La guerra russo-ucraina e i segnali di un finale
MONDO. È venuto il momento di tenere i nervi saldi.
MONDO. È venuto il momento di tenere i nervi saldi.
MONDO. La difficoltà a stare di fronte alla realtà per come è, a viverla per come si presenta, appartiene a una delle malattie culturali e sociali della nostra epoca.
ITALIA. Ce l’hanno fatta, Cgil e Uil, a riempire le piazze. Notizia non scontata, non succedeva da parecchio tempo.
MONDO. Addio all’impero russo dell’energia in Europa: mesto è stato il suo tramonto. Sabato 16 novembre la monopolista Gazprom ha tagliato per un contrasto finanziario gli approvvigionamenti di gas all’austriaca Omv, una delle sue ultime clienti in Ue.
MONDO. La piccola Moldavia, 2 milioni e mezzo di abitanti, uno dei Paesi più poveri dell’Europa, all’indomani dello scoppio della guerra in Ucraina si trovò invasa da migliaia di famiglie in fuga dal conflitto.
MONDO. Sostiene Ursula von der Leyen che quello di mercoledì 27 novembre è stato «un bel giorno per l’Europa perché il voto mostra la tenuta del centro».
ITALIA. Il problema di Giorgia Meloni è che deve evitare che lo scontro all’interno della maggioranza tra i suoi due vice premier non superi mai il livello di guardia e venga ricomposto con mano ferma.
ITALIA. È evidente che l’interruzione, anche solo momentanea, di una fase di caduta della produzione industriale non è sufficiente per riportare l’ottimismo sul fronte economico.
MONDO. Sembra impossibile ma in Medio Oriente anche l’annuncio di un cessate il fuoco porta con sé altri lutti e altre tempeste.
ITALIA. «Quelli del ministero dell’Economia sono sempre incarichi difficili», scherzava lunedì 25 novembre Giancarlo Giorgetti, arrivando alla Camera per un’audizione. E a ragione.
ITALIA. Fino all’inizio degli anni Duemila le aggregazioni bancarie servivano per rafforzare il sistema finanziario, creando gruppi di dimensioni rilevanti, più efficienti e in grado di offrire un miglior servizio all’economia.
ITALIA. L’ultimo incontro annuale del World Economic Forum di Davos ha acceso i riflettori sulle disuguaglianze sottolineando che «sono state generate a livello globale da un potere economico fuori controllo e da un potere politico incurante delle fratture nelle nostre società».
ITALIA. «Questo segno nella terra non fa pace non fa guerra./Dice solo, se capisci: qui io inizio e tu finisci». Martedì 26 novembre, la mattina, gli alunni della scuola primaria Da Rosciate porteranno nei negozi di Borgo Santa Caterina tanti biglietti rossi con la «Filastrocca dei confini» di Bruno Tognolini che resteranno a disposizione di chi vorrà prenderli.
EUROPA. Nella biografia dal titolo «Libertà» emerge tutta la diversità tra Angela Merkel e Vladimir Putin.
ITALIA. Preso atto del responso elettorale, è bene porre l’accento sui dati di fondo del nostro sistema politico che la tornata appena conclusa ha ribadito.