Un gesto inconsulto che fortunatamente non ha avuto un tragico epilogo. Una ragazza di circa 30 anni nella tarda mattinata di domenica 14 aprile si è gettata dal ponte vecchio di via Roma, a Ponte San Pietro. A salvarla i barcaioli del Brembo.
Una dozzina di persone coinvolte, pare armate di cocci di bottiglie, bastoni e caschi da motociclista e, alla fine, almeno un paio di feriti e quattro giovani finiti in manette. È il bilancio complessivo della maxi rissa avvenuta vicino alla stazione ferroviaria.
Prima volta nel profondo sud concorre ragazza gay, non bianca
A Ravenna, molestie cominciate dopo la fine della convivenza
La ricostruzione dell'omicidio nelle dichiarazioni delle 15enni
Non ancora convocata ma da difese no consenso a verbali
Una notizia positiva c'è: migliorano le condizioni della bimba partorita in casa a Treviglio e soccorsa dalla zia visto che la neomamma, una ventitreenne, era sdraiata in stato di choc sul letto e indicava la neonata, sul pavimento, come un «bambolotto».
Canada, foto violenza in rete, lei s'uccise. Polemiche
L'aggressione a Bergamo, la ragazza perse il bambino
Negli atti anche le telefonate tra la ragazza e Balotelli
È stato condannato a 4 anni di reclusione e 20 mila euro di risarcimento, a titolo di provvisionale, il kosovaro di 32 anni arrestato con l'accusa di violenza sessuale su una ragazza che aveva aggredito la notte fra il 3 e il 4 gennaio scorsi in Borgo Santa Caterina.
di Claudia Mangili
Radiosa. Non c'è altra parola per ritrarla. Laura Morotti, 24 anni di Villongo, chiude una giornata storica, una conquista per lei più che per altri. È il giorno della sua laurea, la triennale in Lettere in Città Alta.
Sono ancora molto gravi le condizioni della bambina partorita sabato sera in casa a Treviglio e soccorsa dalla zia, che l'ha trovata sul pavimento della stanza mentre sua sorella, una 23 anni, era sul letto in stato confusionale. Indagati i genitori della neomamma.
Restano ancora molto gravi le condizioni della bimba nata in casa - e caduta a terra - a Treviglio, e salvata dalla zia dopo che la madre ventitreenne, sotto choc, non si è resa conto di quello che stava accadendo.
Parte tutto dalla passione. Soprattutto se si è giovani e se si ama trasformare le idee in oggetti. Che siano di design o di moda, l'importante è dar vita a una creazione. Giulia Laura Bombardieri, 25 anni di Bergamo, non ha paura di inventare.
Un bambino nato a San Lorenzo di Rovetta, riconosciuto da un padre che lo credeva suo e, pertanto, non identificabile come illegittimo (se non con una prova del dna). È fra tutti i nati negli anni Sessanta e primi Settanta che gli inquirenti del caso Yara stanno cercando il loro uomo.
Probabilmente è stata una gravidanza nascosta, quella di una giovane di 23 anni. Il parto è stato spontaneo, a casa, e la neonata è stata trovata dalla sorella della neomamma sul pavimento, come se fosse un bambolotto. Ora la piccola è in prognosi riservata.
E' un indiano di 37 anni. Le due donne sono state sgozzate
«Quello archiviato come un suicidio è un caso che va chiarito attraverso una rilettura degli atti». A sostenerlo è l'avvocato penalista Cammareri: vuole fare luce sulla morte della 21enne trovata morta nel Serio, dopo essere sparita di casa.
«Sì, mi aveva confidato di aver messo incinta una donna, che abitava a San Lorenzo di Rovetta». È la testimonianza dell'ex collega di lavoro di Giuseppe Guerinoni, l'uomo originario di Gorno, ritenuto il presunto padre biologico dell'assassino di Yara.
