli eventi che guarda in prospettiva, ma che ha solide basi nel qui ed ora.
MONDO. La volta in cui israeliani e palestinesi hanno trovato un’intesa è avvenuto quando i presidenti americani sono scesi in campo mettendoci la faccia, con la loro forza moderatrice per disarmare gli opposti estremismi.
MEDIO ORIENTE. Venerdì 3 novembre la manifestazione organizzata dalla Rete Bergamasca Pace e Disarmo per chiedere il cessate il fuoco e la fine delle ostilità.
L’INIZIATIVA. Era in programma per giovedì 2 novembre: spostata a domani per il maltempo.
MONDO. Il governo Meloni ha schierato l’Italia inequivocabilmente dalla parte di Israele assalito dai terroristi islamisti di Hamas; ha chiesto che si risparmi la vita dei civili di Gaza e ha assicurato a chi di questi vorrà sfollare verso sud, il proprio aiuto umanitario; ha ripetuto che la soluzione del conflitto non può che essere quella di «due popoli, due Stati» secondo la dottrina Onu.
MONDO. C’è un modo sicuro per far continuare un litigio o un conflitto: accanirsi a voler accertare le colpe dei litiganti.
L’INIZIATIVA. Giovedì 2 novembre il presidio della Rete Bergamasca Pace e Disarmo.
MONDO. La tragedia che si dispiega a Gaza a causa dell’attacco sanguinario scatenato dai miliziani di Hamas il 7 ottobre, ha raggiunto ormai proporzioni quasi indicibili. La strage non è ancora finita, le prospettive di una vera tregua sono irrisorie mentre quelle di un allargamento del conflitto sono purtroppo intatte, come dimostra lo spiegamento di mezzi militari che gli Stati Uniti hanno org…
LA TESTIMONIANZA. Silvia Mandelli lavorava come infermiera a Bergamo e da tempo è nella Striscia: «Anche noi operatori umanitari costretti a sfollare».
MONDO. La buona notizia è che le grandi potenze - Stati Uniti e Cina - sono tornate a dialogare in maniera costruttiva. Quella indecifrabile al momento è che una delegazione di Hamas è stata a Mosca, ma non si sa a fare cosa. Attualmente due sono gli incendi: uno dal febbraio 2022 in Ucraina; l’altro da una ventina di giorni in Medio Oriente.
MONDO. Prima il Covid, poi la guerra ai confini dell’Europa, adesso l’esplosione della violenza in Medio Oriente, il conflitto più antico e intrattabile che abbiamo ai nostri confini meridionali.
MONDO. Prima aveva chiamato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, 20 minuti di telefonata domenica scorsa per discutere della situazione a Gaza e «individuare percorsi di pace».
IL COMMENTO. Secondo l’Ocha (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) dell’Onu, la campagna del terrore lanciata da Hamas il 7 ottobre avrebbe causato tra gli israeliani, al 20 ottobre, 1.400 morti e 4.692 feriti. Considerati i 200 ostaggi la cui sorte è purtroppo incerta, stiamo parlando di 6.292 vittime dirette. In una popolazione che a stento arriva ai 10 milioni di persone, ciò s…
IL COMMENTO. La posizione dell’Italia sull’attuale crisi internazionale è stata illustrata, alla vigilia del Consiglio europeo, dalla premier Giorgia Meloni che alla Camera e al Senato ha toccato i vari temi all’ordine del giorno del vertice. Sulla politica estera l’Italia, allineata alle scelte di Washington, rimprovera all’Europa i dissensi interni (gravi quelli tra Ursula von der Leyen e Char…
OLTRE LA CRONACA. Il Patriarca di Gerusalemme a Molte fedi: «Israeliani e palestinesi ora non possono vivere insieme. Occorre realisticamente separare i due popoli».
LA LETTERA. Il Patriarca di Gerusalemme: solo ponendo fine a decenni di occupazione e dando una chiara prospettiva ai palestinesi si potrà avviare un serio processo di pace.
ESTERI. I 37 camion di aiuti umanitari che sabato e domenica sono entrati nella Striscia di Gaza dal valico egiziano di Rafah, rappresentano una goccia nel mare di bisogni dei 2,3 milioni di abitanti intrappolati fra bombardamenti e divieti di fuga, se non all’interno della lingua di terra che si affaccia sul Mediterraneo.
MONDO. Da quando le guerre con la leva di massa chiamano a combattere l’intero popolo, soprattutto dopo che a partire dalla prima guerra mondiale si è abbattuto il confine tra militari e civili, il peso dell’opinione pubblica è diventato determinante per l’esito di ogni conflitto.