Quanto costa la stabilità
MONDO. Che nonostante l’invasione dell’Ucraina, il conflitto Iran-Israele e la guerra dei dazi, l’economia tenga e l’Europa attiri capitali è la conferma che il capitale finanziario guida le sorti del mondo.
MONDO. Che nonostante l’invasione dell’Ucraina, il conflitto Iran-Israele e la guerra dei dazi, l’economia tenga e l’Europa attiri capitali è la conferma che il capitale finanziario guida le sorti del mondo.
MONDO. Alla luce dei crescenti squilibri delle economie occidentali, molti autorevoli analisti di matrice economica classica sostengono che la redistribuzione del reddito a favore delle classi più povere andrebbe a detrimento della crescita economica.
MONDO. Come ormai tutti sanno da oggi fino a domenica Venezia è stata sequestrata per un faraonico evento privato: le nozze tra il tycoon della logistica Jeff Bezos e la giornalista Lauren Sanchez.
ITALIA. Giorgia Meloni, come è ovvio e come tutti sanno, è decisa a ricandidarsi alle prossime elezioni come candidata a succedere a se stessa a Palazzo Chigi. A parte qualche malumore di Matteo Salvini, così stando i sondaggi, nulla potrà opporsi a tale volontà. Il problema semmai si pone sull’altra sponda, quella della sinistra e del suo litigioso «campo largo», sempre che esista ancora.
MONDO. «L’accordo del 5% è una vittoria monumentale degli Usa. Ce l’ho fatta». Questa volta è difficile dar torto a Donald Trump, che ha così commentato la firma dell’accordo che era al cuore del summit Nato dell’Aja, ovvero l’innalzamento delle spese militari dei Paesi membri alla soglia appunto da sempre sognata dal presidente Usa, con la ripartizione già annunciata: 3,5% per le spese militar…
MONDO. La guerra in Ucraina l’avrebbe fermata in 24 ore, diceva Donald Trump in campagna elettorale. Adesso, dopo sei mesi di presidenza, le sue pretese sono appena più moderate: con soli 12 giorni di guerra preventiva contro gli ayatollah, condotta in collaborazione con Israele, è convinto di aver indirizzato l’Iran verso un futuro di prosperità e il Medio Oriente verso una nuova era di pace e…
MONDO. In una manciata di secondi Giorgia Meloni sbaraglia e annichilisce anni di dibattito sull’ossimoro più disonorevole per l’umanità, quello della pace che si costruisce attraverso la guerra, oggi in gran spolvero da Putin a Trump a Netanyahu, dal falco della Nato Mark Rutte ai fedeli cortigiani dell’industria militare globale.
ITALIA. Un lungo, impegnativo discorso, quello della presidente del Consiglio Meloni alla Camera in vista del Consiglio europeo, ma che non è riuscito a costruire una unità politica anche con le opposizioni di fronte alla drammatica escalation bellica in Medio Oriente.
MONDO. Ammesso che sia mai esistito, l’attacco americano in Iran l’ha distrutto. Il ponte immaginario che unisce Giorgia Meloni a Donald Trump non congiunge l’Europa all’America. L’intervento dell’US Air Force in territorio iraniano lo certifica.
MONDO. Solo Donald Trump poteva infliggere il ko definitivo al programma nucleare iraniano. E così è stato. Gli Stati Uniti sono l’unica potenza al mondo dotata di armi capaci di radere al suolo, in modo chirurgico, siti sotterranei o complessi come quelli di Fordow, Natanz e Isfahan.
ITALIA. Prima o poi, dovevano pur affacciarsi delle nuvole sull’orizzonte del governo. Anzi, sono arrivate fin troppo tardi. In un Paese in cui la durata media degli esecutivi è intorno all’anno e mezzo, era strano che tutto filasse liscio alla Meloni.
MONDO. Ognuno di noi ha un limite alla sopportazione del proprio dolore, tanto più a quello del prossimo.
ITALIA. Due nuove manifestazioni di pacifisti a Roma, dopo quella del 7 giugno organizzata ufficialmente dai partiti di sinistra a Piazza San Giovanni a Roma.
ITALIA. Ricordate Pinocchio? Con una metafora presa dal capolavoro di Collodi il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo settimo e ultimo Discorso al mercato, ha paragonato il boom delle criptovalute al «Campo dei miracoli», dove «l’illusione di facili guadagni» nasconde rischi enormi.
MONDO. L’Europa scende in campo nel tentativo disperato di evitare l’irreparabile in Medio Oriente.