Covid e trend nuovi positivi La Bassa cresce 5 volte più della città
Ma l’incremento più contenuto rispetto ai giorni scorsi, in 64 paesi nessun nuovo caso.
Ma l’incremento più contenuto rispetto ai giorni scorsi, in 64 paesi nessun nuovo caso.
Intervista al direttore del Servizio epidemiologico di Ats Bergamo: «Siamo vicini al plateau». L’epidemia avanza ma a passo lento: in 7 giorni, + 1.796.
L’epidemiologo di Ats Alberto Zucchi commenta la situazione bergamasca: «Ora positività al 3%, un mese fa eravamo all’1% e a inizio pandemia al 70%. Le valli i territori più in sicurezza, meno le città».
Dopo la riduzione, nelle ultime settimane l’età mediana dei positivi è risalita a 61 anni. Zucchi: «Variazioni legate ai test sierologici».
Ats ha analizzato le richieste di esami specialistici e degli accessi ai pronto soccorso in tutta la provincia. Il direttore del Servizio epidemiologico: «In caso di coronavirus a inizio anno l’epidemia sarebbe partita prima».
Le risposte di Alberto Zucchi, responsabile del Servizio epidemiologico dell'Agenzia per la tutela della salute di Bergamo: il 6,8% è sotto i 50, il 27,8 tra i 50 e i 65. «A malattia superata meglio non uscire per 2 settimane».
Sono dati rilevati dal Registro Tumori dell’Ats Bergamo e comunicati in occasione del convegno «Skin Day» a Treviglio.
Una controtendenza preoccupante: a differenza del resto della regione, le maggiori criticità nella Bergamasca, sia in termini di mortalità sia di incidenza, sono rappresentate dal tumore allo stomaco e al fegato. I casi, per di più, si concentrano nell’area a est della provincia.