L’impresa del fare per guardare avanti
ITALIA. È «innovazione» la parola che ha dominato l’Assemblea annuale di Confindustria Bergamo e che racconta una provincia del fare, «laboratorio di concretezza», che guarda avanti.
ITALIA. È «innovazione» la parola che ha dominato l’Assemblea annuale di Confindustria Bergamo e che racconta una provincia del fare, «laboratorio di concretezza», che guarda avanti.
ITALIA. La recente tornata elettorale che ha interessato Marche, Calabria e Toscana, nella quale meno del 50% degli elettori è andato a votare, ha confermato, come d’altronde c’era da attendersi, la presenza nel Paese di una «forza elettorale ombra» che rabbuia e sottrae ossigeno democratico al presente: l’astensionismo.
MONDO. Le guerre in corso in Ucraina, Sudan e Yemen hanno in particolare un punto che le accomuna: lo smembramento di Stati sovrani riconosciuti dall’Onu e aderenti alla stessa organizzazione.
MONDO. Adesso è il turno del Sud America. Donald Trump intende «rimettere ordine» nel suo «cortile di casa». Da troppo tempo si osservano smarcamenti eccessivi nei confronti della linea politica della Casa Bianca e un’influenza cinese fuori controllo.
ITALIA. C’è poco da stupirsi se l’elettore si sente spaesato, o apertamente disamorato, e si rifugia nell’astensione.
ITALIA. Confindustria Bergamo celebra lunedì 3 novembre a ChorusLife la sua Assemblea annuale, tra questioni locali e nazionali.
ITALIA. La solennità di tutti i Santi e la commemorazione di tutti i fedeli defunti sono due ricorrenze della tradizione cristiana che hanno un’intensità particolare, accentuata dalla scelta che le colloca in fila una dopo l’altra sul calendario, il primo e il secondo giorno di novembre.
ITALIA. Dicono tutti di non voler politicizzare il referendum sulla riforma della giustizia.
ITALIA. La Costituzione italiana (articolo 100) stabilisce che «la Corte dei Conti esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, e anche quello successivo sulla gestione del bilancio dello Stato».
MONDO. La stretta di mano tra Donald Trump e Xi Jinping in Corea del Sud rimarrà impressa nella nostra mente e negli archivi giornalistici almeno per i prossimi mesi. Ben più difficile, invece, sostenere che passerà alla storia.
MONDO. Non è troppo azzardato sostenere che Trump tratti numerosi dossier di politica estera come oggetti che appaiono e scompaiono nelle mani di un prestigiatore, o come palle di un giocoliere che aleggiano momentaneamente in aria.
ITALIA. Il «precedente Renzi» sui referendum ha fatto scuola.
MONDO. L’incontro di domani tra il presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping in Corea pone la domanda che sottende la transizione post globalizzazione: chi comanda nel mondo? Una cosa è certa, non l’Europa.
MONDO. Vladimir Putin all’angolo di fronte all’accordo tra Donald Trump e Xi Jinping. Per la prima volta, dopo quasi quattro anni di conflitto ucraino, Mosca appare oggi isolata e in difficoltà dal punto di vista diplomatico.
ITALIA. La manovra alla prova del Parlamento dovrà affrontare soprattutto gli ostacoli posti da pezzi della maggioranza dal momento che l’opposizione non riesce a toccare palla. I tre partiti di centrodestra faticano sempre di più a contenere le contraddizioni interne, che esplodono soprattutto tra Forza Italia e la Lega e che mettono in seria difficoltà il ministro (leghista) dell’Economia.
ITALIA. La recente insistenza del presidente Mattarella sul «destino» europeo dell’Italia, la sua ribadita fiducia nel federalismo come soluzione di problemi ciascuno dei quali non affrontabile nella piccola dimensione nazionale, costringe a fare una riflessione, l’ennesima ma oggi più urgente che mai: capire dove si colloca l’Italia, Paese fondatore.
ITALIA. Nel calcio vale una regola implacabile, ma sana: Mister che sbaglia, si cambia. In politica questa regola vale sì e no.
MONDO. Quando un Papa, scandendo le parole, dice che la terra, la casa e il lavoro sono «diritti sacri» schiera la Chiesa al cuore delle crisi del mondo.
MONDO. Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Con Donald Trump abbiamo occasione quasi quotidiana di riscoprire una delle frasi più celebri della filmografia di Nanni Moretti.
MONDO. Può davvero il pragmatismo diventare il nuovo collante dell’Europa? È la domanda che Mario Draghi ha posto, con la freddezza del banchiere e la lucidità di un politico senza partito, ricevendo a Oviedo il premio Principessa delle Asturie.