Passione, musica e un cuore senza riserve
Dietro ogni comunità ci sono persone che contribuiscono a renderla speciale. Walter, Luigi e Luciana: tre storie che rappresentano il volto più autentico della Bergamasca.
Dietro ogni comunità ci sono persone che contribuiscono a renderla speciale. Walter, Luigi e Luciana: tre storie che rappresentano il volto più autentico della Bergamasca.
I riti del saluto ai defunti sono all’origine della cultura, eppure si tenta di eliminarli. La tecnologia e la frenesia aprono le porte a soluzioni come la direct cremation
Madri devote come Cecilia Aresi e professionisti apprezzati come Sandro Agazzi e Antonio Marconi hanno dato anima a Valverde e Conca Fiorita, costruendo legami profondi e una comunità ricca di vita.
Esplorare il passato dei suoi abitanti svela la storia di Pignolo. Dagli antichi palazzi emergono la Schola cantorum, il Club Ricreativo, una banca, un gruppo teatrale e una parrocchia vivace
Un mosaico di vite e passioni in un luogo che da Comune autonomo è diventato parte della città, tra emigranti, industriali, madri coraggiose, tintori e cavalieri che incarnano l’identità bergamasca.
Il quartiere si distingue per accoglienza e generosità. Tra Avis, Uildm e lo stadio, emerge una rete di persone speciali, ricordate anche nella cronaca di alcuni storici funerali che ne raccontano l’identità locale.
Clementina Brevi, Giuseppe Sudati ed Ester Varsella hanno vissuto percorsi diversi, ma condivisi dallo stesso legame con la loro comunità. Un’insegnante, un promotore della cooperazione e una donna di famiglia, il cui ricordo vive ancora oggi.
Dopo essere morti, tutto ciò che ci appartiene entra nel regno «dell’inutile». Tuttavia se chi ama lo guarda con gli occhi del cuore, lo «ascolta» e lo «rinomina», diventa un interruttore pronto ad accendere i ricordi
Camminare in città significa scoprire segni silenziosi di dolore: edicole spontanee e piccoli monumenti votivi nati dall’affetto. Un memento mori che ci interroga, ci scuote e ci ricorda il prezzo della fretta e della distrazione.
Borgo Palazzo è più di un quartiere: è un tessuto di vite intrecciate da gesti e passioni condivise. Dietro le botteghe si coltiva il lavoro come vocazione. Dal “medico dei poveri” al noto presentatore, dalla madre esemplare all’artigiano “degli orologi”, oggi vi raccontiamo le figure che con il loro esempio hanno lasciato un’eredità profonda.
Le colonne portanti del quartiere sono figure di grande valore, tra cui un corista premiato con la benemerenza dell’Arena di Verona per il suo impegno artistico, donne coraggiose che hanno fatto da ponte tra i partigiani prigionieri e le loro famiglie, e la catechista instancabile che per oltre 60 anni ha educato intere generazioni di giovani.
Oggi vi raccontiamo tre personaggi che, ciascuno a suo modo, hanno lasciato un’impronta indelebile nella loro comunità. L’impegno verso gli altri: Mario, cardiologo di grande competenza e umanità, Norma, un punto di riferimento per i commercianti della Val Seriana e Remigio, il sacrista che per 37 anni ha servito la parrocchia di Longuelo
Ci sono figure che restano scolpite nella memoria, che ci lasciano ricordi di vita. Il bancario Merlini, che diresse l’ufficio di Gerusalemme del «Banco di Roma», le maestre Cottini e Bianchi, educatrici appassionate, e le madri esemplari Foresti e Barbarossa. Compleanni, anniversari, festività: nessuna ricorrenza sfuggiva al tecnico Magrini
Nei secoli artisti, letterati e imprenditori hanno trovato in Città Alta il luogo perfetto per coltivare il loro talento e le loro aspirazioni, lasciando un segno che ha superato i confini del tempo. I contributi di Eulalia Murari, Gianandrea Gavazzeni e Trento Longaretti, che hanno reso la loro vita una celebrazione dell’identità bergamasca.
Le storie di oggi ci raccontano la vita di chi ha dedicato la propria vita a ciò che più amava. Rina viveva l’arte come un’estensione naturale dell’esistenza, nella vita di Mario si intrecciarono tradizione e avventura e Giacomo fu promotore di opere di volontariato e amministratore pubblico, incarnando l’impegno verso gli altri con i suoi alpini.