Caso Yara, la difesa di Bossetti deposita il ricorso in Cassazione
Contro la sentenza con la quale, nel luglio scorso, i giudici della Corte d’assise di Brescia hanno confermato l’ergastolo per il muratore di Mapello.
Contro la sentenza con la quale, nel luglio scorso, i giudici della Corte d’assise di Brescia hanno confermato l’ergastolo per il muratore di Mapello.
La difesa darà battaglia sul Dna, alla ricerca di una perizia, negata in primo grado.
L’avvocato Salvagni attacca: «Il processo non regge. Ci siamo trovati di fronte a una sentenza e a un processo che ha fatto a stracci il diritto sostanziale, il diritto processuale e il diritto costituzionale»
Gli avvocati di Bossetti hanno annunciato che lunedì depositeranno il ricorso in appello alla sentenza che ha visto il carpentiere di Mapello condannato all’ergastolo.
Il lungo capitolo del processo di primo grado a Massimo Bossetti si è chiuso venerdì 1 luglio: «Ergastolo». La sentenza è stata pronunciata al termine di una giornata molto tesa in cui il muratore di Mapello, accusato di essere l’assassino di Yara Gambirasio, ha implorato di giudici di ripetere l’esame del dna.
La reazione degli avvocati di Massimo Bossetti dopo la sentenza di condanna
È «fiducioso» e ripete: «Sono innocente e la verità deve venire a galla» in questi giorni Massimo Bossetti, per il quale venerdì 1° luglio è attesa la sentenza dei giudici della Corte d’Assise di Bergamo per l’omicidio di Yara Gambirasio.
La reazione del carpentiere di Mapello accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio al termine dell’arringa dei suoi difensori
«Massimo, se sei innocente non confessare mai, ti hanno distrutto come uomo e come padre, questo non te lo restituirà nessuno». È stato l’appello che Paolo Camporini, uno dei legali del muratore di Mapello, ha rivolto al suo assistito prima di chiederne l’assoluzione per non avere commesso l’omicidio di Yara Gambirasio.
Venerdì 10 giugno si torna in aula per il processo a carico di Massimo Bossetti, accusato del delitto di Yara. Parola ancora alla difesa: gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini proseguiranno le loro arringhe e cercheranno di smontare pezzo per pezzo il castello accusatorio illustrato dal pubblico ministero Letizia Ruggeri che ha chiesto l’ergastolo dopo 13 ore di requisitoria.
Fra meno di una settimana, venerdì 10 giugno, riprenderà il processo a carico di Massimo Bossetti. Si tornerà in aula con la parola ancora alla difesa. Gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini proseguiranno le loro arringhe e cercheranno di smontare pezzo per pezzo il castello accusatorio illustrato dal pubblico ministero Letizia Ruggeri in 13 ore di requisitoria.